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Elvira
Stillo
Nella
foto qui sopra il Dottor
Michel Furter
Il metodo ha poco più di una
dozzina d’anni di pratica e ancora noi stessi non conosciamo quali
sono i suoi limiti
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Una novità per i colleghi.
Il Metodo Furter
di Elvira Stillo
Il Dr. Luigi Guacci pratica da alcuni anni
una nuova «terapia non convenzionale»: il metodo FURTER.
In
che consiste questo metodo?
Il metodo Furter è una particolare manipolazione che va eseguita
sfruttando la collaborazione del paziente, tanto che gli è stato
dato l’attributo di «interattivo»; ma soprattutto non
va confusa con altre terapie manuali conosciute, specie con quelle di
origine orientale. In più, pur essendo una tecnica manuale, ha
anche il vantaggio di compensare una tendenza perversa dei medici contemporanei
di non toccare più i propri pazienti e di affidarsi completamente
alle macchine e in genere alla tecnologia sia per la diagnosi, sia molto
spesso per la terapia.
Come nasce questa terapia?
Non vorrei fare considerazioni, che potrebbero sembrare faziose, sulle
altre terapie, ma una cosa mi sembra che si possa affermare senza tema
di smentita: che le medicine non convenzionali hanno una caratteristica
comune alla quasi totalità, di essere state concepite molti anni
fa, cioè in epoca «pre-scientitica»; il metodo FURTER
al contrario (il suo Autore è un medico francese oggi cinquantacinquenne:
il dr. Michel Furter) ha la novità e vorrei dire il vantaggio di
conoscere tutte le nuove acquisizioni della nostra cultura medica ed è
quindi da considerare non convenzionale solo perché è nata
fuori dall’Università e perché l’Università
si ostina a non voler valutare le novità nate fuori dalle sue aule.
A quali patologie si rivolge il metodo?
Il metodo ha poco più di una dozzina d’anni di pratica e
ancora noi stessi non conosciamo quali sono i suoi limiti, tanto che,
ogni volta che incontro i colleghi che lo praticano, mi viene riferito
di nuove applicazioni, così come io stesso le comunico a loro.
Comunque le patologie che più sicuramente rispondono al metodo
sono: l’80% delle patologie dell’apparato locomotore, le cefalee,
le colopatie (anche ulcerose), le gastropatie (comprese le ernie jatali),le
vertigini, le sinusiti, le aritmie cardiache, le malattie psico-somatiche
(crisi di panico, claustrofobia, anoressia ecc.), le dipendenze, e in
genere molte malattie croniche che non trovano risposta adeguata dalla
medicina allopatica.
Che percentuale di successi si hanno?
Non ho mai fatto una statistica così matematica da poterla comunicare;
però, se si tiene presente che in medicina non esiste il 100% di
successi, posso affermare che i miei risultati, come quelli dei colleghi,
sono di massima soddisfazione professionale.Va aggiunto che il risultato,
quando anche non sia completamente positivo, quasi sempre dà almeno
vantaggi parziali ai pazienti. Infine, cosa di non poco conto, il risultato,
quando positivo, è «definitivo»! Chi fosse interessato
a saperne di più può andare al sito del dr Furter: www.iuc-furter.com
Come viene insegnato il metodo? L’apprendimento
richiede grande applicazione?
Come ho detto l’insegnamento, rispetto alle altre medicine non convenzionali,
è molto facilitato dall’essere un’integrazione della
nostra cultura medica, nel senso che non c’è da imparare
nuove o lontane filosofie. È molto gradito l’interessamento
dei medici. Il metodo viene insegnato direttamente dal dr. Furter, che
viene periodicamente in alcune città italiane, più frequentemente
Milano e Roma. Non sono necessari lunghi corsi di apprendimento, perché
la teoria è illustrata in due piccoli volumetti-dispensa e la dimostrazione
pratica viene fatta in una sola giornata festiva ogni due-tre mesi, in
modo che fra una dimostrazione e la successiva il medico può provare
sui propri pazienti ciò che ha appreso. Per concludere l’impegno
per imparare è piccola cosa rispetto alla grande soddisfazione
professionale
Dr. Luigi Guacci
Tel.: 06.41730812
e-mail: lguacci@libero.it
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