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Dott.
Stefano Quici
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Pagina scientifica
La prevenzione
del Dott. Stefano Quici
Condilomi acuminati
Icondiomi acuminati sono neo-formazioni epiteliali benigne dovute a papillomavirus
umani (HPV) che appartengono alla famiglia papovaviridae. Esistono oltre
75 tipi di papillomavirus alcuni dei quali potenzialmente oncogeni, ma
circa il 90% dei condilomi acuminati sono dovuti agli HPV tipo 6 e 11
che hanno un modesto rischio neoplastico. Una volta penetrati attraverso
microabrasioni delle mucose genitali, i virus possono rimanere latenti
per mesi o anni. Successivamente compaiono lesioni papulose, carnose,
singole o multiple, non dolenti, dello stesso colore della pelle, eritematose
o iperpigmentate, che possno unirsi in masse molli talora rigogliose;
può essere presente il prurito. Nell’uomo si localizzano
selettivamente al prepuzio, al solco balanoprepuziale, sul frenulo ed
al meato uretrale, più raramente sull’asta, lo scroto e l’ano;
nella donna prediligono la parte posteriore del vestibolo vaginale e le
labbra. Queste lesioni possono regredire spontaneamente, rimanere stabili
o progredire.
Come prevenirli
Il tasso di incidenza annuale di condilomi acuminati è in notevole
aumento in tutti i paesi sviluppati soprattutto tra i giovani trai 16
ed i 25 anni; i maschi sono i più colpiti. Fattori di rischio sono
il fumo di sigaretta, l’uso di contraccettivi orali, numerosi partners
sessuali e l’immunodeficienza. Generalmente circa i due terzi degli
individui che hanno rapporti sessuali con partners con condilomi acuminati
sviluppa le lesioni entro tre mesi. L’uso di condoms può
prevenire il contagio. La diagnosi è clinica e nelle donne è
utile la colposcopia. In questi pazienti devono essere eseguiti alcuni
test per altre malattie sessualmente trasmesse come la gonorrea, uretriti
non gonococciche (chlamydia trachomatis), la sifilide e l’Aids.
Nessuna delle tecniche terapeutiche disponibili, sia non-chirurgiche che
chirurgiche con l’asportazione della neoformazione, permette l’eradicazione
del virus per cui sono frequenti le recidive. È sempre necessaria
una visita al partner del paziente.
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