Gli
antiossidanti
Quando le nostre difese diventano inefficaci
di Miriam Alessandrina
In questi ultimi anni l’interesse
della scienza medica nei confronti dei radicali liberi, implicati
nello sviluppo di malattie croniche e degenerative, e degli antiossidanti
che ne neutralizzano gli effetti negativi è straordinariamente
cresciuto e oggi alcuni aspetti della questione risultano più
chiari.
Il paradosso dei radicali liberi è che possono risultare
micidiali per quelle forme di vita per le quali svolgono anche un
ruolo determinate nei processi di produzione d’energia: finché
l’organismo mantiene un’equilibrio tra produzione di
radicali liberi e attività di rimozione degli stessi, si
rimane in una situazione fisiologica sana. I guai cominciano, quando,
il corpo non riesce a bloccare la sequenza di eventi che porta tali
sostanze ad accumularsi e le nostre difese “antiossidanti”
sono inefficaci.
A provocare questo aumento pericoloso sono, in genere, gli stati
infiammatori, gli alimenti non tollerati, ma anche il troppo cibo
ricco di grassi polinsaturi, l’inquinamento ambientale e il
fumo, l’alcol e l’abuso di farmaci, le radiazioni ionizzanti
e quelle solari. Da non sottovalutare la stretta correlazione che
esiste tra stress psichico e stress ossidativo. Lo stress psichico
quotidiano con la sua attività frenetica spesso alimenta
comportamenti di tipo ansioso che vengono “sedati” dal
fumo o da un eccessivo consumo di cibo e alcol; tutte situazioni
che, a loro volta, fanno aumentare, in varia misura, la produzione
di radicali liberi e abbassare le fisiologiche capacità di
difesa antiossidanti. Gli studi più recenti indicano che
combinando tra loro gli antiossidanti è possibile potenziarne
gli effetti. Risulta, per esempio, che il sulforafano contenuto
nei broccoli e l’apigenina -un bioflavonoide contenuto nelle
cipolle e nei fagioli- se combinati assieme al selenio agiscono
in sinergia contro diversi tumori; così come una combinazione
di vitamina E e del licopene contenuto nel pomodoro, è utile
contro il tumore alla prostata.
Scoperto l’ultimo
potente antiossidante:
la “colatura di alici” di Cetara
di Eugenio Luigi Iorio Presidente Osservatorio
Internazionale Stress Ossidativo, Parma
L’alimentazione, se adeguata,
fornisce la maggior parte degli antiossidanti di cui necessita il
nostro organismo. Spesso attraverso alimenti insospettabili. E a
questo proposito, dopo l’individuazione del potere anti-ageing
del vino rosso, è dell’ultima ora la scoperta -ad opera
del gruppo ad hoc da me diretto [Caratelli e Bastianini]- e, in
particolare, della collega Luana Bianchi- che la famosa “colatura
di alici” di Cetara [Salerno], possiede uno straordinario
potere antiossidante. Insomma un vero e proprio elisir di lunga
vita grazie alla ricetta millenaria degli abili pescatori della
Costa di Amalfi.
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