MTM n°28
MEDICAL TEAM MAGAZINE
Anno 11 - Numero 1 - gen/apr 2012
L'angolo - Veterinaria
 


Claudia Di Bari
Claudia Di Bari

Anno 11 - Numero 1
gen/apr 2012

 




NUOVI POVERI: ANCHE GLI ANIMALI?
I benefici che gli animali ci donano sono tanti e documentati, diverse ricerche hanno dimostrato che gli animali non solo ci fanno muovere, socializzare, ci fanno compagnia, ci fanno vivere meglio ma fanno guarire persone malate. Il valore terapeutico degli animali è ampiamente riconosciuto.
di Claudia Di Bari

cuccioloPOVERI! ANCHE GLI ANIMALI, coinvolti in questa guerra silenziosa che si combatte ogni giorno tra le mura domestiche.
Gente comune, fino a ieri capaci di sopravvivere, più che dignitosamente. I nuovi poveri non vivono necessariamente nelle periferie degradate ma vicino a noi.
Spesso famiglie che hanno avuto fino a pochi anni prima un ottimo o discreto stipendio, che gli permetteva di vivere una vita dignitosa all'improvviso stravolta dall'economia dell'euro, dalla cassa integrazione, dalla perdita del lavoro o semplicemente sono invecchiati e con le loro misere pensioni non riescono più a sopravvivere se non aiutatati dai loro figli.
Allora? Poveri e soli! Soprattutto perché anche la compagnia di un piccolo animale diventa un lusso!
Se non c'è sostentamento per loro, come possono accudire un cane, un gatto, pensare alla loro salute? Ai loro bisogni? E quindi troppo facilmente si rinuncia a loro. Eppure esistono capitolati interi sulla famosa pet-therapy (ovvero terapia con gli animali) e dei suoi benefici. I benefici che gli animali ci donano sono tanti e documentati, diverse ricerche hanno dimostrato che gli animali non solo ci fanno muovere, socializzare, ci fanno compagnia, ci fanno vivere meglio; ma fanno guarire persone malate. Il valore terapeutico degli animali è ampiamente riconosciuto. È assodato ormai che prendersi cura di un animale può calmare l'ansia, può trasmettere calore affettivo aiutare a superare lo stress, la depressione, la solitudine. Prendiamo ad esempio, due categorie a mio giudizio più sensibili al problema: gli anziani e i bambini. Negli anziani spesso la fa da padrona la "DEPRESSIONE", si sentono inutili, tristi, hanno perso l'interesse per tutto, per il cibo la famiglia, la vita, e giorno per giorno sono lì in attesa della morte. L'animale con i suoi movimenti gioiosi, il bisogno di coccole, di giocare riesce a superare quella barriera che le persone mettono con il mondo intero. Le costringe ad alzarsi dal letto, dalla poltrona per potergli dare da mangiare, per giocare con loro e portarli al parco. Spingono cosi alla socializzazione, ma soprattutto a prendersi cura di loro e con questo dare un senso alla loro vita.
Accompagnano la crescita dei bambini, con la loro presenza rafforzano la loro autostima, educano alla diversità, al rispetto per la natura e a sviluppare in loro responsabilità, sensibilità. Gli animali non parlano e proprio per questo i bambini si sforzano d'interpretare i loro bisogni, le loro manifestazioni di affetto, rabbia ecc. Insomma li spingono a relazionarsi; beneficiandone sia a livello psicologico che educativo.
ALLORA. Pensare un paese, un anziano, un bambino senza animali o meglio dover rinunciare a loro perché questa crisi sta mettendo in ginocchio un paese intero, vuol dire togliere una delle poche gioie che la natura ci ha regalato, lo scodinzolio felice di un cucciolo, il suo gioco, la sua compagnia che anche solo per un attimo ti fanno dimenticare i problemi e riaccendere il sorriso.
Queste problematiche rallentano di gran lunga l'adozione di nuovi cuccioli o di adulti e anziani, magari costretti a vivere una vita in gabbia e ad ingrassare canili già sovraffollati.
Persone anziane di solitudine muoiono, randagi muoiono soli in una gabbia! Sarà per questo motivo che l'accoppiata "cane-anziano", è vincente! Come anche "cucciolo-bambino" per crescere nella vita insieme!