MTM n°15
MEDICAL TEAM MAGAZINE
Anno 5 - Numero 2 - lug/nov 2006
Abstract
 



Francesca De Carlo
Francesca De Carlo

Anno 5 Numero 2
lug/nov 2006

 



Abstract
a cura di Francesca De Carlo

LA REPUBBLICA


Alimentazione
La tavola del buon senso: i ragazzi preferiscono mangiar sano
arance Dal 10 ottobre, in occasione dell'Obesity Day, è disponibile sul sito dell'Ospedale romano Bambin Gesù, un test che consente di misurare il grado di informazione dei ragazzini in campo alimentare.
Scegliendo un piatto per ogni portata viene attribuito un punteggio in base al quale, i nutrizionisti e i dietologi hanno stilato un pro filo. Più basso è il punteggio che si totalizza con l'abbinamento delle pietanze, più si è preparati in campo di salute alimentare. Ovviamente non mancano i consigli per migliorare le proprie abitudini a tavola.
Diversamente da quanto ci si potrebbe aspettare o credere, nonostante i giovani amino patatine e hamburger, dolci e merendine confezionate, non disdegnano la frutta e la verdura, come è emerso da uno studio condotto dai nutrizionisti del Bambin Gesù, che nei giorni scorsi hanno interrogato 750 giovani delle scuole romane per scoprire vizi e virtù a tavola.
di Amalia Matteucci www.repubblica.it


IL CORRIERE DELLA SERA


Compilare una ricetta non basta
ricetteLe persone anziane che assumono diversi medicinali ottengono migliori risultati se vengono seguite nel tempo. I cittadini anziani si confermano in testa ai consumi di medicinali e mantengono però una certa tendenza al “fai da te”, come ha messo in evidenza una ricerca di qualche anno fa condotta dagli esperti del Mario Negri in collaborazione con medici di famiglia torinesi, nell’ambito della quale si evidenziava che circa il 40 per cento degli ultra settantacinquenni esaminati assumeva almeno un farmaco all’insaputa del proprio medico curante.
«Ecco allora -conclude Nobili- che diventa importante un sistema che spieghi ai pazienti o a chi se ne fa carico l’importanza dei farmaci, perché vanno presi, come, e così via.
Non una tantum, ma “rinforzando” il normale consulto a cadenze regolari. Si otterrebbero dei vantaggi considerevoli per i pazienti, si eviterebbero nuovi ricoveri e nuove cure dovuti ad episodi di intossicazione, effetti collaterali o ad una terapia inefficace.
Ciò che conta, la vera sfida che coinvolge non soltanto i medici ma anche i sistemi sanitari, è non lasciare sole queste persone».
di Donatella Barus www.corriere.it 02 ottobre 2006

Chemioterapia
Toscana, parrucca rimborsata a chi fa chemioterapia

Dal 2007 le donne con un tumore che hanno perso i capeli potaranno chiedere un aiuto ala Regione. Coperta una spesa fin o - Dal prossimo anno, in Toscana, le donne colpite da un tumore che perdono i capelli per la chemioterapia potranno acquistare una parrucca con il contributo della Regione.
Basterà presentare una richiesta con autocertificazione e le ricevute relative al pagamento della parrucca, scelta ed acquistata dalla stessa paziente, per ottenere il rimborso. Il progetto prevede un investimento complessivo di 350mila euro, da utilizzare per rimborsi fino a 250 euro ciascuno, una cifra che permette di comprare una parrucca di buona qualità.
Non tutti i protocolli di chemioterapia provocano alopecia, cioè la caduta dei capelli, ma quando ciò accade può essere un momento particolarmente difficile, dal punto di vista psicologico.
«La malattia e le cure necessarie -ha affermato l’assessore per il diritto alla salute Enrico Rossi- aggiungono al dolore e al rischio della vita anche questa conseguenza così pesante per la persona. Intervenire con un sostegno è importante sotto il profilo umano, ma anche del benessere stesso della donna».
di D.B. www.corriere.it

Disabili e Eutanasia
In occasione dell´appello lanciato alle istituzioni da Piero Welby, il portale disabili.com ha aperto un forum di discussione sull´eutanasia.
Preso d’assalto il forum di discussione aperto nel portale di riferimento dei disabili italiani, con 1600 contatti e centinaia di risposte in poche ore dalla messa on-line. Partecipata solidarietà al copresidente del Luca Coscioni associazione Piero Welby. Eutanasia sì, eutanasia no. Non sono unanimi i pareri dei disabili italiani, interpellati da Disabili.com in occasione dell’appello alle istituzioni lanciato da Piero Welby, affetto da distrofia muscolare, tenuto in vita dalle macchine, che ha parlato di «testardo e insensato accanimento».
Tutti concordano però sulla voglia di parlarne, e chiedono che la battaglia del presidente dell’associazione Luca Coscioni giunga in parlamento.
www.superabile.it


sonnoANSA


Dormi poco? Rischi di ingrassare
Chi dorme poco, rischia di ingrassare. È quanto sostengono i medici del sonno per i quali la relazione è dovuta, sembra, a due ormoni.
Il dott. Strambi ha spiegato come l'insonnia offre un contributo decisivo alla tendenza a ingrassare: con l'insonnia aumenta la grelina, l'ormone che stimola l'appetito, e si riduce la leptina, l'ormone che mette un freno all'appetito, che cala del 30% rispetto alla situazione di sonno normale con la conseguenza di un aumento dello stimolo della fame.
14 ottobre 2006 www.ansa.it