Apnee
notturne una malattia sociale
di
Maria Rita Andreani
L'Osas
[Sindrome delle apnee ostruttive durante il sonno] o Sleep apnea
è una condizione clinica caratterizzata in genere da russamento
notturno e sonnolenza diurna. Con il termine di apnea si indica
la cessazione del flusso aereo o la sua marcata riduzione [del 75-80%]
per almeno 10 sec. Un’apnea può essere Ostruttiva [assenza
di flusso aereo, ma presenza di sforzo muscolare, cioè di
movimenti toracici e/o addominali], Centrale [assenza sia di flusso
che di sforzo muscolare] o Mista; in quest’ultimo caso l’apnea
inizia come centrale, ma diventa ostruttiva durante lo stesso episodio.
Con il termine di ipopnea si indica un decremento del flusso aereo
di almeno il 50% associato ad una caduta del 4% nel livello di saturazione
dell’ossigeno. Un importante parametro per definire la severità
della Sindrome è l’indice di apnea/ipopnea [apnea/hypopnea
index o Ahi], definito dalla somma delle apnee e delle ipopnee per
ogni ora di sonno. Un Ahi maggiore di 10 eventi/ora è diagnostico
per Osas; maggiore è l’Ahi, maggiore sarà la
severità dei sintomi. La patogenesi delle apnee ostruttive
include diversi fattori. I fattori anatomici consistono in genere
nella riduzione del diametro delle vie aeree superiori per incremento
della quota dei tessuti molli ivi presenti [macroglossia, ispessimento
del palato molle o delle pareti laterali del faringe], o nella presenza
di anormalità della conformazione scheletrica della stessa
regione [micrognazia e retrognazia]; tali anomalie predispongono
le vie aeree superiori al collasso e quindi ad una loro stenosi
durante il sonno. Nell’adulto, la sede più frequente
di stenosi è a livello dell’orofaringe . La prevalenza
dell’Osas nell’adulto è attorno al 4% negli uomini
e al 2% nelle donne con una prevalenza massima tra la quinta e settima
decade di età.
Uno dei maggiori fattori di rischio per sleep apnea è rappresentato
dall’obesità, in particolare della sezione del collo;
si calcola che circa il 30% dei russatori di sesso maschile con
una sezione del collo superiore a 43 cm potrebbe essere affetto
da sleep apnea, mentre nelle donne il limite è di 41 cm.
Il russamento abituale determina, con il passare degli anni, un
progressivo rilassamento dell’ugola e del palato molle con
conseguente aggravamento della stenosi orofaringea. Infine alcune
sostanze come alcool e alcuni farmaci [prevalentemente benzodiazepine]
determinano un peggioramento della stenosi delle vie aeree a causa
del loro effetto miorilassante. Sul piano clinico possiamo distinguere
sintomi notturni e sintomi diurni. Tra i sintomi notturni oltre
al russamento occorre ricordare: 1] movimenti anomali o agitazione
notturna [alla ripresa della respirazione]. 2] nicturia [bisogno
di urinare più volte durante la notte]. 3] sonno frammentato
dovuto ai risvegli, generalmente incoscienti, che si verificano
al termine di ogni episodio apnoico. 4] altri sintomi sono il risveglio
con sensazione di soffocamento, il reflusso gastroesofageo, la sudorazione
notturna.
Tra i sintomi diurni occorre ricordare: 1] la sonnolenza diurna
dovuta alla frammentazione del sonno notturno; inizialmente compare
solo nel periodo post-prandiale e in condizioni di rilassamento
o monotonia [per esempio davanti la Tv]. Successivamente il paziente
si addormenta anche in situazioni non idonee: durante il pasto,
durante una conversazione, alla guida dell’auto. 2] cefalea
mattutina e sensazione di sonno poco ristoratore. 3] cambiamenti
di personalità con tendenza all’irascibilità
e all’aggressività. 4] deficit cognitivi: in particolare
confusione mentale, perdita di memoria a breve e a lungo termine,
riduzione della capacità di apprendimento e di concentrazione,
riduzione dello stato di allerta [aumentata incidenza di incidenti
automobilistici e sul lavoro] Tali deficit sono più frequenti
nei casi gravi di Osas con un Ahi > 40. 5] disturbi sessuali:
in circa un terzo dei pazienti Osas si osserva una riduzione della
libido e/o un deficit erettile.
A prescindere dall’eccessiva sonnolenza diurna , per quanto
riguarda le complicanze dell’Osas, quelle cardiovascolari
sono le più importanti. I dati eletrocardiografici ed ecocardiografici
indicano la possibilità di un’ipertrofia delle sezioni
destre del cuore, con diminuzione della frazione di eiezione. Con
il passare del tempo vengono interessate anche le sezioni sinistre
del cuore, con una diminuzione della gittata cardiaca. L’Osas
non trattata è associata ad ipertensione arteriosa. Le variazioni
della frequenza cardiaca associate ad ogni apnea, unite all’ipossiemia
creano una predisposizione all’insorgenza di aritmie maligne.
Inoltre l’Osas è un fattore di rischio per ictus.
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