MTM n°25
MEDICAL TEAM MAGAZINE
Anno 9 - Numero 1 - gen/apr 2010
Mostre
 


Olimpia De Caro
Olimpia De Caro

Anno 9 - Numero 1
gen/apr 2010

 




Le Vie dell'arte
di Olimpia De Caro

MACHINA. TECNOLOGIA DELL’ANTICA ROMA


UNA MOSTRA INTERATTIVA, didattico-scientifica, davvero singolare e particolarmente interessante è stata ospitata a Roma, presso il Museo della Civiltà Romana fino al 5 aprile 2010. Si tratta di una esposizione ricca di spunti e riflessioni che mette in luce un volto inedito del nostro passato. Per la prima volta sono svelati al pubblico i segreti delle macchine che hanno contribuito alla creazione e alla grandezza dell’Impero Romano. Tecnologia, marchingegno, ordigno, congegno a inganno ma anche ponte, macchina da guerra e d’assedio: tutti questi significati sono racchiusi nella parola latina “machina”. Si avvale infatti dell’emblematico titolo Machina. Tecnologia dell’antica Roma questa rassegna che offre al visitatore l’eccellenza delle scoperte tecnologiche: strumenti ideati per le arti e i mestieri, manufatti che si usavano ai tempi degli antichi romani nella vita quotidiana e nei processi produttivi in ogni settore.
Dopo l’inaugurazione a Roma e altri allestimenti previsti in Italia, la mostra sarà ospitata anche da istituzioni museali all’estero, attraverso un lungo itinerario che si snoderà per tutto il 2011. Un pregevole catalogo, curato dalla dott.ssa Giuseppina Pisani Sartorio costituisce un adeguato corollario a tutta l’esposizione. Lungo il percorso sfilano oltre 100 esempi di tecnologia suddivisi tra reperti archeologici, ricostruzioni virtuali, macchine, meccanismi e opere in scala. Si potranno ammirare 47 calchi dalla collezione del Museo della Civiltà Romana e 32 frammenti, tra cui degli inediti provenienti dall’Antiquarium comunale di Roma, che arricchiscono e completano la mostra e che documentano come anche allora fossero in uso macchinari di una certa complessità. Alcune macchine sono state ricostruite ex novo in scala dall’artigiano fiorentino Gabriele Niccolai, in base agli studi sui reperti rinvenuti e a modelli virtuali elaborati da ricercatori universitari, e sono esposte per essere toccate e anche usate per meglio capire il principio tecnologico che è alla base del loro funzionamento.

I settori esplorati in mostra sono undici:
1. Misurazione del tempo e dello spazio;
2. Tecnologia delle costruzioni;
3. Tecnologia idraulica;
4. Tecnologia militare;
5. Tecnologia nelle comunicazioni e nei trasporti;
6. Tecnologia nella medicina;
7. Tecniche nella metallurgia e nella falegnameria;
8. Tecniche nella lavorazione del vetro e dell’argilla;
9. Tecnologia in agricoltura;
10. Tecniche artistiche;
11. Tecnologia negli strumenti musicali, del divertimento e tempo libero.

Nella sezione della medicina e delle tecniche chirurgiche, è interessante scoprire come i Romani siano stati i primi ad introdurre un’invenzione fondamentale e necessaria: l’ospedale da campo, il valetudinarium, che diventerà poi un edificio in muratura. Inoltre l’uso della medicina praticata nell’antica Roma, considerando anche il modesto bagaglio scientifico acquisito dalla cultura greca, meraviglia sia per il grado d’abilità raggiunto, sia per gli strumenti, molto simili a quelli attuali, utilizzati per le malattie più comuni.
In sintesi la mostra si propone come un interessante excursus che consente un momento di riflessione sul passato, per collegarsi alla realtà presente e proiettarsi nel futuro, attraverso la riscoperta delle nostre radici culturali. Altro pregio dell’esposizione, articolata in tante particolari sfaccettature, è quello di mettere in risalto come, oltre all’organizzazione politica e militare, il valore della tecnologia si sia rivelato strategico per lo sviluppo dell’impero, facendo emergere aspetti e problematiche che non sono di poco valore per la contemporaneità.