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Dott. Eugenio Raimondo
Alessandra Malito
Nicoletta Alborino
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Intervista
al vice sindaco On. Enrico Gasbarra
di Eugenio Raimondo, Alessandra Malito e Nicoletta Alborino
L’amministrazione
romana e il suo impegno nel «sociale»
Il Vice Sindaco
di Roma On. Enrico Gasbarra
durante l'intervista
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Uno dei campi di azione
che un’amministrazione politica non può trascurare è
il sociale. Il Vicesindaco Gasbarra ci ha confermato tale importanza e
le strategie messe in atto.
Quali sono le linee essenziali dell’amministrazione da lei guidata
sul tema della sanità e del sociale?
Premesso che la competenza comunale, in ambito sanitario, è limitata
ai problemi di natura igienico sanitari, all’assistenza immediata
e che il Sindaco riveste la figura di commissario sanitario per le emergenze,
mentre al livello di pianificazione e di definizione delle linee guida
per il piano sanitario la competenza passa alla Regione, abbiamo confermato
l’impegno diretto nel sociale al punto tale che il 40% circa del
nostro bilancio è dedicato ai problemi sociali. Offriamo assistenza
(anche domiciliare) agli anziani e ai minori, aiuti e sostegno alle
associazioni di volontariato laico e cattolico, sosteniamo progetti
di assistenza precedentemente avviati come l’assistenza ai barboni,
nonché progetti nuovi, come il progetto “Dopo di noi”
che stiamo sviluppando a favore delle persone portatrici di handicap.
Sono soprattutto i genitori di queste persone che oltre a manifestare
un forte disagio a causa della mancanza di servizi adeguati alle particolari
esigenze degli handicappati, ci rappresentano l’angoscia del «dopo»,
cioè del momento in cui non saranno più nelle condizioni
di aiutare i figli bisognosi.
cosa consiste il progetto e come sarà finanziato?
È basato sulla realizzazione di «case famiglia» che
possano, da subito, accogliere la persona handicappata con la propria
famiglia, in modo che la persona malata possa abituarsi al nuovo ambiente
restando vicino ai familiari. Sappiamo tutti come può essere
traumatico per queste persone l’inserimento in una nuova realtà.
È previsto uno stanziamento del bilancio pubblico che, com’è
facile immaginare, non è sufficiente a coprire tutto il fabbisogno
perciò, si prevede di sensibilizzare l’iniziativa privata
con il contributo di tutti coloro che possono permetterselo.
Quali sono le critiche maggiormente rappresentate dagli utenti?
Stiamo assistendo ad un preoccupante fenomeno di emarginazione di una
grossa fetta di popolazione che vive sulla soglia della povertà.
Si tratta di famiglie monoreddito composte di almeno 4 persone e con
un reddito che spesso non supera i 600 euro al mese, ma anche di un
numero sempre più alto di anziani che, soli, cercano di sopravvivere
con la pensione.
Lei pensa che i medici di famiglia potrebbero costituire un
valido supporto alle strutture impegnate attivamente nel sociale e in
che modo potrebbero essere maggiormente coinvolti?
Credo fortemente che si debba recuperare la figura del medico di famiglia
che, da punto di riferimento di intere comunità, qual era in
passato, si è trasformata in persona a cui rivolgersi per chiedere
una prescrizione medica.
Il medico di famiglia, al contrario, potrebbe anticipare tempestivamente
gli interventi sul paziente, superare e risolvere molte situazioni di
rischio senza ricorrere alle strutture ospedaliere già sovraccariche
di domande d’intervento.
Durante l’estate scorsa è stato richiesto ai medici di
famiglia interessati, dietro pagamento di una sovvenzione, di tenere
aperti gli studi oltre l’orario previsto, nel tentativo di creare
una sorta di servizio 24 ore su 24, che potesse colmare il vuoto esistente
nei servizi sanitari nei periodi di festività; l’iniziativa
ha avuto un ottimo successo. Io però vedo tanta confusione: in
una grande città come Roma, dove territorialità e semplificazione
dovrebbero essere i principi ispiratori e garanzia per i cittadini,
facciamo quotidianamente i conti con strutture ospedaliere che implodono
nel sovraccarico di lavoro e nella mancanza di risorse, anche perché
devono offrire una risposta alle richieste di tutto il centro sud.
Nel complesso qual’ è il suo giudizio sulla sanità
e sul sociale?
Su questi temi non si può mai esprimere un giudizio del tutto
positivo perché non si finisce mai di fare e il ritardo è
storico, il lavoro per i più deboli ed i bisognosi non è
mai sufficiente. Penso che lo sforzo dovrebbe tendere ad un cambio di
mentalità da parte delle istituzioni.
Lei ha rivolto la sua attenzione verso un ospedale Calabrese
che offre un servizio di odontostomatologia speciale per portatori di
handicap; pensa di promuovere questo tipo di iniziative nella capitale?
Sappiamo che le più grandi professionalità sia nel campo
della ricerca scientifica, sia in campo medico provengono dal meridione,
ma il sud ha sempre pagato il mancato investimento in strutture e infrastrutture
con la fuga delle proprie risorse umane verso città e Paesi più
ricettivi...ma le cose stanno cambiando. Ho avuto modo di conoscere
il Dott. Raimondo di cui sposo perfettamente l’iniziativa. Ecco
un esempio in cui si subordina l’ottimizzazione finanziaria dei
servizi, al tentativo di porre l’Uomo al centro dell’attenzione;
si, voglio estendere un’iniziativa così straordinaria alla
mia città e voglio che sia patrimonio di tutti. Il problema dell’handicap
spesso è liquidato solamente in termini di barriere architettoniche
senza invece capire che questi cittadini, questi uomini hanno una propria
sensibilità, una propria dignità e aspirano ad essere
autonomi come tutti noi. Il mio apprezzamento è ancor maggiore
perché l’iniziativa è condotta da una rete di volontari;
un grande plauso anche alla struttura pubblica che ha messo a disposizione
un reparto.
Spesso il medico di famiglia non è a conoscenza di tutti
i servizi offerti dal Comune; esiste, quindi, un problema di cognizione
delle realtà?
La conoscenza è un dato essenziale, noi cerchiamo di dare ampi
spazi alla comunicazione, ma lasciatemi una piccola nota critica: le
associazioni dei medici dovrebbero essere un grande snodo divulgativo;
anche questo è un loro dovere nei confronti degli associati.
La comunicazione credo spetti a loro, ci si scrive e si paga la quota
associativa anche per questo.
A chi vorrebbe somigliare tra i politici dell’antica Roma?
A chi crede di avvicinarsi come temperamento?
Cincinnato.
Come trascorre il tempo libero?
Non posso rispondere perché non ho tempo libero!
Curiosità
Cincinnato (Lucio Quinzio)
Personaggio romano dei primordi della Repubblica, famoso per la semplicità
e l’austerità dei costumi (V sec. a.C.). (Il nome deriva
dal latino cincinnus e significa riccioluto).
Le vicende della sua vita furono tramandate in una luce di leggenda:
nel 460 a.C. egli avrebbe ricevuto la nomina a console portatagli dai
littori mentre come modesto contadino arava il suo campicello; eletto
dittatore nel 458 per soccorrere il console Minucio assediato dagli
Equi, dopo avere sbaragliato i nemici e riportato il trionfo, a sedici
giorni dalla nomina rinunciò alla carica per ritornare alla semplice
vita di campagna. Una sua seconda dittatura, per reprimere l’ambizioso
tentativo di Spurio Melio di impadronirsi del potere, è messa
in dubbio dagli studiosi moderni.
Telefoni utili
Aiutare ci
aiuta
Le aziende, i grandi enti, le imprese che desiderano mettere a disposizione
materiale utile (presidi sanitari, mobili,letti, materassi, viveri a lunga
conservazione, servizi vari...) possono contattare l’ufficio 06.67105313
- 06.67105201
Dalle 9.30 alle 14.30 dal lunedì al venerdì.
Invalidi civili
Permette di ottenere informazioni telefoniche circa l’iter della
propria richiesta, nonché notizie generali sullo svolgimento delle
pratiche e sulle documentazioni necessarie: 06.5747495
- Dal lunedì al giovedì dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle
15.30 alle 18.30.
Progetto Roxanne
È un programma integrato di interventi finalizzato alla conoscenza
del fenomeno della prostituzione coatta, alla riduzione del danno, ad
una azione di contrasto, di sostegno sociale a di prevenzione sanitaria:
800.290.290 - 24 ore su 24 tutti i giorni.
Un amico per la città
Tutti gli anziani delta città possono offrire la loro disponibilità
al servizio di volontariato: 06.67105359 - Dal lunedì
al venerdì dalle 9,00 alle 13,00 il giovedì dalle 9,00 alle
17,00.
Pollicino
Il Centro comunale per affido, l’adozione ed il sostegno a distanza.
Offre supporto, consulenza, orientamento.
06.78.400 - Dal lunedì al sabato dalle 9 alle
12 e il giovedì anche dalle 15 alle 18.
Malati oncologici
Centro di informazione per il malato oncologico
800.942546 - Dalle 9.00 alle 14.00 dal lunedì
al venerdì.
Pronto intervento detenuti
Interventi per detenuti ed ex detenuti
06.9925077 - Dalle 8,00 alle 20,00 tutti i giorni.
Sala operativa sociale
Servizio Pronto Intervento Sociale del Comune di Roma
800.440022 - 06.77200200 - 24 ore su 24
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