Malattia gengivale
di E. Raimondo e L. Montella
I PROCESSI INFIAMMATORI a carico del parodonto
sono prevalentemente associati a meccanismi
distruttivi del legamento parodontale,
esistono flogosi gengivali tuttavia, indotte
principalmente dalla placca dentaria, non
necessariamente associate a danni che si
estendono fino al compartimento osseo o al
legamento. Questo articolo si occupa di
elencare e descrivere i differenti tipi di infiammazione
gengivale, escludendo le forme
specifiche associate a parodontite distruttiva,
per cui verranno discusse le manifestazioni
cliniche che si verificano a livello
gengivale in seguito ad un eccessivo accumulo
di detriti batterici, tipici della superficie
dentale, ma non gengivale profonda. Segni
clinici tipici di infiammazione gengivale
sono: tumefazione, Arrossamento, Sanguinamento,
Ulcerazione. Sulla base di tali segni
la gengivite viene classificata in lieve, media
e grave: Gengivite lieve, si manifesta con
una tumefazione localizzata dei tessuti gengivali.
L’arrossamento è poco evidente, l’aspetto
a buccia d’arancia è ancora visibile
anche se, in minima parte, ed il sanguinamento
al sondaggio è scarso; Gengivite media,
si manifesta con un evidente arrossamento
delle gengive, edema, perdita dell’aspetto
a buccia d’arancia e sanguinamento
al sondaggio; Gengivite grave, si manifesta
con un significativo edema dei tessuti gengivali,
forte sanguinamento, iperplasia, perdita
dell’ aspetto a buccia d’arancia e, talvolta,
ulcerazioni nelle aree interdentali.
Fig. 1 |
Fig. 2 |
GENGIVITE DA ACCUMULO DI PLACCA
È la gengivite
classica, dovuta ad eccessivo accumulo di
placca batterica. Chiunque, astenendosi
completamente dalla detersione quotidiana
dei denti, sviluppa una gengivite di questo tipo
in venti giorni. Può essere “localizzata” a
singoli o gruppi di elementi dentari o “generalizzata”
ad entrambe le arcate; i pazienti
possono lamentare sanguinamento durante
l’uso dello spazzolino e/o alitosi. Non esiste
un dolore tipico, sebbene siano stai riportati
casi di dolenzia durante le manovre
di igiene domiciliare. È senza dubbio importante
sottolineare la reversibilità dei
meccanismi sopracitati che, all’allontanamento
della causa, regrediscono spontaneamente
[Tabella1].
Possono poi essere presenti fattori aggravanti
o inducenti la gengivite, sia di tipo locale
che generale. I fattori locali, che agiscono
principalmente a livello focale, sono:
- anomalie dentarie [perle dello smalto 1,1%
- 5,7% dei molari, Loh 1980],
- ricostruzioni dentali con margini mal posizionati
[Foto 1], se i margini di una ricostruzione
presentano gradini o deformità
di superficie diventano sito di accumulo
batterico.
- fratture radicolari
Esistono anche fattori generali che, non solo
sono associati all’insorgenza di gengivite,
ma che possono influenzarne il decorso.
GENGIVITE SU BASE ORMONALE
Sono un gruppo di
gengiviti ad alta incidenza, determinate da
un sovraccarico ormonale estro-progestinico.
Sono distinte in gengivite premestruale,
puberale e gravidica:
- Associata al ciclo mestruale In letteratura sono
presenti articoli che associano lesioni emorragiche
di colore rosso intenso prima dell’inizio
delle mestruazioni ma, secondo studi
più moderni, le variazioni rilevabili a livello
clinico, non sembrano essere in relazione al
ciclo mestruale.
- Associata alla pubertà Anche in questo caso sono
imputati responsabili gli squilibri ormonali.
I cambiamenti a carico della gengiva sono
considerati aspecifici e i più comuni sono
i cambiamenti di colore, contorno e sanguinamento
dopo lieve stimolazione. Per la
diagnosi Mariotti [1999] ha proposto di far riferimento
a valori ormonali soglia:
• estradiolo ³26 pmol/l per le ragazze
• testosterone ³8,7 nmol/l per i ragazzi.
- Associata alla gravidanza Durante la gestazione,
le alterazioni dei livelli di alcuni ormoni endogeni,
come gli androgeni, gli estrogeni, il
progesterone, determinano una risposta localizzata
esagerata dell’ospite. Questa anomala
risposta gengivale si osserva soprattutto
durante il secondo trimestre e regredisce
dopo il parto. Caratteristicamente, a livello dei tessuti gengivali prossimali, si può
verificare l’insorgenza di una lesione granulomatosa
altamente vascolarizzata, conosciuta
con il nome di “Epulide Gravidica”[
Fig 1].
MALATTIE SISTEMICHE
Esistono evidenze scientifiche
che associano il diabete a forme più o
meno gravi di infiammazione dei tessuti
gengivali profondi [parodontite]. Non esiste
invece accordo internazionale riguardo un
collegamento tra diabete e gengivite. Cambiamenti
a carico delle gengive invece, si
evincono soprattutto a livello di altre patologie;
la leucemia mieloide acuta, ad esempio,
sembra esser associata con variazioni di
consistenza, aspetto e colore della gengiva,
non necessariamente associate all’accumulo
di placca dentale. Anche un sanguinamento
gengivale persistente può esser associato
a un trombocitopenia [diminuzione
del numero di piastrine] causata ad esempio
da una leucemia.
FARMACI
Alcuni farmaci di uso comune, predispongono
ad una crescita anomala della
gengiva [Fig 2]:
• la sodio fenitoina o epinutina, un anticonvulsivante
impiegato nel trattamento dell’epilessia,
• la ciclosporina A, un agente immunosoppressore
usato per evitare il rigetto dei tessuti
trapiantati e in caso di psoriasi grave,
• i calcio-antagonisti, come la nifedipina,
farmaci usati nel trattamento dell’ipertensione.
L’accrescimento dei tessuti gengivali associato
a questi farmaci può essere più comune
nella regione anteriore della bocca e possono
risultare più suscettibili gruppi di soggetti
in età giovane.
GENGIVITE DESQUAMATIVA
La gengivite desquamativa
non è una patologia infiammatoria
da accumulo di placca bensì una gengivopatia,
di possibile natura autoimmune, associata
a patologie dermatologiche, talora
localizzate anche alle labbra, o a menopausa.
Si manifesta con arrossamento gengivale,
macchie e desquamazione epiteliale. Il
tessuto assume un aspetto grigio-biancastro
e le aree desquamate formano una pseudomembrana
facilmente asportabile, con copioso
sanguinamento sottostante. La causa
di tale gengivite è tutt’ora non chiara.
GENGIVITE ULCERATIVA NECROTIZZANTE Una forma
particolare di gengivite è la GUN, definita come
un infezione acuta, a volte ricorrente delle
gengive, caratterizzata da insorgenza rapida
di dolore gengivale, necrosi gengivale
interdentale e sanguinamento [Rowland,
1999]. Tale forma di gengivite è piuttosto infrequente
[Loesche e coll., 1982] e ad esserne
colpiti sono tipicamente gli adolescenti o
i giovani adulti, a volte chi fuma sigarette e tipicamente
i sieropositivi. In letteratura tra le
cause di questa patologia sono da annoverare
la combinazione di tipiche specie batteriche
in condizioni di immunocompromissione.
Secondo alcuni autori una causa
potrebbe essere lo stress psicologico [Goldberg
e coll.,1956; Cohen-Cole e coll.,1983]. I
segni clinici fondamentali di tale patologia
sono rappresentati da:
• dolore
• ulcerazione
• necrosi delle papille interdentali
• sanguinamento spontaneo o conseguente
a una delicata stimolazione.
Questa patologia è importante perché presenta
delle caratteristiche comuni alla gengivostomatite
erpetica, tipica dei bambini
che entrano in contatto con il virus dell’herpes
simplex. [Tabella 2]
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