Clinica
Odontoiatrica - Odontoiatria speciale
Inaugurato a Milano un reparto universitario dedicato alla terapia dei pazienti disabili
di Eugenio Raimondo
Nell’aprile
2001 è nato, presso l’Ospedale San Paolo di Milano,
il Progetto D.A.M.A. acronimo di Disable Advanced Medical Assistance,
ossia un progetto di assistenza medica dedicato ai disabili all’interno
di una grande azienda ospedaliera.
Il Progetto D.A.M.A. è rivolto a disabili con gravi difetti
motori e psicomotori, per i quali, quando si presenta la necessità
di un intervento diagnostico o terapeutico in ambito ospedaliero,
si determinano oggettive difficoltà di assistenza, accoglienza
e gestione.
Infatti, nel paziente disabile psico-motorio, le necessità
diagnostiche rivestono frequentemente carattere di urgenza; generalmente
non c’è storia clinica o comunque aggiornata del paziente
e allo stesso tempo non vi è capacità descrittiva
ed analitica da parte del soggetto nel quale si deve distinguere
la nuova patologia dal quadro clinico di base, legato alla minorazione.
Alla luce di queste problematiche è stata costituita un’unità
operativa autonoma con personale e risorse dedicate, all’interno
della quale, è stata coinvolta anche la Clinica Odontoiatrica
[Direttrice di Dipartimento Prof. Laura Strohmenger] dell’Ospedale
San Paolo, che ha risposto a questa nuova richiesta strutturando
un dipartimento specialistico dedicato alla cura dei disabili psicomotori
gravi, dove i trattamenti terapeutici vengono organizzati secondo
il livello di collaborazione, mettendo a disposizione, quando necessario,
una sala operatoria odontoiatrica.
Il Progetto D.A.M.A. è nato dall’incontro di L.E.D.H.A.
[lega per i diritti degli handicappati] e Azienda Ospedaliera San
Paolo da cui è scaturita l’ideazione del progetto e
la sua fase sperimentale.
Attualmente, l’Azienda Ospedaliera si assume la responsabilità
tecnica e mette a disposizione il personale sanitario specializzato,
le strutture ed il supporto tecnologico.
La L.E.D.H.A. svolge principalmente due funzioni: da una parte indirizza
i propri volontari professionalizzati allo svolgimento dei percorsi
di accoglienza, garantendo assistenza al personale sanitario, alla
famiglia e ai pazienti; dall’altra, si occupa di sensibilizzare
le associazioni di volontariato, gli organismi pubblici e privati
che verranno coinvolti nel servizio.
La Regione Lombardia finanzia, coordina il progetto e presiede al
monitoraggio e alla verifica dei risultati.
Inoltre, l’Università degli Studi di Milano inserisce
il tema della disabilità nei propri percorsi formativi, coordina
la progettualità scientifica, organizza e partecipa ai convegni
e seminari sul tema della disabilità e promuove la diffusione
dei risultati ottenuti.
I pazienti accedono al reparto odontoiatrico secondo differenti
modalità: la più comune si attua contattando il numero
verde del Progetto D.A.M.A. messo a disposizione dall’ufficio
organizzativo. In altri casi, si verifica una segnalazione da parte
dei differenti dipartimenti che, una volta entrati in contatto con
il disabile, lo indirizzano direttamente al Progetto. La maggior
parte dei contatti proviene dal Pronto Soccorso.
I diversi percorsi clinici, offerti dall’Ospedale S.Paolo,
vengono distinti attraverso tre colori: verde, per il check-up mirato;
giallo, per gli interventi ambulatoriali; rosso, per il pronto soccorso.
Al primo appuntamento, attraverso un check-up mirato del paziente,
vengono raccolte tutte le informazioni che permettono la formazione
di un archivio clinico personale [percorso verde].
La
segnalazione telefonica di un problema emergente potrà attivare
due possibilità: il percorso giallo, laddove le problematiche
presentate non rivestano carattere d’urgenza: in questo caso
si fisserà un appuntamento per programmare in tempi brevi
interventi in regime ambulatoriale o di ricovero in day hospital.
Nel caso, invece, di problemi ritenuti urgenti, si accompagnerà
il paziente al pronto soccorso dove si seguirà il percorso
rosso: si tratta di un percorso prioritario che prevede l’accoglienza
e lo svolgimento degli accertamenti diagnostici radiologici e strumentali
presso uno spazio appositamente attrezzato e riservato ai pazienti
disabili e a chi li accompagna.
L’edificio che ospita il Dipartimento di Odontostomatologia
è ubicato a poche centinaia di metri dall’Ospedale
S.Paolo e il Reparto di Odontoiatria Speciale è situato al
primo piano; esso è facilmente raggiungibile in quanto privo
di barriere architettoniche e fornito di montacarichi.
Adiacente all’area operativa, vi è un’ampia sala
d’attesa dotata di servizi igienici strutturati per portatori
di handicap. Al piano superiore si trova una sala operatoria adeguatamente
allestita e dotata di apparecchiature specifiche con attigua sala
di degenza per la fase di assistenza postoperatoria.
L’équipe operativa è diretta dal Dott. Roberto
Rozza e si avvale di 15 odontoiatri, di cui due dottorandi di ricerca,
10 studenti, 2 igieniste e tutto il personale paramedico istruito
e motivato allo svolgimento dell’attività.
Ogni medico ha un ruolo diverso all’interno dell’attività
odontoiatrica e la tendenza per ciascuno di essi è quella
di prendere in cura, a seconda delle proprie competenze, pazienti
che necessitano un determinato tipo di terapie [parodontologia,
chirurgia, ortodonzia, protesi], creando in questo modo una gestione
dei pazienti più completa in quanto multidisciplinare.
Le prime visite odontoiatriche seguono una lista d’attesa
e vengono effettuate secondo un criterio di prenotazione ed emergenza.
Si richiede al paziente o ad un suo tutore di presentare nell’occasione
stabilita eventuali indagini radiografiche già eseguite [Ortopantomografia]
o documenti riguardanti la storia clinica del paziente che ci consentono
di inquadrarlo più correttamente dal punto di vista diagnostico
e quindi di programmare nel miglior modo possibile il piano di trattamento.
Al primo appuntamento, i pazienti che fanno ingresso nel Reparto,
vengono accolti in un riunito adibito alle prime visite dal medico
responsabile del Reparto e dai suoi collaboratori. In base al grado
di collaborazione, che emerge dal primo approccio con il personale
medico, i pazienti vengono distinti in collaboranti, parzialmente
collaboranti e non collaboranti.
Questa prima classificazione, indirizza il tipo di prestazione terapeutica
verso un regime ambulatoriale, nel caso di un indice di collaborazione
maggiore o in narcosi, quando la collaborazione è assente
o scarsa.
A seconda del piano di trattamento stabilito, i pazienti vengono
presi in cura per iniziare le terapie da un’équipe
che opera in riuniti diversi da quello adibito alle prime visite
e il singolo operatore ha il compito di seguire il paziente dall’inizio
alla fine delle cure; l’unica eccezione viene fatta per le
prime sedute di igiene orale di cui sono responsabili alcune igieniste
professionali, le quali hanno il ruolo fondamentale di informare
il paziente, o chi se ne occupa, fornendo consigli per praticare
le manovre d’igiene nel modo più corretto e confortevole
possibile.
Il protocollo operativo applicato viene modificato rispetto a quello
convenzionale, in quanto cambiano i tempi, i modi e la compliance
del paziente e quindi, anche gli obiettivi.
Queste modifiche hanno reso possibile le cure ambulatoriali di numerosi
pazienti che in passato avevano affrontato, presso altre strutture,
terapie odontoiatriche esclusivamente in regime di narcosi.
Oltre a disabili con gravi deficit psico-fisici, il reparto offre
un servizio di odontoiatria dedicato alla terapia dei pazienti affetti
da Sclerodermia [riferimento universitario del progetto dott.ssa
Annalisa Benetti]. Questo progetto nasce da una collaborazione con
l’AILS [Associazione Italiana Lotta alla Sclerodermia] che
ha permesso di convogliare un notevole numero di pazienti sclerodermici,
all’interno di un protocollo di prevenzione e terapia mirata.
Il
percorso preventivo e terapeutico per questa tipologia di pazienti
è simile a quello adottato per le altre categorie di disabili
ma risulta essere più efficace grazie all’attività
dell’AILS, che rappresenta un importante catalizzatore nella
diffusione degli opuscoli informativi, dei questionari di percezione
della malattia del cavo orale e dell’informazione specifica;
inoltre, grazie all’alto afflusso di pazienti affetti da questa
patologia considerata “rara”, in quanto centro OMS di
riferimento, è stato possibile avviare un’importante
indagine epidemiologica a riguardo. Per accelerare lo screening
epidemiologico e l’inquadramento diagnostico-terapeutico così
da non aggravare le liste d’attesa, è stato avviato
un protocollo diagnostico all’interno del reparto di Reumatologia
del Ospedale G.Pini e mensilmente vengono effettuate visite e rilevamenti
epidemiologici in pazienti ospedalizzati.
Il protocollo diagnostico terapeutico del paziente sclerodermico
prevede: visita, rilevamento segni patognomonici [ teleangectasie,
dorso della lingua, ulcerazioni, recessioni vestibolari, ecc], valutazione
xerostomia, misurazione apertura del cavo orale e monitoraggi periodici.
I pazienti vengono istruiti direttamente da medici/igienisti circa
le tecniche d’igiene orale modificate, in relazione alla presenza
frequente di sclerodattilia, ai prodotti tollerati e alla gestione
della xerostomia. Inoltre, sono stati realizzati opuscoli informativi
contenenti anche programmi di stretching che il paziente dovrebbe
eseguire quotidianamente per mantenere l’elasticità
dei tessuti periorali.
Per quanto riguarda l’aspetto didattico, coordinato dal Prof.
Silvio Abati, l’attività del reparto completa la formazione
clinica dello studente del corso di Laurea in Odontoiatria, dove
il tema della disabilità viene inserito come materia di esame;
si va pertanto dalla conoscenza delle patologie che comportano deficit-psico-fisico,
fino allo studio della clinica e delle terapie applicabili. Esistono
dei percorsi formativi che portano lo studente del Corso di Laurea
ad affrontare in modo competente l’Odontoiatria per i pazienti
diversamente abili. Lo svolgimento dei percorsi didattici si esplica
in maniera significativa nella diversa distribuzione delle competenze
all’interno dell’attività clinica e nell’affiancamento
degli studenti; a partire dal quarto anno del Corso di Laurea, gli
studenti che decidono di aderire al Progetto, vengono affiancati,
per un determinato periodo, ad un medico che si occupa di una particolare
disciplina [conservativa, protesi, ortodonzia, ecc].
Uno degli obiettivi principali è quello di presentare allo
studente e futuro odontoiatra, le varie possibilità di prevenzione
e terapia applicabili, senza soffermarsi su protocolli tradizionali
che, per la maggior parte dei pazienti, risulterebbero impraticabili
e, quindi, svantaggiosi.
Non di minore importanza, è l’insegnamento delle tecniche
di approccio psicologico da adottare, non solo nei confronti del
paziente, ma anche verso il nucleo famigliare che influenza pesantemente
la collaborazione del disabile. Settimanalmente vengono organizzate
riunioni di aggiornamento in cui viene presa in esame la letteratura
scientifica inerente alle problematiche legate ai disabili e vengono
presentati e discussi case report del reparto. L’attività
clinica, gli studi delle patologie specifiche e i relativi approcci
diagnostico-terapeutici ed il rilevamento degli indici epidemiologici
sono stati e sono tuttora tematiche di numerose tesi di Laurea.
In letteratura esistono numerosi studi riguardanti le problematiche
odontostomatologiche nei disabili ma, tuttavia, i risultati appaiono
spesso contrastanti o i campioni presi in esame sono scarsi e comprendono
spesso malattie rare disperse sul territorio; è auspicabile
una collaborazione tra i diversi centri odontoiatrici e medici dedicati
alla diagnosi e alla terapia del disabile per raccogliere dati epidemiologici
più consistenti e, quindi, più affidabili. Viene pertanto
avanzato l’invito a prendere contatto con la Clinica Odontoiatrica
dell’Ospedale San Paolo di Milano per avviare un progetto
di collaborazione epidemiologica.
Università degli Studi di Milano Facoltà di Medicina e Chirurgia Dipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria Clinica Odontoiatrica Direttore di Dipartimento Prof. Laura Strohmenger
laura.strohmenger@unimi.it
Unità di Odontoiatria per Disabili Responsabile: Dott. Roberto Rozza
roberto.rozza@unimi.it
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