MTM n°8
MEDICAL TEAM MAGAZINE
Anno 3 - Numero 3/4 - mag/ago 2004
Speciale Medicine Non Convenzionali - L'altra medicina
 



Anno 3 - Numero 3/4
mag/ago 2004


Interventi

-Medicina Antroposofica
di A. Basili

-Ayurveda, scienza della vita
di D. Giannandrea

-Fitoterapia
di F. Firenzuoli

-Agopuntura
di C.M. Giovanardi


Medicina Antroposofica
Dott. Andrea Basili
Presidente Fon.e.m.a. [fondazione europea medicina antroposofica]
a.basili@tiscalinet.it



La medicina antroposofica è un’applicazione in campo medico dell’indagine scientifico-spirituale, elaborata nei primi del 900 dal Dr. R. Steiner. Tale metodo scientifico si propone di superare quella visione della malattia che considera uguali tutti i malati, elaborando una diagnosi con criteri correnti ma personalizzandola sul momento biografico del paziente. Un accidente vascolare, avrà significati diversi per la storia del paziente a seconda del suo momento di vita ed avrà anche cause diverse che potranno essere evidenziate e trattate ora in modo allopatico ora omeopatico. I medicinali, comprendono formulazioni di piante, estratti animali o minerali. Esiste una specifica farmacopea nella medicina antroposofica le cui preparazioni farmacologiche sono anch’esse considerate in relazione al singolo distretto umano su cui si ritiene che esse debbano agire. L’organismo umano può essere esaminato, infatti, secondo un criterio triarticolato: sistema neurosensorio [radice], sistema ritmico o cardio respiratorio [foglia], sistema metabolico e degli arti [fiori e semi]. La medicina antroposofica non esaurisce comunque la sua attività nell’atto medico, si avvale di trattamenti esterni con applicazioni di olii e unguenti [massaggio ritmico], idroterapia [bagni medicati]. Inoltre, la medicina orienta le attività artistiche [pittura, scultura, musica, ed euritmia] verso la terapia [terapie artistiche]. Le applicazioni trovano la loro elezione nelle malattie croniche dell’apparato articolare, in alcune specifiche patologie neurologiche, nelle malattie del metabolismo, come coadiuvante nei trattamenti oncologici, nelle forme non gravi di disturbo psichiatrico e nella cura del bambino diversamente abile. In questo campo si contano fin dal 1941 diversi centri europei [Camphill] dove i ragazzi convivono stabilmente con gli operatori dando luogo a solide ed efficienti comunità.


Ayurveda, Scienza della vita
Dott.ssa Daniela Giannandrea Medico Chirurgo specializzata in Ayurveda Libero Docente per le Discipline Non Convenzionali Università Tor Vergata Roma
hestia_57@hotmail.com

Letteralmente Ayurveda significa “Scienza della vita”. Il testo fondamentale a cui si fa riferimento parlando di Ayurveda è il Charaka Samhita [ II secolo a.c.] Esso consiste in una raccolta di osservazioni, di regole centrate sulla teoria del Tridosha, il cardine del pensiero ayurvedico, laddove attraverso le tre energie, dosha, Vata [movimento], Pitta [trasformazione] e Kapha [stasi], è spiegata la costituzione umana, lo stato di salute, la malattia, i metodi diagnostici, le misure igieniche, le terapie e i mezzi di cura. Il principio su cui si fonda la teoria è proprio questo: in tutto l’universo ogni elemento di per sé positivo è al tempo stesso elemento negativo. Vata, Pitta e Kapha sono le tre energie alla base del corpo umano quali elementi costituenti, di mantenimento della salute e allo stesso tempo sono all’origine della malattia. Ciò che noi conosciamo dell’universo risponde all’attività di Vata, Pitta e Kapha. Per il mantenimento della salute e la guarigione della malattia, il primo obiettivo è quello di accordare la propria vita a queste leggi della natura mediante la disciplina, dharma, applicando in modo appropriato le informazioni, artha, comprendendo i desideri del corpo, kama, onde mantenere la salute che permette all’individuo di godere appieno del significato della vita, Moksha. Dharma, artha, kama e moksha sono le quattro finalità dell’Ayurveda che articolano e motivano il bisogno e la volontà di mantenere il corpo e la mente liberi dalla malattia. La salute è una condizione legata a fattori sociali, ambientali, climatici e comportamentali. La malattia vede esprimersi al negativo i fattori che costituiscono la vita. Lo studio della “Scienza della vita” offre i mezzi e le condizioni per riportare gli stessi fattori al positivo mediante terapie e sostanza naturali il cui potere curativo si esprimerà nella sua interezza quando sostenuto dalla volontà del malato e dalla conoscenza del medico.


Fitoterapia
Dr. Fabio Firenzuoli Direttore Centro di Medicina Naturale, Az. Usl 11 Empoli
Centro di riferimento per la Fitoterapia Regione Toscana




La Fitoterapia è la disciplina medica che consente l’utilizzo di piante medicinali e derivati nella prevenzione e cura delle malattie, relativamente alle proprietà farmacologiche dei costituenti chimici presenti nella pianta, o meglio nel preparato utilizzato [alcaloidi, polifenoli, polisaccaridi, oli essenziali, saponine, flavonoidi, ecc.]. La fitoterapia non segue particolari filosofie o credenze religiose, né metodologie diagnostiche o terapeutiche diverse da quelle della medicina scientifica, e molte sono oggi le piante utilizzabili in base alle evidenze scientifiche [Firenzuoli F. Fitoterapia. Masson, Milano, 2002]. La pianta è quindi considerata come il contenitore di numerose sostanze, variamente estraibili con le moderne tecnologie. E molti sono i fitoterapici presenti nella Farmacopea Ufficiale e nello stesso Prontuario terapeutico come specialità medicinali. Ma la Fitoterapia non è riconducibile alla mera prescrizione di questi farmaci. Esiste ad esempio anche la possibilità di utilizzare le piante in preparazioni galeniche magistrali, utilizzando vari tipi di estratti, e con tutta una serie di problematiche talvolta più complesse di quelle relative al farmaco di sintesi, in particolare circa la farmacocinetica [Vickers A., Zollman C. Abc of complementary medicine: herbal medicine. Bmi, 319, 1050-1052, 1999]. Per questo è indispensabile acquisire nozioni di biologia vegetale, etnobotanica, botanica farmaceutica, fitochimica, tecnologia estrattiva e farmaceutica, farmacologia e tossicologia, galenica clinica, con tirocini pratici anche complessi ed articolati. E sarebbe auspicabile che nozioni di base relative se non altro agli aspetti farmacologici ed alle interazioni fossero inserite nel corso di laurea in Medicina [Gensini GF. Fitoterapia e formazione del medico. Toscana Medica, 3, 8-16, 2000]. Per ulteriori informazioni consulta il sito:
www.naturamedica.net


Agopuntura
Una valida alternativa terapeutica
Dott. Carlo Maria Giovanardi Presidente della Federazione Italiana delle Società di Agopuntura giovanardicarlo@libero.it

L’Agopuntura è una delle branche della Medicina Tradizionale Cinese. Non tutti i meccanismi d’azione dell’Agopuntura sono stati scoperti, ma sappiamo ad esempio che nel trattamento del dolore, l’Agopuntura attiva determinate aree cerebrali e provoca l’increzione di neuromodulatori quali beta endorfine, enkefaline e dinorfine. Queste sostanze non intervengono soltanto nel modulare la percezione del dolore, ma influiscono anche sui livelli ematici di diversi ormoni.
Parallelamente alla sua diffusione come metodo terapeutico, si è andata sviluppando la ricerca in ambito scientifico al fine di valutarne l'efficacia.
Nel 1997 si è tenuta a Bethesda, presso la sede dei Nih [National Institutes of Health] degli Stati Uniti, un'importante Conferenza di Consenso sull'Agopuntura. La Dichiarazione di Consenso è stata formulata sulla base di un'ampia rivisitazione della letteratura medica esistente e di una serie di presentazioni messe a punto da ricercatori sull'Agopuntura. La letteratura, analizzata e selezionata dalla National Library of Medicine, riguarda 2302 pubblicazioni di cui 1986 studi clinici, 397 [20%] dei quali controllati. I Nih hanno concluso che: «ampie esperienze cliniche, supportate da alcuni dati di ricerca, suggeriscono che l'Agopuntura può essere una ragionevole opzione per numerose condizioni cliniche. Esempi sono il dolore postoperatorio e il dolore miofasciale e lombare. Esistono altre condizioni come dipendenza da tabacco, riabilitazione a seguito di ictus, cefalea, dolori mestruali, sindrome del tunnel carpale e asma, nelle quali l'Agopuntura può essere utile come trattamento aggiuntivo o trattamento alternativo [National Institutes of Health Consensus Development Statement Acupuncture Nov. 3-5, 1997 In Press 2-4-98].