MTM n°21
MEDICAL TEAM MAGAZINE
Anno 7 - Numero 3 - set/dic 2008
Mostre
 


Olimpia De Caro
Olimpia De Caro

Anno 7 - Numero 3
set/dic 2008

 




Le Vie dell'arte
PECHINO, BEIJING WORLD ART MUSEUM
GAMES AND ATHLETES IN THE ANCIENT WORLD

BEIJING WORLD ART MUSEUM DI PECHINO
28 LUGLIO 2008
30 GENNAIO 2009

di Olimpia De Caro

VasoRIMARRÀ ESPOSTO dal 28 luglio 2008 al 30 gennaio 2009 presso il Beijing World Art Museum di Pechino il corredo della tomba del famoso Atleta di Taranto [fine VI - inizi V secolo a.C.], rinvenuta intatta a Taranto in via Genova nel 1959 e conservata presso il locale Museo Archeologico, senz’altro la più importante testimonianza dell’arte funeraria jonica di età arcaica e simbolo del valore educativo e culturale dello sport in ogni epoca. Il prezioso corredo funebre dell’atleta costituisce il nucleo fondamentale dell’esposizione Games and Athletes in the Ancient World, realizzata dalla collaborazione tra Italia e Cina in unione anche ad altri paesi, nel segno della grande importanza che riveste la sana competizione sportiva, nell’aspirazione alla convivenza pacifica tra i popoli. Per l’occasione è stata realizzata una sofisticata copia in resina ad alta densità del sarcofago originale in tufo, ottenuta tramite alta tecnologia laser- scanner. Al suo interno è collocata una ricostruzione dello scheletro dell’atleta derivante da accurati studi osteometrici.
Il corredo è composto dalle tre anfore panatenaiche originali attribuibili all’officina del Pittore di Kleophrades [V secolo a.C.] e da una ricostruzione in ceramica della quarta anfora, ottenuta in base ai pochi frammenti superstiti, in esse sono raffigurate una scena di corsa con la quadriga, una gara di pugilato e scene relative al pentathlon e, nella tecnica a figure nere, l’immagine di Athena Promachos [combattente], in onore della quale si disputavano gli agoni. Le anfore che hanno accompagnato oltre la morte l’atleta tarantino, indicano che il giovane era risultato vincitore nelle gare delle Grandi Panatenee, che si svolgevano ad Atene ogni quattro anni e che richiamavano in Grecia giovani provenienti da tutte le aree di cultura greca del bacino del Mediterraneo. Le anfore, dette appunto “panatenaiche”, costituivano l’ambito premio per i vincitori e contenevano l’olio ricavato dagli uliveti sacri dell’Attica. L’allestimento cinese prevede una particolare teca per consentire la visione del sarcofago anche ai diversamente abili, e un sistema di pannelli con notizie, documenti e due filmati, uno realizzato dalla RAI e l’altro dalla BBC. Di questo valoroso campione, per alcuni identificato con Ikkos, atleta, filosofo pitagorico, ritenuto il fondatore della medicina dello sport, si è scoperto che aveva quasi 30 anni quando morì, era alto circa1,70, statura rilevante per l’epoca, era di costituzione forte e robusta con muscoli molto sviluppati.
Le analisi accurate effettuate sui resti ossei e sulla dentatura dello scheletro hanno permesso di stabilire che seguiva un regime alimentare improntato alle regole della scuola pitagorica, caratterizzato da una dieta rigorosa, molto ricca di proteine.
I resti umani rinvenuti nella tomba di Taranto rappresentano l’unica diretta testimonianza di un atleta che ha vissuto e praticato i giochi olimpici nell’antica Grecia e che rimane unico ed eccezionale testimone a raccontare l’autentico spirito agonistico che animava le Olimpiadi, durante le quali venivano sospese le guerre in tutta la Grecia con una tregua denominata Ekecheiria, tempo in cui si dovevano troncare tutte le rivalità pubbliche e private, e su nessuno poteva essere esercitata violenza. Le Olimpiadi antiche inoltre erano la manifestazione di un ideale morale ed estetico al tempo stesso, ossia l’atleta, figura che incarnava l’uomo bello e virtuoso, ideale eroico a cui ispirarsi grazie ai valori di cui lo sport era considerato espressione. Questo evento, che ha richiamato tanti visitatori, si inserisce nell’ambito delle iniziative collaterali ai XXIX Giochi Olimpici che prevedono, tra le altre, l’esposizione di reperti archeologici provenienti dai maggiori musei del mondo, ma è senz’altro l’atleta tarantino a captare una forte attenzione, suscitando interesse specie sul pubblico cinese, incuriosito dal suo fascino arcano e misterioso.