MTM n°14
MEDICAL TEAM MAGAZINE
Anno 5 - Numero 1 - gen/giu 2006
L’ospedale
 


Dott. Eugenio Raimondo
Il Dott. Eugenio Raimondo
Direttore scientifico e responsabile editoriale.


Anno 5 Numero 1
gen/giu 2006

 

Si può accedere al reparto odontoiatrico anche contattando il numero verde del Progetto Dama messo a disposizione: 840027999 dall’ufficio organizzativo


L’équipe opertiva si avvale di 15 odontoiatri, 10 studenti, 2 igeniste e tutto il personale paramedico istruito e motivato allo svolgimento dell'attività



Clinica Odontoiatrica - Odontoiatria speciale
Inaugurato a Milano un reparto universitario dedicato alla terapia dei pazienti disabili
di Eugenio Raimondo

abbraccioNell’aprile 2001 è nato, presso l’Ospedale San Paolo di Milano, il Progetto D.A.M.A. acronimo di Disable Advanced Medical Assistance, ossia un progetto di assistenza medica dedicato ai disabili all’interno di una grande azienda ospedaliera.
Il Progetto D.A.M.A. è rivolto a disabili con gravi difetti motori e psicomotori, per i quali, quando si presenta la necessità di un intervento diagnostico o terapeutico in ambito ospedaliero, si determinano oggettive difficoltà di assistenza, accoglienza e gestione.
Infatti, nel paziente disabile psico-motorio, le necessità diagnostiche rivestono frequentemente carattere di urgenza; generalmente non c’è storia clinica o comunque aggiornata del paziente e allo stesso tempo non vi è capacità descrittiva ed analitica da parte del soggetto nel quale si deve distinguere la nuova patologia dal quadro clinico di base, legato alla minorazione.
Alla luce di queste problematiche è stata costituita un’unità operativa autonoma con personale e risorse dedicate, all’interno della quale, è stata coinvolta anche la Clinica Odontoiatrica [Direttrice di Dipartimento Prof. Laura Strohmenger] dell’Ospedale San Paolo, che ha risposto a questa nuova richiesta strutturando un dipartimento specialistico dedicato alla cura dei disabili psicomotori gravi, dove i trattamenti terapeutici vengono organizzati secondo il livello di collaborazione, mettendo a disposizione, quando necessario, una sala operatoria odontoiatrica.
Il Progetto D.A.M.A. è nato dall’incontro di L.E.D.H.A. [lega per i diritti degli handicappati] e Azienda Ospedaliera San Paolo da cui è scaturita l’ideazione del progetto e la sua fase sperimentale.
Attualmente, l’Azienda Ospedaliera si assume la responsabilità tecnica e mette a disposizione il personale sanitario specializzato, le strutture ed il supporto tecnologico.
La L.E.D.H.A. svolge principalmente due funzioni: da una parte indirizza i propri volontari professionalizzati allo svolgimento dei percorsi di accoglienza, garantendo assistenza al personale sanitario, alla famiglia e ai pazienti; dall’altra, si occupa di sensibilizzare le associazioni di volontariato, gli organismi pubblici e privati che verranno coinvolti nel servizio.
La Regione Lombardia finanzia, coordina il progetto e presiede al monitoraggio e alla verifica dei risultati.
Inoltre, l’Università degli Studi di Milano inserisce il tema della disabilità nei propri percorsi formativi, coordina la progettualità scientifica, organizza e partecipa ai convegni e seminari sul tema della disabilità e promuove la diffusione dei risultati ottenuti.
I pazienti accedono al reparto odontoiatrico secondo differenti modalità: la più comune si attua contattando il numero verde del Progetto D.A.M.A. messo a disposizione dall’ufficio organizzativo. In altri casi, si verifica una segnalazione da parte dei differenti dipartimenti che, una volta entrati in contatto con il disabile, lo indirizzano direttamente al Progetto. La maggior parte dei contatti proviene dal Pronto Soccorso.
I diversi percorsi clinici, offerti dall’Ospedale S.Paolo, vengono distinti attraverso tre colori: verde, per il check-up mirato; giallo, per gli interventi ambulatoriali; rosso, per il pronto soccorso.
Al primo appuntamento, attraverso un check-up mirato del paziente, vengono raccolte tutte le informazioni che permettono la formazione di un archivio clinico personale [percorso verde].
abbraccio 2La segnalazione telefonica di un problema emergente potrà attivare due possibilità: il percorso giallo, laddove le problematiche presentate non rivestano carattere d’urgenza: in questo caso si fisserà un appuntamento per programmare in tempi brevi interventi in regime ambulatoriale o di ricovero in day hospital. Nel caso, invece, di problemi ritenuti urgenti, si accompagnerà il paziente al pronto soccorso dove si seguirà il percorso rosso: si tratta di un percorso prioritario che prevede l’accoglienza e lo svolgimento degli accertamenti diagnostici radiologici e strumentali presso uno spazio appositamente attrezzato e riservato ai pazienti disabili e a chi li accompagna.
L’edificio che ospita il Dipartimento di Odontostomatologia è ubicato a poche centinaia di metri dall’Ospedale S.Paolo e il Reparto di Odontoiatria Speciale è situato al primo piano; esso è facilmente raggiungibile in quanto privo di barriere architettoniche e fornito di montacarichi.
Adiacente all’area operativa, vi è un’ampia sala d’attesa dotata di servizi igienici strutturati per portatori di handicap. Al piano superiore si trova una sala operatoria adeguatamente allestita e dotata di apparecchiature specifiche con attigua sala di degenza per la fase di assistenza postoperatoria.
L’équipe operativa è diretta dal Dott. Roberto Rozza e si avvale di 15 odontoiatri, di cui due dottorandi di ricerca, 10 studenti, 2 igieniste e tutto il personale paramedico istruito e motivato allo svolgimento dell’attività.
Ogni medico ha un ruolo diverso all’interno dell’attività odontoiatrica e la tendenza per ciascuno di essi è quella di prendere in cura, a seconda delle proprie competenze, pazienti che necessitano un determinato tipo di terapie [parodontologia, chirurgia, ortodonzia, protesi], creando in questo modo una gestione dei pazienti più completa in quanto multidisciplinare.
Le prime visite odontoiatriche seguono una lista d’attesa e vengono effettuate secondo un criterio di prenotazione ed emergenza.
Si richiede al paziente o ad un suo tutore di presentare nell’occasione stabilita eventuali indagini radiografiche già eseguite [Ortopantomografia] o documenti riguardanti la storia clinica del paziente che ci consentono di inquadrarlo più correttamente dal punto di vista diagnostico e quindi di programmare nel miglior modo possibile il piano di trattamento.
Al primo appuntamento, i pazienti che fanno ingresso nel Reparto, vengono accolti in un riunito adibito alle prime visite dal medico responsabile del Reparto e dai suoi collaboratori. In base al grado di collaborazione, che emerge dal primo approccio con il personale medico, i pazienti vengono distinti in collaboranti, parzialmente collaboranti e non collaboranti.
Questa prima classificazione, indirizza il tipo di prestazione terapeutica verso un regime ambulatoriale, nel caso di un indice di collaborazione maggiore o in narcosi, quando la collaborazione è assente o scarsa.
A seconda del piano di trattamento stabilito, i pazienti vengono presi in cura per iniziare le terapie da un’équipe che opera in riuniti diversi da quello adibito alle prime visite e il singolo operatore ha il compito di seguire il paziente dall’inizio alla fine delle cure; l’unica eccezione viene fatta per le prime sedute di igiene orale di cui sono responsabili alcune igieniste professionali, le quali hanno il ruolo fondamentale di informare il paziente, o chi se ne occupa, fornendo consigli per praticare le manovre d’igiene nel modo più corretto e confortevole possibile.
Il protocollo operativo applicato viene modificato rispetto a quello convenzionale, in quanto cambiano i tempi, i modi e la compliance del paziente e quindi, anche gli obiettivi.
Queste modifiche hanno reso possibile le cure ambulatoriali di numerosi pazienti che in passato avevano affrontato, presso altre strutture, terapie odontoiatriche esclusivamente in regime di narcosi.
Oltre a disabili con gravi deficit psico-fisici, il reparto offre un servizio di odontoiatria dedicato alla terapia dei pazienti affetti da Sclerodermia [riferimento universitario del progetto dott.ssa Annalisa Benetti]. Questo progetto nasce da una collaborazione con l’AILS [Associazione Italiana Lotta alla Sclerodermia] che ha permesso di convogliare un notevole numero di pazienti sclerodermici, all’interno di un protocollo di prevenzione e terapia mirata.
controllo radiografieIl percorso preventivo e terapeutico per questa tipologia di pazienti è simile a quello adottato per le altre categorie di disabili ma risulta essere più efficace grazie all’attività dell’AILS, che rappresenta un importante catalizzatore nella diffusione degli opuscoli informativi, dei questionari di percezione della malattia del cavo orale e dell’informazione specifica; inoltre, grazie all’alto afflusso di pazienti affetti da questa patologia considerata “rara”, in quanto centro OMS di riferimento, è stato possibile avviare un’importante indagine epidemiologica a riguardo. Per accelerare lo screening epidemiologico e l’inquadramento diagnostico-terapeutico così da non aggravare le liste d’attesa, è stato avviato un protocollo diagnostico all’interno del reparto di Reumatologia del Ospedale G.Pini e mensilmente vengono effettuate visite e rilevamenti epidemiologici in pazienti ospedalizzati.
Il protocollo diagnostico terapeutico del paziente sclerodermico prevede: visita, rilevamento segni patognomonici [ teleangectasie, dorso della lingua, ulcerazioni, recessioni vestibolari, ecc], valutazione xerostomia, misurazione apertura del cavo orale e monitoraggi periodici.
I pazienti vengono istruiti direttamente da medici/igienisti circa le tecniche d’igiene orale modificate, in relazione alla presenza frequente di sclerodattilia, ai prodotti tollerati e alla gestione della xerostomia. Inoltre, sono stati realizzati opuscoli informativi contenenti anche programmi di stretching che il paziente dovrebbe eseguire quotidianamente per mantenere l’elasticità dei tessuti periorali.
Per quanto riguarda l’aspetto didattico, coordinato dal Prof. Silvio Abati, l’attività del reparto completa la formazione clinica dello studente del corso di Laurea in Odontoiatria, dove il tema della disabilità viene inserito come materia di esame; si va pertanto dalla conoscenza delle patologie che comportano deficit-psico-fisico, fino allo studio della clinica e delle terapie applicabili. Esistono dei percorsi formativi che portano lo studente del Corso di Laurea ad affrontare in modo competente l’Odontoiatria per i pazienti diversamente abili. Lo svolgimento dei percorsi didattici si esplica in maniera significativa nella diversa distribuzione delle competenze all’interno dell’attività clinica e nell’affiancamento degli studenti; a partire dal quarto anno del Corso di Laurea, gli studenti che decidono di aderire al Progetto, vengono affiancati, per un determinato periodo, ad un medico che si occupa di una particolare disciplina [conservativa, protesi, ortodonzia, ecc].
Uno degli obiettivi principali è quello di presentare allo studente e futuro odontoiatra, le varie possibilità di prevenzione e terapia applicabili, senza soffermarsi su protocolli tradizionali che, per la maggior parte dei pazienti, risulterebbero impraticabili e, quindi, svantaggiosi.
Non di minore importanza, è l’insegnamento delle tecniche di approccio psicologico da adottare, non solo nei confronti del paziente, ma anche verso il nucleo famigliare che influenza pesantemente la collaborazione del disabile. Settimanalmente vengono organizzate riunioni di aggiornamento in cui viene presa in esame la letteratura scientifica inerente alle problematiche legate ai disabili e vengono presentati e discussi case report del reparto. L’attività clinica, gli studi delle patologie specifiche e i relativi approcci diagnostico-terapeutici ed il rilevamento degli indici epidemiologici sono stati e sono tuttora tematiche di numerose tesi di Laurea.
In letteratura esistono numerosi studi riguardanti le problematiche odontostomatologiche nei disabili ma, tuttavia, i risultati appaiono spesso contrastanti o i campioni presi in esame sono scarsi e comprendono spesso malattie rare disperse sul territorio; è auspicabile una collaborazione tra i diversi centri odontoiatrici e medici dedicati alla diagnosi e alla terapia del disabile per raccogliere dati epidemiologici più consistenti e, quindi, più affidabili. Viene pertanto avanzato l’invito a prendere contatto con la Clinica Odontoiatrica dell’Ospedale San Paolo di Milano per avviare un progetto di collaborazione epidemiologica.

Università degli Studi di Milano Facoltà di Medicina e Chirurgia
Dipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria Clinica Odontoiatrica
Direttore di Dipartimento Prof. Laura Strohmenger
laura.strohmenger@unimi.it

Unità di Odontoiatria per Disabili
Responsabile: Dott. Roberto Rozza
roberto.rozza@unimi.it