MTM n°12
MEDICAL TEAM MAGAZINE
Anno 4 - Numero 2 - mag/ago 2005
Ricerca scientifica - Oncologia
 




Anno 4 - Numero 2
mag/ago 2005


 

Il cancro della mammella
Orientamenti terapeutici

Il trattamento del cancro della mammella dipende da diversi fattori, tra cui: lo stadio della malattia, l’età, lo stato menopausale, le dimensioni del tumore, il grado, lo stato recettoriale.

Stadi Iniziali
Trattamento chirurgico conservativo: in questa fase la chirurgia costituisce il trattamento risolutivo, anche se spesso è seguita dall’irradiazione del tessuto mammario residuo allo scopo di distruggere eventuali cellule neoplastiche non visibili all’atto chirurgico, soprattutto se la resezione è stata parziale. Inoltre l’oncologo suggerisce un trattamento farmacologico [chemioterapia citotossica: ciclofosfamide, metotrexate o 5-fluorouracile soprattutto nelle donne al di sotto dei 50 anni ed in premenopausa; terapie ormonali: tamoxifene, un antiestrogeno nelle donne oltre i 50 anni o in postmenopausa quando siano identificati i recettori ormonali presenti sulle cellule tumorali in modo da ostacolare la crescita del tumore] come terapia adiuvante per il rischio di diffusione di cellule tumorali a distanza. La scelta è una terapia ormonale o chemioterapia, da sole o in combinazione. Il trattamento chirurgico è conservativo perché consente di asportare solo la porzione di ghiandola mammaria interessata.
Escissione locale ampia: consiste nell’asportazione del tumore con un margine di tessuto circostante istologicamente sano. Il tessuto rimosso in sede di intervento viene inviato in laboratorio per l’analisi istologica. Se le cellule neoplastiche sono presenti lungo il margine di resezione, il rischio di recidiva è molto elevato e pertanto a distanza di qualche settimana si deve effettuare un secondo intervento ampliando i margini di resezione asportando un’ulteriore quantità di tessuto.
Stadi Avanzati
Mastectomia: consiste nella asportazione di tutta la mammella. Può essere necessario se il tumore è troppo voluminoso con diversi gruppi neoplastici [multifocale] o localizzato dietro il capezzolo.
La mastectomia semplice consiste nell’asportazione della sola ghiandola mammaria, la mastectomia radicale modificata prevede l’asportazione della ghiandola mammaria e dei linfonodi, rispettando però i muscoli pettorali, la mastectomia radicale, invece, consiste nell’asportazione della ghiandola mammaria con i muscoli pettorali [molto raro].


La chirurgia plastica ricostruttiva
La ricostruzione plastica della mammella è un atto operatorio che ormai rientra nella routine postchirurgica. È infatti ormai nota la stretta collaborazione in equipe tra il chirurgo oncologo che dovrà occuparsi del trattamento di asportazione del tumore ed il chirurgo plastico che dovrà ricostruire il tessuto asportato con adeguato risultato estetico. A seconda del grado di asportazione di tessuto e quindi del danno anatomico susseguitosi all’intervento il chirurgo plastico esegue il suo intervento che può essere di tre tipi: espansione tissutale, lembo muscolo-cutaneo [latissimo del dorso] con protesi, lembo muscolo-cutaneo [retto addominale] senza protesi. La prima metodica è la più usata e consiste nel posizionare un dispositivo definito espansore tissutale che viene riempito settimanalmente di soluzione salina attraverso una valvola raccordo determinando l’espansione dei tessuti. Una volta che la zona ha raggiunto la distensione giusta si procede alla sostituzione dell’espansore con protesi definitiva. La ricostruzione del capezzolo avviene in un secondo tempo. La seconda metodica viene utilizzata quando l’intervento ha asportato gran parte dei muscoli pettorali o quando non vi è possibilità di inserire l’espansore per poca rappresentazione del tessuto toracico. Il muscolo viene traslato dal dorso comprendendo una certa quantità di cute che sia sufficiente a coprire la protesi. L’ultima metodica è usata dopo interventi molto demolitivi ed anche quando la paziente rifiuta la protesi. Si trasferisce il lembo muscolo cutaneo creando una mammella di forma e volume simile alla controlaterale.


Il codice Europeo contro il cancro
Semplici regole per migliorare la qualità della nostra vita

1] Non fumare; se fumi, smetti. Se non riesci a smettere, non fumare in presenza di non fumatori;
2] Evita l’obesità
3] Fai ogni giorno attività fisica.
4] Mangia ogni giorno frutta e verdura: almeno cinque porzioni. Limita il consumo di alimenti contenenti grassi di origine animale.
5] Se bevi alcolici, che siano birra, vino o liquori, modera il loro consumo a due bicchieri al giorno se sei uomo, ad uno se sei donna.
6] Presta attenzione all’eccessiva esposizione al sole. È di importanza fondamentale proteggere bambini e adolescenti. Gli individui che hanno la tendenza a scottarsi al sole devono proteggersi per tutta la vita dall’eccessiva esposizione.
7] Osserva scrupolosamente le raccomandazioni per prevenire l’esposizione occupazionale o ambientale ad agenti cancerogeni noti, incluse le radiazioni ionizzanti.
8] Rivolgiti ad un medico se noti la presenza di una tumefazione; una ferita che non guarisce, anche nella bocca; un neo che cambia forma, dimensioni, colore; ogni sanguinamento anormale; la persistenza di alcuni sintomi quali la tosse, raucedine, acidità di stomaco, difficoltà a deglutire, cambiamenti inspiegabili come perdita di peso, modifiche delle abitudini intestinali o urinarie.
9] Esistono programmi di salute che possono prevenire lo sviluppo di tumori ed aumentare la probabilità che un tumore possa essere curato. Le donne dai 25 anni in su dovrebbero essere coinvolte in screening per il carcinoma della cervice uterina con la possibilità di sottoporsi periodicamente a strisci cervicali.
10] Le donne sopra i 50 anni dovrebbero essere coinvolte in screening per il carcinoma mammario con la possibilità di sottoporsi a mammografia.
11] Individui con più di 50 anni dovrebbero essere coinvolti in screening per il cancro colorettale.
12] Partecipa ai programmi di vaccinazione contro l’epatite B.