MTM n°19
MEDICAL TEAM MAGAZINE
Anno 7 - Numero 1 - gen/apr 2008
Odontoiatria
 


Dott. Ernesto Iusi
Dott. Ernesto Iusi
Odontoiatra


Dott. Eugenio Raimondo
Dott. Eugenio Raimondo
Direttore scientifico e responsabile editoriale


Anno 7 - Numero 1
gen/apr 2008

 




Cisti dei mascellari

del Dott. Ernesto Iusi e del Dott. Eugenio Raimondo

Panoramica di un paziente affetto da cisti mandibolareLa cisti è una cavità patologica neoformata costituita da una parete epiteliale secernente responsabile del liquido raccolto all’interno. Il liquido cistico crea una pressione interna maggiore rispetto all’ambiente circostante e ciò determina il riassorbimento osseo che favorisce l’accrescimento lento e progressivo della cisti stessa. Le cisti che si sviluppano nella compagine ossea dei mascellari [superiore ed inferiore] vengono classificate in base ai tessuti di origine in:

  • CISTI ODONTOGENE: originano dal germe dentario nelle varie fasi dello sviluppo o dai tessuti del dente completamente formato.

  • CISTINON ODONTOGENE:non originano dal germe dentario.

  • PSEUDOCISTI: non hanno il rivestimento epiteliale interno.

Quelle che tratteremo in questo articolo sono quelle odontogene senza dubbio quelle più frequenti. Un’ulteriore classificazione delle cisti odontogene si basa sulla natura della loro formazione e le suddivide in:

  • CISTI DA SVILUPPO: originano da processi degenerativi o malformativi dei tessuti che compongono il germe dentario.

  • CISTI INFIAMMATORIE: la causa che ne determina la formazione è di origina infiammatoria.

CISTI DEI MASCELLARI
Cisti odontogene Cisti non odontogenePseudocisti

Vedi classificazione sotto

1. Cisti del dotto naso-palatino
2. Cisti globulomascellare
3. Cisti naso-labiale
4. Cisti della linea mediana


1. Cisti solitaria dell’osso
2. Cisti aneurismatica dell’osso
3. Cavità ossea di Stafne

CISTI DEI MASCELLARI
Cisti da sviluppo Cisti infiammatorie

1. Cisti gengivale dell'infante [ perle di Epstein]
2. Cheratocisti odontogenica [ c. primordiale ]
3. Cisti dentigena [ follicolare ]
4. Cisti da eruzione
5. Cisti periodontale laterale
6. Cisti gengivale dell'adulto
7. Cisti odontogena ghiandolare [ c.sialo-odont ]


1. Cisti radicolare [ apicali, laterali, residue]
2. Cisti paradentale


CISTI DA SVILUPPO

  • CISTIGENGIVALE DELL’INFANTE: in genere non va oltre i tre mesi di età e si mostra come un nodulo bianco o giallo sulla mucosa orale.

  • CHERATOCISTI: ha un aspetto radiografico multiloculare e si sviluppa preferenzialmente nell’angolo della mandibola.

  • CISTI FOLLICOLARE: è caratterizzata da una raccolta di liquido tra il sacco follicolare e la corona del dente incluso. Il sacco follicolare è il rivestimento che avvolge la corona del dente quando ancora questo non è spuntato nel cavo orale. L’aspetto radiologico è caratterizzato da un’area radiotrasparente che avvolge la corona del dente incluso.

  • CISTI DA ERUZIONE: si forma sulla gengiva in corrispondenza del dente in fase di eruzione e appare di colore bluastro.

  • CISTI PERIODONTALE LATERALE: rara, si sviluppa sulla superficie laterale della radice di un dente vitale.

  • CISTI GENGIVALE DELL’ADULTO: si sviluppa a livello della papilla iterdentale generalmente dei premolari.

  • CISTI ODONTOGENA GHIANDOLARE: rara, caratterizzata dalla presenza di cellule mucipare.

CISTI INFIAMMATORIE

  • CISTI RADICOLARE
    È la più comune. Origina da un elemento dentale non vitale. Il tessuto necrotico della camera pulpare costituisce l’habitat ideale per la proliferazione batterica. Questo determina lo sviluppo di un granuloma a livello periapicale che in una successiva fase di maturazione determina lo sviluppo di una lesione cistica.

  • CISTI PARADENTALE
    Si sviluppa da un processo infiammatorio del legamento parodontale.

La maggior parte delle cisti odontogene appare da un punto di vista radiografico come una lesione radiotrasparente, dai contorni netti. L’accrescimento è lento e generalmente asintomatico. Si può avere in alcuni casi un accrescimento tale da raggiungere le corticali dei mascellari con rischi di fratture mandibolari. La diagnosi certa di che tipo di cisti si tratti si ha solo con l’esame istologico.
Particolare della panoramica
IL TRATTAMENTO PREVEDE DUE DIVERSI APPROCCI CHIRURGICI:

  1. CISTOTOMIA: trattamento conservativo che prevede l’apertura della cisti che viene svuotata del suo contenuto liquido che è quello che determina il progressivo riassorbimento osseo con crescita della cisti. La cisti si riduce progressivamente in tempi piuttosto lunghi.

  2. CISTECTOMIA: prevede l’enucleazione completa della parete cistica che una volta richiusa si riempe di coagulo che successivamente subisce una metaplasia ossea con riempimento della cavità.

Non esistono linee guida comportamentali per il paziente, essendo assolutamente asintomatiche e diagnosticate in modo casuale attraverso accertamenti radiografici eseguiti per altri motivi.