Le
Vie dell'arte XVª QUADRIENNALE DI ROMA CENTO ARTISTI PER CAPIRE DOVE VA L’ARTE CONTEMPORANEA ITALIANA CON UN OMAGGIO A LUCIANO FABRO ROMA, PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI
VIA NAZIONALE 194
19 GIUGNO-14 SETTEMBRE 2008
di Olimpia De Caro
LA QUADRIENNALE DIROMA è un’istituzione
nazionale, nata nel 1927, che ha la funzione
di promuovere l’arte contemporanea
italiana. Ogni quattro anni una
grande rassegna offre un panorama
completo delle arti visive. Giunta alla sua
XVª edizione, quest’anno la manifestazione
ritorna nella sua sede storica, a Roma,
Palazzo delle Esposizioni in Via Nazionale
e vi rimarrà aperta durante tutta
l’estate del 2008. L’evento costituisce
sempre un appuntamento importante
per l’arte contemporanea italiana in
quanto aggiorna sulle tendenze più incisive
dell’arte moderna “made in Italy”
e registra le oscillazioni della produzione
artistica aiutando a comprendere quello
che di innovativo accade nel mondo dell’arte
e ad anticiparne le future espressioni.
L’impronta critica di questa quindicesima
edizione, decisa dalla commissione
di curatori e storici dell’arte,
composta da Chiara Bertola, Lorenzo
Canova, Bruno Corà, Daniela Pancioni,
Claudio Spadoni, è stata quella di focalizzare
lo sguardo sugli anni novanta/duemila
e di soffermarsi con più attenzione sulle
opere dei giovani artisti emergenti che hanno
iniziato a farsi notare in questi anni.
Sono stati invitati a partecipare un centinaio
di artisti con una opera recente in alcuni
casi realizzata appositamente per l’esposizione
o addirittura in loco. Si ha così la
possibilità di verificare come l’arte contemporanea
sia diversificata per modalità
espressive e come sia determinante la personalità
del singolo autore con la sua propria
sensibilità nel guardare e interpretare
la realtà.
Il visitatore potrà immergersi in un mondo
di immagini e esplorare la creatività attuale
che spazia dai generi tradizionali, disegno,
pittura, scultura alla fotografia, alle video
proiezioni fino alle installazioni più
grandi che riescono in modo più diretto e
immediato a colpire e a coinvolgere il pubblico.
Anche l’allestimento ha dovuto tener
conto della necessità di sistemare in
modo equilibrato ed armonico delle
opere molto diverse tra loro e in alcuni
casi di dimensioni molto grandi. Gli artisti
in mostra, oltre ad aver usato tecniche
di realizzazione molto personali, soprattutto
si sono cimentati in campi di
indagine diversi. Alcuni si sono ispirati
strettamente all’attualità e propongono
la loro visione di questo nostro momento
storico. Altri si sono lasciati guidare da
problematiche più intimistiche e private.
Non mancano altri artisti che hanno
sottolineato il potere evocativo dell’immagine.
Nella diversità è sempre la creatività
che esplode nelle forme più espressive
e particolari. In generale negli artisti
è difficile individuare delle nette linee di
appartenenza a scuole o indirizzi pittorici:
è un’arte nella quale prevale la personalità
del singolo autore.
È anche da segnalare l’omaggio a Luciano
Fabro ad un anno esatto dalla scomparsa.
La sua è stata una figura di spessore,
degno di essere considerato come
uno dei maestri innovatori della scultura
italiana. Dagli anni Sessanta è stato
annoverato tra i protagonisti del gruppo
Arte Povera, ha partecipato alla Fondazione
della Casa degli Artisti di Milano, è
stato docente all’Accademia di Brera. Recentemente
molti musei italiani e stranieri
hanno dato risalto alla sua produzione
con mostre monografiche. All’interno
della Quadriennale l’omaggio a Fabro
vuole rilevare come la sua opera si dimostri
sempre di palpitante attualità e
rappresenti una fonte di ispirazione per
tanti giovani talenti contemporanei.
Info: 06. 977453
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