MTM n°12
MEDICAL TEAM MAGAZINE
Anno 4 - Numero 2 - mag/ago 2005
Ricerca scientifica - Attualità
 


Luigi Guacci Luigi Guacci

Anno 4 - Numero 2
mag/ago 2005



I dannosi trans-grassi

Nel primo '900 un chimico, allo scopo di ottenere un grasso a basso prezzo, più solido per renderlo alternativo al burro, mise a punto un processo di idrogenazione di alcuni olii vegetali riscaldandoli ad alte temperature e usando come catalizzatore il nichel, il quale, terminata la reazione, dovrebbe [teoricamente] scomparire. La reazione fu brevettata. Il prodotto ottenuto è più solido, più stabile, non ossidabile, non irrancidisce, non viene aggredito da batteri, insetti, larve e perfino dai roditori, notoriamente golosi di latticini. Gli acidi grassi insaturi legano un atomo di idrogeno a ciascuno dei due atomi di carbonio che posseggono un doppio legame. In natura la posizione spaziale di questi due atomi di idrogeno è orientata nella stessa direzione [forma cis], mentre con il processo di idrogenazione i due atomi assumono una posizione opposta [forma trans], con il risultato di avere un punto di fusione più elevato. Questi grassi trans sono purtroppo entrati da tempo nell’alimentazione umana, spinti dalla convenienza dei produttori di alimenti e in primis dei produttori di margarina. Si tratta di un prodotto più solido rispetto agli olii da cui proviene, che non irrancidisce e che ha la capacità di allungare notevolmente la conservazione degli alimenti. Purtroppo però questo spostamento di atomi di idrogeno non è senza conseguenze sul nostro organismo, perchè fa diventare queste sostanze fortemente nocive. Esse infatti, una volta assorbite, vanno a posizionarsi sulle membrane cellulari, alterando a tal punto gli scambi della cellula con l’esterno che possono anche farla morire. In sintesi è stato visto che i grassi trans: aumentano il colesterolo Ldl e aumentano il rischio cardiovascolare; interferiscono con le risposte immunitarie; diminuiscono il livello di testosterone; alterano la permeabilità delle membrane cellulari; alterano la costituzione degli adipociti; influiscono negativamente sullo sviluppo dei bambini; aumentano la risposta insulinica al carico glicidico; aumentano infine lo stress ossidativo da radicali liberi. Questi trans-grassi li troviamo nei prodotti industriali e/o artigianali dove fra gli ingredienti ci sia la scritta: grassi vegetali [parzialmente] idrogenati, e almeno sospettarli nella dicitura: grassi vegetali [non meglio indicati]. Essi si trovano soprattutto nella margarina, nei prodotti da forno [l'amato cornetto e le varie merendine di cui fanno uso soprattutto i bambini], nella pasticceria, nei gelati [questi trans-grassi hanno il pregio di far sciogliere più lentamente il prodotto], al ristorante, nei dadi da brodo, nelle caramelle morbide, patatine fritte, salse e altri cibi precotti. Sarà bene quindi evitare i grassi idrogenati, che non possono non far paura, specie se si legge che «chi sostituisce il burro [per paura del colesterolo] con la margarina non fa che cadere dalla padella nella brace»; oppure che «la margarina è un non cibo e noi umani siamo i soli folli a cibarcene»; pensate infine che gli allevatori di suini hanno dovuto smettere di alimentarli con i grassi idrogenati perché gli animali morivano. Negli Usa stanno allestendo leggi di restrizione e nel Canada hanno già deciso di eliminare questi trans-grassi dal commercio. E da noi a quando leggi di proscrizione?



«IO FACCIO LA SPESA GIUSTA»

La settimana a favore del commercio equo e solidale

Una settimana all’insegna del Commercio Equo e Solidale, i prodotti realizzati nel rispetto dei diritti dei lavoratori e delle loro famiglie. Dal 15 al 23 ottobre l’iniziativa titolata “Io faccio la spesa giusta” sarà presente all’interno dei punti vendita coinvolti nell’iniziativa [Coop, Conad, GS, Famila, Naturasì, B’io ] offrendo la possibilità ai consumatori di conoscere il commercio equo attraverso azioni di promozione e di sensibilizzazione. Alla campagna ideata da Fairtrade TransFair Italia, marchio che certifica l’origine dei prodotti messi in commercio, aderiscono anche diversi volti noti del mondo dello sport e dello spettacolo: dopo Antonella Ruggiero e Damiano Tommasi già protagonisti della prima edizione, è la volta degli attori Amanda Sandrelli, Massimo Ghini e Pietro Sermonti, della campionessa olimpica di canoa Josefa Idem, dello scrittore Andrea De Carlo e della conduttrice televisiva Paola Maugeri. Ad essere impegnate saranno anche le librerie Feltrinelli di Milano, Bologna, Firenze, Roma e Napoli che ospiteranno incontri e iniziative con i produttori e i testimonial della campagna. Sul sito di TransFair, www.transfair.it, sarà inoltre possibile consultare l’aggiornamento completo degli eventi che si succederanno durante la settimana e l’elenco dei punti vendita che hanno aderito all’iniziativa
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TUMORE ALL’INTESTINO, CARNE ROSSA SOTTO ACCUSA
Secondo uno studio su oltre 500mila cittadini le possibilità di un tumore sono un terzo più alte. Per chi mangia oltre due porzioni da 80 grammi di carne rossa al giorno, il rischio di tumore all’intestino è maggiore di un terzo rispetto a chi si concede meno di una porzione alla settimana. È questo il risultato di una indagine sulle nostre abitudini alimentari, condotta dallo European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition su oltre 500mila cittadini europei e durata oltre dieci anni. Sotto accusa non solo le carni bovine, di agnello e di maiale ma anche quelle lavorate, come prosciutto, salame, salsicce e carne in scatola. È innocuo, invece, il pollo, mentre il pesce è addirittura protettivo: chi ne mangia almeno una razione al giorno [preferibilmente sogliole e merluzzi] rischia un terzo di meno rispetto a chi lo fa solo una volta a settimana. Secondo Sheila Bingham, della MRC Dunn Human Nutrition Unit di Cambridge, è molto probabile che emoglobina e mioglobina, di cui è ricco questo alimento, causino un processo nell’intestino, che porta alla formazione di composti cancerogeni. Le ragioni del fenomeno comunque sono ancora poco chiare. «Ancora una volta -commenta Mike Attenborough, direttore della Meat and Livestock Commission- appare evidente la necessità di equilibrio nell’alimentazione».