Cisti dei mascellari
del Dott. Ernesto Iusi e del Dott. Eugenio Raimondo
La cisti è una cavità patologica neoformata costituita da una parete epiteliale secernente
responsabile del liquido raccolto all’interno.
Il liquido cistico crea una pressione
interna maggiore rispetto all’ambiente
circostante e ciò determina il riassorbimento
osseo che favorisce l’accrescimento
lento e progressivo della cisti stessa.
Le cisti che si sviluppano nella compagine
ossea dei mascellari [superiore ed inferiore]
vengono classificate in base ai tessuti di
origine in:
CISTI ODONTOGENE: originano dal germe dentario nelle varie fasi dello sviluppo o dai tessuti del dente completamente formato.
CISTINON ODONTOGENE:non originano dal germe dentario.
PSEUDOCISTI: non hanno il rivestimento epiteliale interno.
Quelle che tratteremo in questo articolo sono quelle odontogene senza dubbio quelle più frequenti. Un’ulteriore classificazione delle
cisti odontogene si basa sulla natura della loro formazione e le suddivide in:
CISTI DA SVILUPPO: originano da processi degenerativi o malformativi dei tessuti che compongono il germe dentario.
CISTI INFIAMMATORIE: la causa che ne determina la formazione è di origina infiammatoria.
CISTI DEI MASCELLARI |
Cisti odontogene |
Cisti non odontogene | Pseudocisti |
Vedi classificazione sotto |
1. Cisti del dotto naso-palatino
2. Cisti globulomascellare
3. Cisti naso-labiale
4. Cisti della linea mediana
| 1. Cisti solitaria dell’osso
2. Cisti aneurismatica dell’osso
3. Cavità ossea di Stafne
|
CISTI DEI MASCELLARI |
Cisti da sviluppo |
Cisti infiammatorie |
1. Cisti gengivale dell'infante [ perle di Epstein]
2. Cheratocisti odontogenica [ c. primordiale ]
3. Cisti dentigena [ follicolare ]
4. Cisti da eruzione
5. Cisti periodontale laterale
6. Cisti gengivale dell'adulto
7. Cisti odontogena ghiandolare [ c.sialo-odont ]
|
1. Cisti radicolare [ apicali, laterali, residue]
2. Cisti paradentale
|
CISTI DA SVILUPPO
CISTIGENGIVALE DELL’INFANTE: in genere non va oltre i tre mesi di età
e si mostra come un nodulo bianco o giallo sulla mucosa orale.
CHERATOCISTI: ha un aspetto radiografico multiloculare e si sviluppa
preferenzialmente nell’angolo della mandibola.
CISTI FOLLICOLARE: è caratterizzata da una raccolta di liquido tra il
sacco follicolare e la corona del dente incluso. Il sacco follicolare
è il rivestimento che avvolge la corona del dente quando ancora
questo non è spuntato nel cavo orale. L’aspetto radiologico è caratterizzato
da un’area radiotrasparente che avvolge la corona del
dente incluso.
CISTI DA ERUZIONE: si forma sulla gengiva in corrispondenza del dente
in fase di eruzione e appare di colore bluastro.
CISTI PERIODONTALE LATERALE: rara, si sviluppa sulla superficie laterale
della radice di un dente vitale.
CISTI GENGIVALE DELL’ADULTO: si sviluppa a livello della papilla iterdentale
generalmente dei premolari.
CISTI ODONTOGENA GHIANDOLARE: rara, caratterizzata dalla presenza
di cellule mucipare.
CISTI INFIAMMATORIE
CISTI RADICOLARE
È la più comune. Origina da un elemento dentale non vitale. Il
tessuto necrotico della camera pulpare costituisce l’habitat ideale
per la proliferazione batterica. Questo determina lo sviluppo
di un granuloma a livello periapicale che in una successiva fase
di maturazione determina lo sviluppo di una lesione cistica.
CISTI PARADENTALE
Si sviluppa da un processo infiammatorio del legamento parodontale.
La maggior parte delle cisti odontogene appare da un punto di
vista radiografico come una lesione radiotrasparente, dai contorni
netti. L’accrescimento è lento e generalmente asintomatico.
Si può avere in alcuni casi un accrescimento tale da raggiungere
le corticali dei mascellari con rischi di fratture mandibolari.
La diagnosi certa di che tipo di cisti si tratti si ha solo con l’esame
istologico.
IL TRATTAMENTO PREVEDE DUE DIVERSI APPROCCI CHIRURGICI:
CISTOTOMIA: trattamento conservativo che prevede l’apertura
della cisti che viene svuotata del suo contenuto liquido che è
quello che determina il progressivo riassorbimento osseo con
crescita della cisti. La cisti si riduce progressivamente in tempi
piuttosto lunghi.
CISTECTOMIA: prevede l’enucleazione completa della parete cistica
che una volta richiusa si riempe di coagulo che successivamente
subisce una metaplasia ossea con riempimento della
cavità.
Non esistono linee guida comportamentali per il paziente, essendo
assolutamente asintomatiche e diagnosticate in modo casuale
attraverso accertamenti radiografici eseguiti per altri motivi. |