MTM n°25
MEDICAL TEAM MAGAZINE
Anno 9 - Numero 2 - set/nov 2010
Medicina specialistica - Testimonianza
 





Anno 9 - Numero 2
set/nov 2010

Abbiamo la fortuna di incontrare Anna nella clinica di Santa Maria Capua Vetere dove Celì è ricoverata




La storia di una mamma "coraggio" che ha adottato due bimbi disabili

Anna con il marito Antonio e i figli Michel e CelìUna donna eccezionale...davvero. Il suo nome è Anna della regione Campania. Insieme a suo marito Antonio fecero domanda di adozione qualche anno fa. Furono chiamati dall'ospedale per Francesco, un bimbo abbandonato dalla madre e che ben tre coppie avevano respinto; invece Anna ed Antonio lo hanno accolto con tanto amore nella loro vita pur con gravi deformazioni fisiche, in preda a crisi respiratorie ricorrenti e potendo alimentarsi soltanto con un sondino. Aveva 7 mesi e pesava 4 kg e mezzo. Francesco è stato portato dai suoi genitori adottivi dai migliori specialisti d'Italia fino a quando a Roma avevano ricevuto una speranza. Purtroppo dopo 11 mesi Francesco ci ha lasciati ed è volato in cielo. «Morte bianca» dice la signora Anna, «ma non è morto» mi mostra la foto «sarà sempre con me nel mio cuore». È come se questa mamma coraggio avesse una missione affidatale da un Potere più Grande... Infatti non demorde e con il marito chiede di nuovo di adottare un bimbo bisognoso... Era il 5 marzo del 2005. A distanza di pochi mesi vengono chiamati dall'ospedale di Napoli e a braccia aperte accolgono Celì nella loro vita e nel loro cuore. Posso assicurare che è un cuore speciale e grande da cui sgorga un amore incommensurabile per questa bimba e non solo per lei ma anche per il fratellino di colore adottato poco tempo dopo e che ora ha 5 anni. Arriva da Santo Domingo e si chiama Michel. Abbiamo la fortuna di incontrare la signora Anna nella Clinica di Santa Maria Capua Vetere dove Celì è ricoverata per un intervento chirurgico odontoiatrico. Il papà Antonio chiama in continuazione per avere notizie sulla salute della bimba poichè non si è potuto assentare dal lavoro. Celì è una bambina bellissima, alta, con i capelli e gli occhi chiari. La cosa che mi salta agli occhi è la sua strana posizione, in ginocchio, con la schiena e le braccia "spalmate"sul letto... «non ci faccia caso, è già migliorata moltissimo, riesce per un pò anche a stare in piedi diritta» e continua «Celì è stata trovata dai carabinieri a Napoli vicino ai cassonetti. Subito ricevute le prime cure in ospedale, in un primo momento si pensava fosse cieca; poi, una visita specialistica con l'oculista, ha appurato che non lo era. Pur avendo all'incirca 4 anni, Celì aveva le cellule di una neonata perché era stata tenuta chiusa in ambienti bui forse in uno scatolone, vista la sua posizione" schiacciata". È stata maltrattata, aveva crisi epilettiche e si credeva fosse anche muta. Ora Celì ha circa 9 anni e con la forza, le cure e l'immenso amore di una mamma con la M maiuscola, Celì fa tutto: fa colazione, va a scuola con la maestra di sostegno; è socievole e con la musicoterapia è riuscita ad ascoltare, a ridere e a rilassarsi.