MEDICAL TEAM MAGAZINE Anno 2 - Numero 3/4 - mag/ago 2003 |
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No-profit - Diversamente abili | |||
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C.O.E.S.:
Via della Nocetta, 162 Una grande famiglia quella del Centro C.O.E.S. Onlus (Centro di Occupazione e di Educazione Subnormali), cresciuta insieme. Quarant’anni tesi a portare avanti una realtà difficile come quella dell’assistenza ai portatori di disabilità croniche. Quarant’anni in cui i «ragazzi», come Paolo Santoro simpaticamente li continua a chiamare, nonostante siano oramai adulti, sono cresciuti e con essi le loro esigenze. Oggi la più grande è senz’altro la richiesta di un supporto che vada di là dalla presenza dei genitori. Una realtà problematica questa, oramai diffusa, non limitata al giardino del Coes. Nasce dunque l’importanza di creare sempre nuove strutture residenziali, ma per fare questo occorrono fondi adeguati che spesso purtroppo non vi sono. Le strutture chiaramente non sono tutto, accanto ad esse occorre un servizio di professionisti del settore che donino ai «ragazzi», attraverso un rapporto umano, tutto l’amore di cui hanno bisogno, ma questo il Coes, di certo, già lo possiede. Come nasce il Centro? Questa configurazione iniziale
si è mantenuta nel corso degli anni o ha subito delle modifiche? La vostra associazione annovera
un membro d’eccezione, il Consigliere Delegato all’handicap
del Comune di Roma Ileana Argentin. Quando è nato questo rapporto?
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