MTM n°3

 

MEDICAL TEAM MAGAZINE - Anno 2 - Numero 1 - gen/feb 2003

 


La prevenzione
 


Dott. Stefano Quici
Dott. Stefano Quici


Pagina scientifica
La prevenzione
del Dott. Stefano Quici

Condilomi acuminati
Icondiomi acuminati sono neo-formazioni epiteliali benigne dovute a papillomavirus umani (HPV) che appartengono alla famiglia papovaviridae. Esistono oltre 75 tipi di papillomavirus alcuni dei quali potenzialmente oncogeni, ma circa il 90% dei condilomi acuminati sono dovuti agli HPV tipo 6 e 11 che hanno un modesto rischio neoplastico. Una volta penetrati attraverso microabrasioni delle mucose genitali, i virus possono rimanere latenti per mesi o anni. Successivamente compaiono lesioni papulose, carnose, singole o multiple, non dolenti, dello stesso colore della pelle, eritematose o iperpigmentate, che possno unirsi in masse molli talora rigogliose; può essere presente il prurito. Nell’uomo si localizzano selettivamente al prepuzio, al solco balanoprepuziale, sul frenulo ed al meato uretrale, più raramente sull’asta, lo scroto e l’ano; nella donna prediligono la parte posteriore del vestibolo vaginale e le labbra. Queste lesioni possono regredire spontaneamente, rimanere stabili o progredire.

Come prevenirli
Il tasso di incidenza annuale di condilomi acuminati è in notevole aumento in tutti i paesi sviluppati soprattutto tra i giovani trai 16 ed i 25 anni; i maschi sono i più colpiti. Fattori di rischio sono il fumo di sigaretta, l’uso di contraccettivi orali, numerosi partners sessuali e l’immunodeficienza. Generalmente circa i due terzi degli individui che hanno rapporti sessuali con partners con condilomi acuminati sviluppa le lesioni entro tre mesi. L’uso di condoms può prevenire il contagio. La diagnosi è clinica e nelle donne è utile la colposcopia. In questi pazienti devono essere eseguiti alcuni test per altre malattie sessualmente trasmesse come la gonorrea, uretriti non gonococciche (chlamydia trachomatis), la sifilide e l’Aids. Nessuna delle tecniche terapeutiche disponibili, sia non-chirurgiche che chirurgiche con l’asportazione della neoformazione, permette l’eradicazione del virus per cui sono frequenti le recidive. È sempre necessaria una visita al partner del paziente.