MTM n°15
MEDICAL TEAM MAGAZINE
Anno 5 - Numero 2 - lug/nov 2006
Ricerca scientifica - Ibernazione
 






Anno 5 Numero 2
lug/nov 2006

 

Ibernare il paziente potrebbe essere l'escamotage per guadagnare tempo ed operarlo prima di riportarlo "in vita"



Ibernazione al via i primi test sugli uomini
L'annuncio del Massachusetts General Hospital di Boston.
La tecnica s’ispira ai metodi usati nella chirurgia dei trapianti

di S. Bonfirraro

cavieLa tecnica è stata messa a punto da un gruppo di ricercatori americani. Sono stati eseguiti 200 esperimenti di ibernazione su maialini e tutti gli animali che sono stati sottoposti al trattamento non hanno evidenziato particolari reazioni negative nella fase del risveglio. «Esperimenti di animazione sospesa sugli uomini sono imminenti», ha annunciato sulla rivista New Scientist, Hasan Alam, chirurgo del Massachussets General Hospital di Boston: «Credo che tecnicamente si possa riuscire a fare la stessa cosa sull’uomo». Questa procedura rappresenta un obiettivo importante per la chirurgia, arrivare un giorno a mantenere in stato di animazione sospesa un organismo vivente che ha subito gravi traumi aumentando così in maniera esponenziale le possibilità di intervento e le chance di salvarlo. Si potrebbe intervenire su questi pazienti tenendoli, per tutte le ore necessarie all’intervento, in bilico tra la vita e la morte in uno stato di “non vita” indotto portando il loro organismo a basse temperature. La tecnica potrebbe rivelarsi importante per la chirurgia d’urgenza, soprattutto nei casi di vittime di incidenti con lesioni molto gravi per esempio lesioni da arma da fuoco o gravi emorragie toraciche. Il metodo è simile a quello utilizzato per preservare gli organi in attesa di trapianto. Si priva l’organismo del sangue e lo si sostituisce con un fluido freddo. La temperatura corporea da 36-37 gradi scende fino a 10 gradi.
Si tratta della ipotermia profonda, nella quale non ci sono pulsazioni né attività elettrica nel cervello. In questo modo si diminuisce il fabbisogno di ossigeno da parte del corpo, in quanto tutti i processi metabolici si arrestano temporaneamente o rallentano al massimo, offrendo al chirurgo il tempo di riparare le ferite. Quando un individuo giunge in condizioni critiche in ospedale ed ha perso molto sangue, la sua vita è appesa a pochi minuti, ha spiegato Alam, infatti il cervello senza ossigeno a sufficienza, come avviene in condizioni di gravi emorragie, comincia a deperire nel giro di cinque minuti, mentre il cuore può resistere un pò di più, circa 20 minuti.
Cryonics InstituteQuindi, anche se miracolosamente i chirurghi riuscissero ad operare e saturare le ferite in un lasso di tempo così ridotto, ha osservato Alam, le probabilità che la persona torni cosciente alla fine dell’intervento sono minime. Ibernare il paziente potrebbe essere l’escamotage per guadagnare tempo ed operarlo prima di riportarlo "in vita". Al termine dell’intervento bisogna reiniettare nelle vene del paziente il sangue riscaldato per ripristinare le sue funzioni vitali. La "formula magica" dell’ibernazione consiste nel raffreddare il corpo il più rapidamente possibile [2 gradi al minuto], e riscaldarlo lentamente [mezzo grado al minuto]. Almeno nelle intenzioni dei suoi fautori, la tecnica rappresenta dunque una meta importante per la chirurgia, anche se nelle mani sbagliate potrebbe diventare lo strumento di pazzi, dittatori e miliardari a caccia di immortalità. L’unico scoglio rimasto, secondo Alam, è di natura etica. «Bisognerebbe ottenere il previo consenso dei soggetti da ibernare», spiega il professore, «Ma non puoi certo sederti a tavolino con un paziente in fin di vita». Per ovviare al problema i ricercatori di Boston vogliono elaborare un documento medico-legale simile a quello adottato in molti paesi per la donazione degli organi. Comunque l’esperto potrebbe iniziare tra 18-24 mesi gli studi clinici in collaborazione con un altro pioniere della tecnica, Patrick Kochanek del Safar Center for Resuscitation Research alla University of Pittsburgh School of Medicine, che lo scorso giugno ha annunciato di aver ibernato dei cani.