MTM n°15
MEDICAL TEAM MAGAZINE
Anno 5 - Numero 2 - lug/nov 2006
Il Caso
 



Nicoletta Alborino
Nicoletta Alborino

Anno 5 Numero 2
lug/nov 2006

 



Cancro del colon
La prevenzione può salvarti la vita

di Nicoletta Alborino

colonLa campagna per la Prevenzione del Cancro Colo-Rettale vuole comunicare a tutti gli italiani il rischio rappresentato dalla malattia, ma al tempo stesso la reale possibilità di prevenire questo tipo di tumore attraverso lo screening. La Campagna per la Prevenzione del Cancro Colo-Rettale gode dell'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana e del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero della Salute.
Il tumore del colon retto rappresenta la seconda causa di mortalità neoplastica sia nei maschi, dopo quello del polmone, sia nelle donne dopo quello della mammella. La caratteristica di lenta crescita e la verosimile sequenza attraverso il passaggio da adenoma a lesione tumorale rendono questo tipo di tumore un candidato ideale per un programma di screening.
La campagna di Prevenzione si prefigge di ridurre di oltre l’80% l’incidenza del Cancro colo-rettale, attraverso una capillare informazione ai medici di medicina generale rendendoli consapevoli del problema, dei risultati attesi nella riduzione di incidenza e mortalità, informandoli sulle metodologie di prevenzione per poter proporre al proprio paziente una strategia di screening personalizzata. Per raggiungere questi obiettivi, è stata avviata una azione formativa ECM capillare sul territorio nazionale. Lo screening è lo studio della popolazione senza segni e sintomi di malattia per identificare gli individui che hanno maggiore probabilità di essere portatori di cancro o polipi adenomatosi. Lo screening del Cancro del Colon Retto è l’unico mezzo che permette di ridurre non solo la mortalità ma anche l’incidenza di questo tumore. Per i soggetti a rischio aumentato la colonscopia è un esame consigliato anche prima dei 50 anni, qualora esistano condizioni di aumentato rischio familiare o personale.
Le famiglie ad altissimo rischio, individuabili attraverso specifici esami genetici, devono essere sottoposte a controlli colonscopici ravvicinati.

Per i soggetti a rischio generico sono consigliati due tipi di esami a partire dai 50 anni d'età:

  • la ricerca del sangue occulto: la ricerca annuale del sangue occulto fecale, che ha consentito una riduzione della mortalità per neoplasia del colon-retto di circa il 30%, tuttavia presenta una bassa sensibilità per gli adenomi.

  • la colonscopia periodica: eseguita a cadenza almeno decennale rappresenta il test più efficace, ma è anche il più invasivo e presenta rischi di gravi effetti avversi che, sebbene molto rari, hanno contribuito a porre dei dubbi nel suo utilizzo come test di screening di massa.

L’esame del sangue occulto nelle feci si basa sul presupposto che i cancri ed i polipi sanguinano più facilmente della mucosa normale e che quindi la scoperta del sangue porta alla diagnosi in una fase precoce. In caso di positività il paziente viene avviato all’indagine di II livello che è rappresentata dalla colonscopia che permette la diagnosi, il prelievo bioptico e l’asportazione del polipo.

Se avverti i seguenti sintomi di allarme, consulta il tuo medico:

  • rettorragie
    presenza di sangue e muco nelle feci

  • tenesmo
    defecazione in più tempi ravvicinati
    stipsi di recente insorgenza
    senso di incompleta evacuazione
    febbricola, specie alla sera
    dimagrimento senza causa evidente.


Lo stile di vita può influenzare lo sviluppo del cancro al colon

Lo stile di vita può influenzare lo sviluppo del cancro del colon. Alcune regole da seguire:

carneDiminuire i cibi carnei nella dieta e, in generale, la quantità di calorie nell'alimentazione.
Ridurre comunque il consumo di grassi di origine animale e zuccheri complessi.

vegetali
Aumentare il consumo di vegetali e di frutta.

bilancia
Mantenere un adeguato peso corporeo.

corsa
Fare regolarmente attività fisica [basta mezz'ora al giorno di camminata veloce].