LO STATO DELL'ARTE
IN ODONTOIATRIA SPECIALE,
RICERCA E CLINICA
Il 30 settembre e 01 ottobre si è svolto il XVI Congresso Nazionale
della S.I.O.H. Per la prima volta nel sud ha visto la partecipazione
dei maggiori esperti in campo nazionale dei settori trattati
di Eugenio Raimondo
LA PRESTAZIONE ODONTOIATRICA mira al mantenimento,
alla prevenzione e al recupero
della salute del cavo orale e dell'apparato
stomatognatico, e quindi al miglioramento
della qualità della vita della persona. La salute della
bocca e dei denti può avere un grande rilievo nei
riguardi dello sviluppo psico emotivo individuale
poiché si riflette sulla funzione estetica ed in generale
sul livello di autostima, essendo dunque, indissociabile dal concetto di salute generale, inteso come stato di
benessere psico fisico e di equilibrio. Nel paziente diversamente
abile questa condizione di benessere è
essenziale per garantire, partendo da una giovane età,
un'armonica crescita psico somatica e per questo va
tutelata.
La salute odontostomatologica del soggetto disabile,
costituisce un problema sociale, etico e sanitario di
non facile approccio e soluzione. Numerosi sono gli aspetti che concorrono a determinare questa difficoltà:
- il quadro delle disabilità è estremamente complesso
e variegato, essendo costellato da un enorme variabilità
di condizioni psico fisiche (ritardo mentale,
tetraparesi spastica, malattia rara, deficit sensoriale,
sindrome di down, paziente critico, ecc...);
- le difficoltà di contatto tra staff odontoiatrico e potenziale
utente disabile. Nella mentalità comune
principalmente tra i parenti del disabile, vi è un atteggiamento
di cura quasi ossessiva della patologia
dominante (effetto alone) trascurando le esigenze
di salute di apparati ed organi corporei apparentemente
di secondaria importanza, capaci però di innescare
patologie a distanza;
- le difficoltà tecniche di operatività per l'esecuzione
della prestazione odontoiatrica e quelle di mantenimento
(igiene orale, ambulatoriale
e domiciliare).
Spesso pertanto si arriva al limite
di assistere il disabile, dal punto di
vista stomatologico, soltanto nei
casi di emergenza, è per questo
motivo l'intervento comune è quello mutilante (estrazione
dentaria), per non aver avuto la possibilità di effettuare
una buona prevenzione primaria e secondaria
di questi soggetti.
Scopo del XVI Congresso Nazionale della Società Italiana
di Odontostomatologia per l'Handicap che si è
tenuto a Paola (CS ) il 30 settembre 1 Ottobre 2011 è
stato di portare l'attenzione del mondo scientifico
nazionale intorno a questo problema. In questa Cittadina
del litorale tirrenico della Calabria di 18.000
abitanti, sorge il Convento di San Francesco da Paola,
l'eremita che nel XVI secolo scelse questa valle, costeggiata
da un torrente e da una ricca vegetazione,
per la sua vita ascetica fatta di lavoro e di preghiera.
Arduo sarebbe stato trovare una sede più adatta in
Calabria: da sempre infatti la SIOH
vuole trasmettere concetti scientifici
per l'approfondimento professionale
associandoli a valori di
solidarietà, umanità, sensibilità ed
amicizia. Il Congresso ha riscosso grande successo di iscrizioni e di pubblico. Il programma
scientifico ha visto l'avvicendarsi di relatori
delle più importanti Scuole Universitarie italiane su
argomenti riguardanti la patologia orale, i protocolli
clinici, la prevenzione e la malattia parodontale, le
malattie rare, l'ortognatodonzia e la chirurgia maxillo-facciale e l'approccio anestesiologico. Ovviamente
ogni relazione era rivolta ad approfondire gli aspetti
di odontoiatria speciale. Unanime è stato il riconoscimento
della necessità di un curriculum professionale
specifico per l'odontoiatra che si occupa di "special
care", nonché della necessità di un approccio multidisciplinare
al paziente con "special needs". Ha inaugurato
il Congresso il Vicepresidente della Regione
Calabria On Antonella Stasi segue il Direttore della
Testata giornalistica "Calabria Ora" il Dr. Piero Sansonetti,
ed autorevoli rappresentanti
di categoria. Si aprono i lavori scientifici
con la Lectio Magistralis della
Professoressa Antonella Polimeni
Direttore del Dipartimento di
Odontoiatria dell'Università "La
Sapienza" di Roma. Una grande opportunità per la
SIOH è stata quella di poter ospitare al Congresso il
Presidente Eletto dell'International Association for
Disability and Oral Health, il greco Dimitris Emmanouil;
la SIOH è affiliata allo IADH e fa parte di un gruppo di
lavoro internazionale "SCIPE", costituito per individuare
un curriculum comune a livello europeo e internazionale
per l'odontoiatra che si occupa di odontoiatria
speciale.
Molto interessante e completa è stata la relazione del
Presidente SIOH, Dott.Roberto Rozza, il quale ha fatto
una panoramica sull'assistenza odontoiatrica nei vari
paesi europei, con particolare riferimento ai pazienti
disabili, alla tipologia di assistenza odontoiatrica pubblica
e privata.
In occasione del Congresso il Consiglio Direttivo SIOH
ha voluto consegnare una targa
alla carriera a colleghi recentemente
andati in pensione, la cui carriera
professionale è stata dedicata all'assistenza
odontoiatrica ai disabili
e che tanto hanno dato alla società: il Dott. Ettore Valesi Penso, il Dott. Franco Novelli
ed il Dott. Maurizio Vergnani.
Molto positivo è stato l'esito del Congresso soprattutto
per aver portato per la prima volta in Calabria tematiche
di aggiornamento professionale comuni all'odontoiatria
pubblica e privata, nell'ottica di migliorare e rendere
omogenee le risposte terapeutiche odontoiatriche ai
pazienti disabili su tutto il territorio nazionale.
Esistono delle linee guida internazionali
che dettano i canoni affinché
l'odontoiatra esegua la sua prestazione
nel rispetto della regola dell'arte.
Molto spesso, per deficienze strutturali
ed organizzative, la prestazione
che si riesce ad erogare a livello
ambulatoriale a questi particolari pazienti non
rispetta assolutamente i protocolli clinici, solitamente
applicati al soggetto collaborante. Inoltre, essendo
precario il mantenimento delle cure, l'applicazione di
una buona procedura renderebbe la prestazione finale
più duratura nel tempo.
Si vuole costruire un giovane
odontoiatra attento a questa problematica. Gli scopi
sono quelli di divulgare le conoscenze attuali inerenti
alle modalità di approccio clinico,
sia diagnostico che terapeutico, in
regime di anestesia locale o generale,
affinché la curiosità scientifica maturata
stimoli l'obbligo professionale
e morale di elargire una prestazione
dignitosa nel rispetto della validità
della persona.
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