MTM n°14
MEDICAL TEAM MAGAZINE
Anno 5 - Numero 1 - gen/giu 2006
Ambiente
 


Vito Scalisi
Vito Scalisi

Anno 5 Numero 1
gen/giu 2006

«Da alcuni associato allo scambismo o all’esibizionismo, il naturismo in realtà non ha alcuna componente erotica



Naturismo - Liberi di spogliarsi
Torna d’attualità in Italia l’irrisolta questione della pratica del nudismo

di Vito Scalisi

naturismoDepenalizzare la pratica del naturismo e disciplinare le strutture turistico-ricreative riservate ai naturisti, sono due delle tematiche sulla quale l’attuale maggioranza politica al parlamento dovrà presto confrontarsi. Fortemente caldeggiata dal deputato Franco Grillini, deputato dei Ds, nonché dal neo Ministro Pecoraro Scanio, che da ben tre legislazioni presenta un disegno di legge di liberalizzazione del naturismo, questa antica filosofia di vita torna d’attualità con l’arrivo dell’estate e in concomitanza della recente manifestazione, conclusasi lo scorso 25 Aprile e promossa dal Comune di Roma, dedicata al turismo all’aria aperta Roma Città del Plein Air.
Il naturismo è sinteticamente un movimento culturale che promuove la vita a contatto con la natura, principalmente attraverso la nudità integrale. Se tra i manifesti più noti si annovera il celebre scritto Contro il portar la toga del filosofo Galileo Galilei, il nudismo come pratica quotidiana nasce in Germania sul finire del XIX secolo estendendosi in pochi anni a gran parte dell’Europa, particolarmente in Francia, Danimarca, Svezia e nella ex Jugoslavia [in Croazia]. In Italia solo verso la fine degli anni ‘60 cominciano ad apparire i primi gruppi di nudisti. Nascono contemporaneamente in alcuni paesi, specialmente negli Stati Uniti, le prime forme di reazione dei benpensanti che classificano i nudisti come dei sessualmente pervertiti, chiudendo campeggi e multando la gente nuda in spiaggia. Recentemente protagonista di alcuni scatti fotografici di grande impatto che riprendono oltre 1500 persone nude a Caracas vicino alla statua dell'eroe nazionale Simon Bolivar, oggi tra gli artisti di fama mondiale a cui si richiamano i naturisti vi è senz’altro il fotografo americano Spencer Tunik, conosciuto per le grandi immagini di uomini e donne nude scattate in varie parti del mondo. «Da alcuni erroneamente associato allo scambismo o all’esibizionismo, - precisano le associazioni di settore - il naturismo in realtà non ha alcuna componente erotica e i suoi praticanti aborrono qualunque forma di esibizionismo fine a se stesso o con valenze erotiche». Sebbene in Italia gli iscritti a organizzazioni naturiste superino i seimila, e si stimi che a praticare il nudismo siano almeno in 400 mila, i luoghi ad esso dedicati sono ancora pochissimi. Sono presenti alcuni campeggi in Emilia Romagna, Liguria, Piemonte, Sardegna e Calabria. Due sole le spiagge autorizzate a livello regionale: quella del Lido di Dante presso Ravenna e quella di Capocotta a Roma, in cui un tratto di arenile è stato ufficialmente adibito alla pratica del naturismo, oltre ad alcune spiagge o greti di fiume in cui il naturismo, anche se non espressamente autorizzato, è comunque consentito in forza dei pronunciamenti al riguardo della Magistratura. Infatti nessuna legge italiana vieta espressamente il nudismo. Di certo si sa solo che non è considerato un reato, dal momento che nessuna sentenza a tutt’oggi ha mai affermato il contrario. Nell’articolo 726 del codice penale si legge infatti che «Chiunque in un luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico, compia atti contrari alla pubblica decenza è punito con un’ammenda» [fino a 2.500 euro]. L’articolo non vieta, quindi, espressamente la pratica del nudismo e, addirittura, in due recenti sentenze della Corte di Cassazione si afferma che il naturismo, se praticato in luoghi adatti, non è assolutamente da considerare indecente. Ne consegue che chi lo attua nelle zone dove è possibile, per ordinanza comunale o per consuetudine, non commette reato. Le due sentenze sono reperibili sul sito dell’ANITA-Associazione Naturista Italiana insieme ad altri pronunciamenti dei giudici di pace, tutti favorevoli al pieno diritto a praticare il naturismo in luoghi adatti.
Insomma una controversia legislativa a cui andrà presto posta una soluzione.
Intanto per gli appassionati il prossimo raduno è previsto per il prossimo 4 Giugno al Lido di Dante [Ravenna] in occasione della giornata mondiale del naturismo.


Associazioni naturiste
A livello internazionale è presente la International Naturist Federation [INF] che raggruppa le federazioni nazionali e rilascia la tessera naturista internazionale. In Italia sono presenti sia la Federazione Naturista Italiana [FENAIT] riconosciuta dalla International Naturist Federation, che la Confederazione Naturista Italiana [CONAIT], attualmente non ancora riconosciuta.

Alla federazione naturista italiana fanno capo:
Unione Naturisti Italiani [UNI]
Associazione Naturista Italiana [ANITA]
Associazione Naturista Umanitaria [LIBURNIA]
Associazione Naturista Ecologica Italiana [ANEI]
Associazione Naturista Alto Adige [ANAA]

Alla confederazione naturista italiana fanno capo:
Associazione Naturista Emiliano Romagnola [ANER]
Associazione Naturista di Promozione Sociale [ASSONATURA]
Ecologisti Naturisti [ECONAT].

Vi sono inoltre altre associazioni: Associazione Sicilia Naturista

Per ottenere la tessera naturista internazionale bisogna necessariamente iscriversi ad un’associazione appartenente ad una federazione nazionale riconosciuta dall’International Naturist Federation, in quanto non è possibile iscriversi direttamente né alla International Naturist Federation né alle federazioni nazionali. Per avere maggiori informazioni sull’argomento o per sapere quali sono le zone italiane in cui si può praticare il nudismo, si può chiamare l’Anita [Associazione naturista italiana], al numero 0584.952222. www.italianaturista.it