Sclerosi tuberosa:
Come, dove e quando sospettarla
della Dott.ssa D. Concolino Cattedra di Pediatria Università “Magna Graecia” di Catanzaro.
Direttore Prof. Pietro Strisciuglio
La
sclerosi tuberosa [ST] è una malattia genetica che può
interessare più organi, come la cute, il cervello, i reni,
il cuore, la retina ed i polmoni, le cui principali caratteristiche
cliniche sono la presenza di lesioni cutanee, ritardo mentale ed
epilessia. L’incidenza della patologia è circa 1 su
150.000 nati vivi, di cui due terzi dei casi sono sporadici, cioè
non legati ad una trasmissione familiare, mentre un terzo dei casi
viene trasmesso con un’eredità di tipo autosomico dominante”.
Malgrado l’identificazione dei due geni coinvolti, la diagnosi
resta clinica anche se le manifestazioni sono estremamente variabili
perfino tra i membri affetti della stessa famiglia.
La malattia deve il suo nome alla presenza di caratteristiche lesioni
malformative della corteccia cerebrale, definiti tuberi, che da
un punto di vista istologico sono amartomi cioè tumori benigni
che si presentano sotto forma di focolai multipli di cellule lentamente
proliferanti. Benché possa essere colpito qualunque organo,
le sedi più frequentemente coinvolte sono rappresentate dal
sistema nervoso centrale, dal cuore, dai reni, dalla cute, dagli
occhi e dai polmoni. Le crisi epilettiche sono il primo sintomo
di malattia in circa l’80% dei casi, si manifestano di solito
nella prima infanzia, e nel 40-50% dei pazienti si associano ad
un grave ritardo mentale. Le manifestazioni cutanee più caratteristiche
della patologia sono gli adenomi sebacei [ piccoli noduli rossi
localizzati sul naso e sulle guance, spesso confusi con l’acne
giovanile che si sviluppano tra i 4 e i 6 anni di età], la
placca ruvida cutanea [lesione rilevata e ruvida, con una consistenza
a buccia d’arancia, localizzata in qualunque parte del corpo]
e le lesioni cutanee ipopigmentate [ macchie multiple, ovoidali,
di diametro superiore ad 1 cm e con aspetto caratteristico “a
foglie di frassino”]. Altro segno caratteristico della sclerosi
tuberosa è la comparsa durante l’adolescenza, di fibromi
subungueali e periungueali a carico dita di mani e piedi e di fibromi
gengivali ed anomalie dello smalto a livello della cavità
orale. Il 50% circa dei bambini affetti da ST presentano rabdomiomi
cardiaci, spesso presenti in epoca prenatale e che possono essere
individuati nei feti a rischio tramite studio ecografico del cuore
fetale. I tumori al cervello [astrocitomi] sono poco frequenti mentre
altre lesioni cerebrali caratteristiche sono i noduli subependimali
che da un punto di vista anatomo-patologico non differiscono dai
tuberi. Sebbene per molti decenni la diagnosi di ST si sia basata
sulla presenza della triade di Vogt [epilessia, ritardo mentale
e adenoma sebaceo], da recenti studi è emerso che questi
tre segni sono contemporaneamente presenti solo nel 29% dei soggetti
affetti. Pertanto sono stati identificati dei criteri che hanno
permesso di diagnosticare la malattia anche in soggetti con segni
clinici sfumati o inusuali. Dal punto di vista terapeutico, molto
importante è il trattamento delle crisi epilettiche associate
alla patologia che - come detto - possono essere alla base di un
ritardo mentale il cui grado è in relazione alla precocità
dell’esordio, gravità e persistenza delle crisi.
Genetica
Attualmente
vengono considerate responsabili della malattia le alterazioni a
carico di due geni, l’amartina, localizzato sul braccio lungo
del cromosoma 9 [TSC 1] e la tuberina, localizzato sul braccio lungo
del cromosoma 16 [TSC2] in posizione 13.3. Le proteine prodotte
da questi geni regolano la crescita cellulare per cui la loro assenza
è responsabile della comparsa di tumori benigni nei vari
organi. L’analisi molecolare di entrambi i geni [TSC1 E TSC2]
è oggi disponibile in alcuni laboratori italiani e viene
effettuata tramite l’analisi del DNA che viene estratto da
un prelievo di sangue periferico. I test genetici consentono di
accertare o escludere la malattia nei soggetti con segni clinici
dubbi e devono essere fatti in tutte le famiglie che hanno già
un figlio affetto per poter effettuare una diagnosi prenatale nella
successiva gravidanza. La diagnosi prenatale è proponibile
solo se è già stata identificata la mutazione in un
malato della famiglia attraverso il prelievo di DNA estratto dai
villi coriali alla 11a-12a settimana di gravidanza.
Notizie utili
Codice di malattia rara: RNO750
Associazioni: AST Associazione Sclerosi Tuberosa
Via Anagnina Nuova, 13
c/o Villaggio “Eugenio Litta” 00046 Grottaferrata [RM].
Tel/Fax: [+39] 06 9415001 335-8282000.
E-mail: info@sclerosituberosi.it |