MTM n°15
MEDICAL TEAM MAGAZINE
Anno 5 - Numero 2 - lug/nov 2006
Il Personaggio
 





Anno 5 Numero 2
lug/nov 2006

 

La gente che cammina per strada a volte così indaffarata, distratta, indifferente di tutto, ma con quel tutto insostituibile nelle proprie tasche: la vita



RonRON Anche la musica può aiutare la ricerca
Insieme per la speranza «ma quando dici amore…» la SLA si può combattere anche cantando

dal sito www.ron.it

Circa quindici anni fa mi trovavo a Livigno, un posto di montagna meraviglioso per sciare d’inverno e per lasciarsi andare a una natura e a bellezze che tolgono il fiato d’estate. Stavo inforcando lo skilift per salire a 3000 metri. Era un freddo micidiale, più o meno 25 gradi sotto zero, ma c’era un sole così incredibile che non sentivi nulla. Udii però la voce di qualcuno che mi diceva «Ehi, sarà meglio che ti metta una cuffia in testa, sennò rischi un bel mal di gola». Quella persona è la stessa poi con la quale ho diviso tanti anni di amicizia, insieme alla sua meravigliosa famiglia che continuo a frequentare, anche se negli ultimi tre anni è venuto a far visita un ospite inatteso, assolutamente non invitato, qualcosa che ha cambiato la mia vita, quella di sua moglie, dei suoi tre figli, ma soprattutto quella del mio amico.
copertina - ma quando dici amoreLui si chiama Mario Melazzini ed è un fantastico dottore, una persona di rara sensibilità, un uomo speciale. È primario di un reparto di oncologia ed ha contratto questa malattia che si chiama SLA [sclerosi-laterale-amiotrofica]. Finché non si vive vicino a chi ne è colpito [e in questo caso il proprio migliore amico], non ci si rende conto di quanto cattiva sia, senza avvisi, senza scampo. La speranza però non muore. Posso dire tranquillamente, di aver ricevuto più in questi tre anni con lui apprezzando infinite meravigliose piccole grandi cose, che nei miei precedenti 48. Sono le cose che nella vita normale di ognuno di noi, possono essere considerate ormai quasi banali, noiose: un tramonto, le cicale, il vento, le stagioni che cambiano, le passeggiate lungo il Ticino, addirittura la nebbia e la pioggia. Elementi per cui vale la pena di considerare più profondamente il senso e l’importanza del tempo che abbiamo da vivere; un abbraccio, uno sguardo sincero, il confronto con un amico, una famiglia che ti ama, non perché deve, ma perché è bello, anche se sofferente, condividere le proprie ore con una persona che lotta per una qualità migliore di ogni sua giornata che passa. Credo che si impari così ad avere più pazienza, ad ascoltare di più, a sopportare di più, fino a rendersi conto di quanto sia fortunata la gente che cammina per strada a volte così indaffarata, distratta, indifferente di tutto, ma con quel tutto insostituibile nelle proprie tasche: la vita.