Mostre,
appuntamenti e annunci
Iniziative non-profit
di Olimpia De Caro
Cibi
e sapori nell'Italia antica
Grande Rassegna espositiva a cura delle Soprintendenze Archeologiche
Anche quest’anno il Ministero per i Beni e le Attività
Culturali in collaborazione con il Ministero delle Politiche Forestali
propongono la grande Rassegna Espositiva, che si svolgerà
dal novembre 2004 all’autunno 2005, dal tema unitario: Cibi
e sapori nell’Italia Antica , continuando nella linea già
tracciata dalle due precedenti edizioni, una dedicata allo Sport
e l’altra alla Moda. Scenario della manifestazione saranno
ben 110 sedi espositive ed aree archeologiche, nelle quali sarà
possibile ripercorrere da angolazioni differenti l’interessante
storia della alimentazione, in una ampia prospettiva cronologica,
che spazia dalla protostoria al medioevo. L’importante e
seguita iniziativa si innesta in una politica di valorizzazione
del nostro patrimonio culturale, promuovendo su tutto il territorio
nazionale un evento culturale di forte impatto e di notevole richiamo
che vuole soprattutto rispondere alle sempre pressante richiesta
di conoscenza e di fruizione del nostro immenso patrimonio artistico
a cui in questa occasione si affianca la nostra apprezzata cultura
enogastronomia. Il cibo la fa da protagonista in questa edizione
e la sua storia è proposta nelle varie sedi museali attraverso
ben 15.000 reperti, riordinati secondo cinque ambiti tematici:
caccia, raccolta e produzione del cibo, cibi in movimento, preparazione
e consumo del cibo, cibi oltre il nutrimento, il banchetto. Alla
manifestazione sono collegati vari eventi, consultabili su: www.archeologia.beniculturali.it.
Da segnalare un concorso sul tema: Il linguaggio del cibo: storia
della alimentazione in Italia dalle origini ai giorni nostri,
rivolto agli studenti di ogni ordine e grado, con lavori singoli
o collettivi, realizzati in tutte le forme comunicative. Altri
progetti vedranno la partecipazione della Scuola Internazionale
di Cucina Alma di Gualtiero Marchesi e dell’Università
di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.
L’Angolo
del legale
Condoni e cultura dell’illegalità
dell’ Avv. Nino Marazzita
Il condono amministrativo, che in origine nasce
come remissione della sanzione tributaria per evitare ai cittadini
situazioni di particolare difficoltà, si è poi trasformato
in uno strumento per rimpinguare le casse dello Stato.
Non ci sarebbe nulla di strano se si facesse ricorso ad esso in
situazioni assolutamente straordinarie o addirittura storicamente
datate.
Viceversa
l’arbitrarietà dei continui decreti di condono, facendo
venir meno la certezza impositiva della norma, ha alimentato una
perversa cultura dell’illegalità contrapposta alla
cultura del rispetto delle leggi e dello Stato di diritto.
Il condono edilizio in particolare ha effetti ancor più
devastanti se si pensa alle città deturpate in un paese
come l’Italia tra i più belli dell’intero pianeta.
Stiamo consegnando alle nuove generazioni uno stato povero e disorganizzato,
privo di garanzie assistenziali, senza scuola e sanità;
le priveremo anche del paesaggio?
Il buon governo deve alimentare il rispetto della natura e dell’ambiente
e non deve mortificare il senso civico naturale nell’essere
umano; è uno dei tanti modi per dare più credibilità
alla politica che deve riprendere il suo primato e trasmettere
correttezza, dignità, senso del dovere e soprattutto buon
esempio.
Abuso
di farmaci
Una piccola "bugia" nelle case
degli italiani
di Vito Scalisi
E il nostro caro presidente torna a scriverci. Saranno 16 milioni
le famiglie che nei prossimi mesi riceveranno direttamente a casa
un manuale di 80 pagine con allegata una lettera del premier Silvio
Berlusconi. Stavolta la sua premura è rivolta alla nostra
salute: «Cari italiani, prendere troppi farmaci fa male
alla salute e anche ai conti dello Stato. Evitiamo sprechi e pericoli
-ha scritto il Cavaliere, che coglie l’occasione per fare
anche un pò di propaganda al suo esecutivo- abbiamo aumentato
i finanziamenti per la sanità ma ora evitiamo sprechi».
Polemico l’assessore toscano per il diritto alla salute
Enrico Rossi che sia pur giudicando "bene" l’iniziativa
sottolinea come «accanto a molte verità, dica, come
suo solito, una bugia e commetta anche una grave dimenticanza».«Intanto
-precisa l’assessore Rossi- il presidente Berlusconi si
dimentica di dire che esistono regioni come la Toscana, dove l’accesso
ai farmaci essenziali è gratuito e senza ticket, e altre,
come Lombardia, Liguria, Lazio, nelle quali negli ultimi tre anni
i cittadini hanno dovuto pagare una tassa odiosa sulla malattia.
La bugia -prosegue- si riferisce invece all’affermazione
che sarebbero stati aumentati i finanziamenti per la sanità.
In realtà la scarsità delle risorse per l’anno
in corso rischia di dare un colpo alla sanità pubblica».
L’iniziativa è stata presa dal ministero della Salute
d´accordo con Palazzo Chigi: «Si tratta di pura comunicazione
istituzionale -spiega il sottosegretario alla presidenza del Consiglio
Paolo Bonaiuti- sarà preannunciata da un brevissimo spot
mandato in onda dalle reti televisive nazionali». I costi
della campagna saranno coperti, si sottolinea a Palazzo Chigi,
dal ministero della Salute, sulla base di una convenzione con
le Poste.