Pubbliredazionale
Il doppio volto dell’ossigeno
e il paradosso Cellfood®
Un PASS per il BENESSERE
Pool Antiossidante, Sinergico, Sistemico
di Eugenio Luigi Iorio
MD, PhD Presidente Osservatorio Internazionale Stress Ossidativo,
Parma
Un’alterata
biodisponibilità dell’ossigeno, specialmente se intensa
e/o protratta nel tempo, può avere conseguenze disastrose
sulle funzioni dell’intero organismo.
Fino alla metà degli anni ‘50 si riteneva che l’ipossia
-condizione di sofferenza cellulare provocata dalla riduzione della
pressione parziale di ossigeno [pO2] nel sangue arterioso al di
sotto di 60 mm Hg- fosse l’unica conseguenza indesiderata
di un alterato “metabolismo” dell’elemento.
In realtà, studi relativamente recenti hanno dimostrato come
anche fluttuazioni della pO2 -ossia abbassamenti del livello del
gas nei tessuti seguiti da altrettanti innalzamenti- possono risultare
pericolose almeno quanto l’ipossia. Fenomeni del genere, riconducibili
alla cosiddetta ischemia-riperfusione, si verificano allorché
il sangue torna ad affluire copioso lungo un vaso in precedenza
sede di un transitorio ostacolo -funzionale [es. spasmo] o meccanico
[es. trombosi]- alla circolazione. In tali casi, la transitoria
ipossia provoca, attraverso una serie di reazioni a cascata, la
conversione della xantina deidrogenasi in xantina ossidasi. Quest’ultima,
nel momento in cui si ripristina la pervietà vasale [vasodilatazione
o trombolisi], utilizza il prezioso gas per generare radicale idrossile
e perossido d’idrogeno, in definitiva responsabili delle lesioni
da stress ossidativo, condizione morbosa associata all’invecchiamento
precoce e a numerose patologie croniche e degenerative.
Traducendo in termini terapeutici questi concetti, appare evidente
che la correzione dell’ipossia non deve essere mai impostata
in modo tale da superare i limiti fisiologici della “domanda
di ossigeno” tissutale, pena la trasformazione -anche se parziale-
delle molecole del gas in eccesso in radicali liberi istolesivi
[vedi fibroplasia retrolenticolare].
In tale contesto, CELLFOOD® [Deutrosulfazyme®], un integratore
naturale distribuito in esclusiva per l’Italia da Eurodream
s.r.l. [La Spezia], regolarmente notificato presso il Ministero
della Salute, si propone come prodotto altamente innovativo.
Nella sua tipica formulazione in gocce, CELLFOOD® è un
sistema colloidale in fase disperdente acquosa, la cui fase polidispersa
è costituita da solfato di deuterio [d2so4] e da una miscela
complessa di 78 minerali, 17 amminoacidi e 34 enzimi in tracce.
Esperimenti in vitro hanno dimostrato che CELLFOOD®, disciolto
in acqua alla dose comunemente impiegata come integratore, è
in grado di aumentare in maniera significativa -verosimilmente attraverso
un meccanismo peculiare, distinto da quelli convenzionali [es. ossigeno-terapia-
la disponibilità di ossigeno molecolare. Ciò candida
il prodotto ad un possibile impiego clinico nelle condizioni di
ipossia. D’altra parte, studi in vivo, condotti su obesi,
fumatori ed atleti -soggetti tutti ad elevato rischio di stress
ossidativo- hanno evidenziato che l’assunzione regolare di
CELLFOOD® si associa ad una riduzione dei livelli sierici di
marcatori di danno ossidativo, quali gli idroperossidi, misurati
con il d-Roms test® [Diacron International, Grosseto]. Questo
effetto sembra riconducibile all’elevato potere antiossidante,
misurato con il test Orac, che la formulazione, nella versione Multivitamine,
esibisce in vitro. Degno di rilievo il fatto che proprio negli atleti,
CELLFOOD® migliora le performance fisiche, rispetto al placebo,
senza incrementare significativamente i livelli sierici di lattato.
In conclusione, CELLFOOD®, attraverso un meccanismo verosimilmente
“sui generis”, si propone come una formulazione unica
al mondo, in grado di rendere biodisponibile ossigeno “on
demand”
-ossia nella giusta quantità ed al momento opportuno- ai
tessuti a rischio di ipossia e, nel contempo, in modo apparentemente
paradossale, evitare che l’eventuale gas eccedente, trasformato
in radicali liberi, favorisca l’insorgenza di lesioni da stress
ossidativo [effetto antiossidante].
Studi per verificare questa eccitante ipotesi sono tuttora in corso.
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