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Dott. Eugenio Raimondo
Direttore scientifico e
responsabile editoriale.
Il Prof. Sergio
Amadori è tra i
ricercatori italiani più attivi.
Autore di oltre quattrocento
pubblicazioni, è Direttore della
Scuola di Specializzazione di
Ematologia dell’Università di
Roma Tor Vergata.
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450 cordoni ombelicali in cerca
di certificazione
di Eugenio Raimondo
La struttura e le potenzialità
di uno tra i più importanti centri di ematologia del centro Italia
nell’intervista al primario del S.Eugenio: Prof. Sergio
Amadori
Nella stanza del Professore tanti libri.
Un telefono che squilla in continuazione. Lui, all’inizio diffidente
poi ci accoglie con gentilezza e si lascia intervistare.
Quali tipologie di ricoveri annoverano i reparti di ematologia?
I reparti di ematologia ricoverano tutti i malati affetti da malattie
del sangue in generale. Nel particolare, come quasi tutti i reparti di
ematologia sul territorio italiano, si occupano di pazienti affetti da
malattie tumorali del sangue. In termini quantitativi, il maggior numero
di pazienti che ricovera il nostro centro, sono persone affette da malattie
come: leucemie acute o croniche, linfomi di vario tipo, mieloma multiplo
e altre malattie neoplastiche del sangue. In termini di attività,
a livello di ematologia generale, vi stanno le anemie, intese come malattie
meno gravi, per lo più gestite a livello ambulatoriale o di day
hospital. Le patologie da me prima menzionate, invece, richiedono necessariamente
il ricovero. Il grosso dell’attività di un centro d’ematologia
generale, consiste, comunque, in quello che definirebbe il nostro reparto
come: specializzato nell’ambito dell’ematologia per il trattamento
dei tumori del sangue.
Nella sua definizione è sottintesa l’attività
trapiantologica del midollo…
Senz’altro. Nell’ambito dei tumori del sangue un peso notevole,
per questi reparti, si dispiega nell’attività trapiantologia.
Parliamo di malattie gravi che oggi, per essere curate, ad una prima fase
di chemioterapia intensiva, associano il trapianto del midollo, che resta
l’arma più potente di guarigione. Qui, in questo reparto,
svolgiamo un’attività trapiantologica davvero massiccia –
a questa mole di attività è collegata l’esigenza molto
elevata e continuativa di personale medico: il ritmo di attività
è molto frenetico e le liste di attesa sempre più lunghe.
Qual’è la lista d’attesa attuale?
Dipende dalla patologia. Noi qui, con otto letti, abbiamo una lista d’attesa
accettabile: di due/tre mesi circa. La media nazionale sale intorno ai
cinque/sei mesi. Il risultato nasce, senz’altro, grazie all’attività
di tutti e ad una capacità della gestione dei letti, davvero efficiente.
Sono tempi che in ogni caso andranno ridotti. Ma per poter fare questo
occorrono, chiaramente, più letti e più personale. Purtroppo
la disponibilità attuale non ci permette altro che rendere le liste
d’attesa perlomeno accettabili. La situazione resta difficoltosa.
Che tipo di supporto dà l’Ospedale al parente del
malato?
Il servizio di supporto ai familiari dovrebbe esserci fornito dall’Azienda
di riferimento, ma questo non avviene, ad occuparcene siamo direttamente
noi. Abbiamo una nostra assistente sociale, la quale insieme alle Associazioni
che ci supportano, si occupa di risolvere i problemi di assistenza ai
parenti del malato. Le associazioni ci aiutano per più necessità
correlate alla nostra attività quali il reperimento di fondi per
la ricerca e per l’assistenza domiciliare. Quest’ultima è
attivata con la collaborazione dell’Azienda, anche se è fondamentale
l’aiuto che riusciamo a trovare noi direttamente; attraverso le
associazioni abbiamo anche la possibilità di domiciliare temporaneamente
i familiari dei pazienti che provengono da altri territori, nel mentre
questi sono ricoverati, presso alberghi convenzionati o istituti di suore.
L’ideale sarebbe di poter offrire un vero e proprio albergo di sostegno
direttamente a cura dell’Azienda, questo obiettivo è già
stato raggiunto da altre strutture ospedaliere.
L’azienda ci aiuta molto sotto il profilo dell’assistenza
domiciliare. Ci tengo a precisare che la nostra assistenza domiciliare
non è una assistenza terminale: non si tratta, cioè, di
assistere un paziente che sta per morire. Il nostro servizio è
rivolto ad un paziente che è stato ospitalizzato e dimesso ma che
non è in condizione di poter raggiungere l’ospedale quotidianamente,
per il proseguimento delle cure. Questo tipo di servizio è svolto
dal reparto, ventiquattro ore su ventiquattro.
Che consiglio darebbe ad un medico generico, da ematologo e docente
universitario, affinché affronti meglio la diagnosi?
Posso dare un consiglio generico ma efficace: mandare il paziente in un
centro specialistico non appena vede qualcosa che non và nel sangue.
Quali sono i tempi di attesa per una visita specialistica?
Qui non abbiamo liste d’attesa. I pazienti sono accettati giornalmente.
Questa è oramai una regola del centro. L’ematologia dovrebbe
avere un suo Pronto Soccorso ematologico, come quello che il prof. Mandelli
è riuscito a creare al Policlinico Umberto I.
Quali sono le malattie del sangue di tipo tumorale che negli ultimi
anni sono state debellate?
Tutte! Oggi tutte le malattie del sangue possono essere guarite. Abbiamo
delle armi come quelle della chemioterapia e del trapianto di midollo
osseo, che ci permettono di affrontare le malattie con lo spirito puntato
alla guarigione. Poi certo il decorso della malattia dipende da tanti
fattori: se il paziente è in età avanzata non potrà
fare, di certo, un trapianto di midollo osseo.
La competitività tra pubblico e privato in che rapporto
sta nel caso dell’ematologia?
Cento a zero. Non esiste privato. Questo perché la terapia di supporto
che necessita un paziente patologico, trasposta in termini di mezzi a
carico di una struttura privata, diviene insostenibile. I costi per il
nostro reparto sono davvero esorbitanti. Ma del resto un reparto come
il nostro non potrebbe esistere per metà. L’Ematologia richiede
per sua stessa natura di essere portata al massimo dell’efficienza
e della funzionalità. Non esiste il “Vorrei…ma non
posso”. Questa filosofia andrebbe tutta a discapito dei pazienti.
Prima abbiamo parlato del supporto offerto ai familiari, cosa
mi dice invece del supporto psicologico ai bambini malati, trapiantati,
ecc…?
Noi qui abbiamo prevalentemente una popolazione adulta. Ricoveriamo anche
bambini per trapianti ma in percentuale minore, il rapporto e 5 bambini
ogni 100 persone, quindi ci siamo curati meno di creare un tale supporto.
A volte anche nel caso di adulti, il supporto psicologico si rende necessario;
per questo tipo di esigenza ho agito indipendentemente assumendo una collega
psicologa, pagandola con i fondi dell’associazione, e le ho dato
il compito di svolgere l’attività di sostegno psicologico.
Il problema è che si tratta, comunque, di una persona che con l’Azienda
non ha nessun vincolo, potrebbe così andare via in ogni momento.
A proposito di questo sto pensando di fare la proposta al Direttore Generale
per assumerla da parte dell’Azienda.
Possedete una banca di organi?
Noi abbiamo una Banca del sangue cordonale propria del S. Eugenio, creata
da noi. Possediamo circa 450 cordoni ombelicali. Considerato che il costo
di un cordone si aggira intorno a € 13.000, pensate al valore di
questa banca. Questa Banca è stata certificata a Gennaio ottenendo
il certificato ISO 9002; in termini partici questo vuol dire la possibilità
di scambiare cordoni nel mondo e la garanzia di possedere dei cordoni
selezionati. È uscita ultimamente una nuova normativa alla quale
si affianca una nuova certificazione che noi dovremmo possedere: la FACT.
Dato che il costo di questa nuova certificazione è pari a €
26.000, abbiamo trovato insieme con il Dott. Bultrini una voce del bilancio
che ci garantisce la spesa per la certificazione FACT. |
SERVIZI
DEL S. EUGENIO
A cura della Redazione
Come
raggiungere l’0spedale
In automobile: dal G.R.A. Uscita 26 direzione centro.
In autobus: linee 705 - 706 - 707 – 714 - 777 - 779 - 791.
In metro: linea B (fermata Palasport o Eur-Fermi).
L’Ufficio relazioni con il pubblico
è aperto dal Lunedì al Venerdì Orario: 8,00-17,00
Tel 06.51002469
Prenotazioni telefoniche: Tel. 800986868 dal Lunedì al Venerdì
ore 7,30-19,30. Sabato ore 7,30-13,00. Per richiedere la copia della cartella
clinica, la richiesta può essere fatta di persona o inviata via
Fax al numero: 06.51002550. Orario: dal Lunedì al Sabato ore 9-12,30.
Martedì e Venerdì ore 14,30-17. Presso l’archivio
si può fare richiesta del certificato di ricovero che viene normalmente
rilasciato in giornata: dal Lunedì al Sabato 7,30-14.
Assistenti religiosi
In Ospedale vi sono tre Sacerdoti cattolici. Le Sante messe vengono celebrate
nella cappella a piano terra nei giorni feriali alle 6,30-7,15 e alle
17; nei giorni festivi alle 6,30-7,15-11-17.
Volontariato
Presso l’Ospedale ha sede il Tribunale dei Diritti del Malato telefono
e fax 06.5912802 a cui ci si può rivolgere per informazioni e tutela.
È stata stipulata una convenzione con L’Arvas (Associazione
regionale volontari Assistenza sanitaria) che operano all’interno
dell’ospedale, e che si possono contattare tramite la Direzione
amministrativa.
Centri regionali
Nell’Ospedale sono attivi quattro Centri Regionali di riferimento
con il compito di valutare la sussistenza dei presupposti necessari ad
ottenere l’autorizzazione al trasferimento all’estero per
cure in Centri di altissima specializzazione.
- CRR per trapianti d’organo da cadavere (rene in dializzati, fegato,
rene, pancreas).
- CRR per Ustioni (chirurgia ricostruttiva, nella fase subacuta);
- CRR per Ematologia (trapianto di midollo allogenico e autologo);
- CRR per Urologia (patologie neoplastiche, ostruttive acute e terapie
riabilitative).
Reparti-Unità Operative Complesse (U.O.C.)
All’interno dell’ospedale ci sono i seguenti reparti:
U.O.C. Chirurgia Generale I;
U.O.C. Chirurgia Generale III;
U.O. Chirurgia Oncologica;
U.O. Flebologia Chirurgica;
U.O.C. Cardiologia e U.T.I.C.;
U.O.C. Chirurgia d’urgenza;
A.S. Centro Trapianti;
U.O.C. Nefrologia e dialisi;
U.O.C. Chirurgia plastica ricostruttiva I;
U.O.C. Chirurgia vascolare I;
U.O. Chirurgia Toracica;
U.O.C. Ematologia;
U.O.C. Endocrinologia;
U.O.C. Geriatria;
U.O.C. Medicina I (universitaria);
U.O.C. Medicina II;
U.O.C. Medicina III;
U.O.C. Neurochirurgia I;
U.O.C. Neurologia;
U.O.C. Oftalmologia;
U.O.C. Ortopedia e traumatologia Clinica Ortopedica;
U.O.C. Ostetricia e ginecologia I;
U.O.C. Ostetrica e ginecologica II;
U.O.C. Pediatrica;
U.O.C. Neonatologia;
SPDC (polo ospedaliero del D.S.M.);
U.O.C. Urologia I;
A.S. Centro grandi ustioni;
U.O.C. Anestesia e Rianimazione I;
U.O.C. Anestesia e Rianimazione II;
U.O.C. Dermatologia;
U.O.C. Otorinolaringoiatra;
U.O.C. Diabetologia e malattie metaboliche;
U.O. Malattie infettive
Centro per i disturbi dell’alimentazione
Esiste inoltre un Centro per i disturbi dell’alimentazione, i pazienti
per essere accettati in terapia devono telefonare al numero: 06.51002545.
A questo numero risponderà un «operatore esperto» che
effettuerà una breve intervista telefonica, mirata a strutturare
una embrionale relazione terapeutica. Al termine dell’intervista
vengono indicate le analisi ematochimiche previste dal protocollo e i
codici necessari per poter prenotare presso il C.U.P. la prima visita.
Il protocollo diagnostico prevede un colloquio psicologico, una visita
internistica, una valutazione dello stato nutrizionale, la somministrazione
di test psicologici: un ambulatorio di psicologia clinica e psicoterapia,
in cui vengono erogati interventi psicoterapeutici che relativamente alla
diagnosi sono destinati all’individuo, alla coppia o alla famiglia.
L’ambulatorio è attivo cinque giorni a settimana dalle 9
alle 17 e gli utenti esterni possono accedere mediante prenotazione al
C.U.P.
Servizio di assistenti sociali
In Ospedale è presente un Servizio di Assistenti Sociali che si
occupa dei pazienti in dimissione protetta, impossibilitati a rientrare
presso il proprio domicilio o non hanno idonea abitazione, che necessitano
di una adeguata e particolare assistenza alla quale non possono provvedere
i familiari. Forniscono consulenza ed assistenza per le domande di invalidità
civile, le richieste di presidi sanitari, permessi di soggiorno, ecc.
Servizio dietetico
Vi è inoltre un Servizio dietetico che elabora e gestisce le diete
dei pazienti ricoverati, mantenendo i contatti con i sanitari dei reparti
per esigenze particolari (diete personalizzate).
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