Odontoiatria
speciale per pazienti critici
del Dott.
Ernesto Iusi
![platea](/img/imm%20N15/20-2.jpg) Per
il terzo anno consecutivo l’ordine dei medici e degli odontoiatri
della provincia di Roma ha organizzato una sessione suddivisa in
due incontri interamente dedicata alle cure odontoiatriche dei pazienti
portatori di handicap non collaboranti e dei pazienti critici il
cui intervento richiede una preospedalizzazione. Si tratta dell’unico
caso nazionale a livello di ordine dei medici di giornate dedicate
a questa branca dell’odontoiatria che sta trovando con il
passare del tempo un consenso e un interesse sempre crescente. Si
è, infatti, passati dal concetto puramente teorico di salute
come diritto di tutti ad una sua applicazione pratica anche in campo
odontoiatrico. Fino a pochi anni fa, e purtroppo ancora oggi in
alcune zone, la salute odontoiatrica del paziente disabile era assolutamente
trascurata e si ricorreva alle cure solo in casi estremi e quando
l’unica terapia possibile era quella estrattiva. Incontri
come quello appena tenutosi a Roma, ha ribadito la necessità
di garantire gli stessi identici diritti anche ai pazienti speciali
partendo da una campagna informativa sull’importanza della
salute orale indirizzata ai genitori e allo staff di cura del paziente.
La sessione è stata suddivisa in due giornate a cui hanno
partecipato relatori provenienti da tutte le principali strutture
ospedaliere e universitarie d’Italia che hanno illustrato
il livello attuale dell’odontoiatria speciale nazionale.
La conferenza è stata organizzata per il terzo anno dal presidente
della Commissione Handicap dell’Ordine dei Medici di Roma,
il prof. Eugenio Raimondo, impegnato nel campo dell’odontoiatria
speciale da ormai più di dieci anni. Le difficoltà
di intervenire sono dettate principalmente dalla necessità
di trattare questi pazienti ricorrendo all’anestesia generale
vista la loro assoluta mancanza di collaborazione. Lo sviluppo di
tecniche di approccio dolce [clown-terapia, musico-terapia] hanno
permesso negli ultimi anni di ridurre notevolmente tale necessità
e soprattutto hanno permesso di eseguire piccole manovre per il
mantenimento di una buona salute orale. Molta attenzione è
stata posta all’istruzione e alla motivazione dei genitori
e dello staff di cura, sapendo che notevole merito nel mantenimento
dei risultati ottenuti con l’intervento, spetta proprio a
loro.
Al termine delle due giornate si è potuto constatare come
l’odontoiatria speciale abbia ormai raggiunto uno sviluppo
ed un interesse tali da rendere evidente come una sua conoscenza
debba far parte del bagaglio culturale del giovane odontoiatra.
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