MTM n°5
MEDICAL TEAM MAGAZINE
Anno 2 - Numero 3/4 - mag/ago 2003

No-profit - Diversamente abili
 


Ernesto Iusi
Ernesto Iusi


Quei «ragazzi» del C.O.E.S.
Intervista a Paolo Santoro Direttore del centro C.O.E.S. Onlus
di Ernesto Iusi

C.O.E.S.: Via della Nocetta, 162
Telefono: 06.6631051-06.6637268
E-mail: coesonlus@coesonlus.it
Sito: www.coesonlus.it

Una grande famiglia quella del Centro C.O.E.S. Onlus (Centro di Occupazione e di Educazione Subnormali), cresciuta insieme. Quarant’anni tesi a portare avanti una realtà difficile come quella dell’assistenza ai portatori di disabilità croniche. Quarant’anni in cui i «ragazzi», come Paolo Santoro simpaticamente li continua a chiamare, nonostante siano oramai adulti, sono cresciuti e con essi le loro esigenze. Oggi la più grande è senz’altro la richiesta di un supporto che vada di là dalla presenza dei genitori. Una realtà problematica questa, oramai diffusa, non limitata al giardino del Coes. Nasce dunque l’importanza di creare sempre nuove strutture residenziali, ma per fare questo occorrono fondi adeguati che spesso purtroppo non vi sono. Le strutture chiaramente non sono tutto, accanto ad esse occorre un servizio di professionisti del settore che donino ai «ragazzi», attraverso un rapporto umano, tutto l’amore di cui hanno bisogno, ma questo il Coes, di certo, già lo possiede.

Come nasce il Centro?
Il Coes Onlus nasce con il compito istituzionale di fornire un intervento terapeutico riabilitativo specifico a bambini affetti da handicaps neuropsichici gravi. Dal 1980 la gestione dell’Associazione è stata assunta così dai genitori per evitare la chiusura e garantire la continuazione dell’attività svolta in favore dei propri figli.

Questa configurazione iniziale si è mantenuta nel corso degli anni o ha subito delle modifiche?
In realtà è andata nel corso degli anni un pò scemando. Le scelte effettuate, anche da parte dei genitori, si sono rivolte verso il consolidamento del Centro nel tempo. Stiamo costruendo in linea di principio una tendenza che punterà al passaggio della struttura da centro diurno a struttura residenziale. Solo così potremo dare una risposta alle famiglie preoccupate di chi, dopo di loro, potrà rispondere alle esigenze dei figli.

La vostra associazione annovera un membro d’eccezione, il Consigliere Delegato all’handicap del Comune di Roma Ileana Argentin. Quando è nato questo rapporto?
Ileana Argentin è Presidente dell’Associazione da un anno e mezzo. Il suo impegno e la sua presenza sono molto importanti per l’Associazione, capace di donarci l’ottimismo che ci aiuta a pensare di poter risolvere i problemi del passato e poter finalmente guardare più serenamente verso il futuro.