MTM n°14
MEDICAL TEAM MAGAZINE
Anno 5 - Numero 1 - gen/giu 2006
Malattie rare
 





Anno 5 Numero 1
gen/giu 2006

 



Sclerosi tuberosa: Come, dove e quando sospettarla

della Dott.ssa D. Concolino

Cattedra di Pediatria Università “Magna Graecia” di Catanzaro. Direttore Prof. Pietro Strisciuglio

bambino con sclerosi tuberosaLa sclerosi tuberosa [ST] è una malattia genetica che può interessare più organi, come la cute, il cervello, i reni, il cuore, la retina ed i polmoni, le cui principali caratteristiche cliniche sono la presenza di lesioni cutanee, ritardo mentale ed epilessia. L’incidenza della patologia è circa 1 su 150.000 nati vivi, di cui due terzi dei casi sono sporadici, cioè non legati ad una trasmissione familiare, mentre un terzo dei casi viene trasmesso con un’eredità di tipo autosomico dominante”. Malgrado l’identificazione dei due geni coinvolti, la diagnosi resta clinica anche se le manifestazioni sono estremamente variabili perfino tra i membri affetti della stessa famiglia.
La malattia deve il suo nome alla presenza di caratteristiche lesioni malformative della corteccia cerebrale, definiti tuberi, che da un punto di vista istologico sono amartomi cioè tumori benigni che si presentano sotto forma di focolai multipli di cellule lentamente proliferanti. Benché possa essere colpito qualunque organo, le sedi più frequentemente coinvolte sono rappresentate dal sistema nervoso centrale, dal cuore, dai reni, dalla cute, dagli occhi e dai polmoni. Le crisi epilettiche sono il primo sintomo di malattia in circa l’80% dei casi, si manifestano di solito nella prima infanzia, e nel 40-50% dei pazienti si associano ad un grave ritardo mentale. Le manifestazioni cutanee più caratteristiche della patologia sono gli adenomi sebacei [ piccoli noduli rossi localizzati sul naso e sulle guance, spesso confusi con l’acne giovanile che si sviluppano tra i 4 e i 6 anni di età], la placca ruvida cutanea [lesione rilevata e ruvida, con una consistenza a buccia d’arancia, localizzata in qualunque parte del corpo] e le lesioni cutanee ipopigmentate [ macchie multiple, ovoidali, di diametro superiore ad 1 cm e con aspetto caratteristico “a foglie di frassino”]. Altro segno caratteristico della sclerosi tuberosa è la comparsa durante l’adolescenza, di fibromi subungueali e periungueali a carico dita di mani e piedi e di fibromi gengivali ed anomalie dello smalto a livello della cavità orale. Il 50% circa dei bambini affetti da ST presentano rabdomiomi cardiaci, spesso presenti in epoca prenatale e che possono essere individuati nei feti a rischio tramite studio ecografico del cuore fetale. I tumori al cervello [astrocitomi] sono poco frequenti mentre altre lesioni cerebrali caratteristiche sono i noduli subependimali che da un punto di vista anatomo-patologico non differiscono dai tuberi. Sebbene per molti decenni la diagnosi di ST si sia basata sulla presenza della triade di Vogt [epilessia, ritardo mentale e adenoma sebaceo], da recenti studi è emerso che questi tre segni sono contemporaneamente presenti solo nel 29% dei soggetti affetti. Pertanto sono stati identificati dei criteri che hanno permesso di diagnosticare la malattia anche in soggetti con segni clinici sfumati o inusuali. Dal punto di vista terapeutico, molto importante è il trattamento delle crisi epilettiche associate alla patologia che - come detto - possono essere alla base di un ritardo mentale il cui grado è in relazione alla precocità dell’esordio, gravità e persistenza delle crisi.


Genetica

dentiAttualmente vengono considerate responsabili della malattia le alterazioni a carico di due geni, l’amartina, localizzato sul braccio lungo del cromosoma 9 [TSC 1] e la tuberina, localizzato sul braccio lungo del cromosoma 16 [TSC2] in posizione 13.3. Le proteine prodotte da questi geni regolano la crescita cellulare per cui la loro assenza è responsabile della comparsa di tumori benigni nei vari organi. L’analisi molecolare di entrambi i geni [TSC1 E TSC2] è oggi disponibile in alcuni laboratori italiani e viene effettuata tramite l’analisi del DNA che viene estratto da un prelievo di sangue periferico. I test genetici consentono di accertare o escludere la malattia nei soggetti con segni clinici dubbi e devono essere fatti in tutte le famiglie che hanno già un figlio affetto per poter effettuare una diagnosi prenatale nella successiva gravidanza. La diagnosi prenatale è proponibile solo se è già stata identificata la mutazione in un malato della famiglia attraverso il prelievo di DNA estratto dai villi coriali alla 11a-12a settimana di gravidanza.


Notizie utili

Codice di malattia rara: RNO750
Associazioni: AST Associazione Sclerosi Tuberosa

Via Anagnina Nuova, 13
c/o Villaggio “Eugenio Litta” 00046 Grottaferrata [RM].

Tel/Fax: [+39] 06 9415001 335-8282000.
E-mail: info@sclerosituberosi.it