Ortoial
Acido Ialuronico - Ultimo ritrovato nel trattamento dell’articolazione
osteoartrosica
Il nuovo acido ialuronico ha un peso molecolare ottimale
in grado di stimolare i sinoviociti alla produzione di acido ialuronico
endogeno
di Andrea Amarone
Senza
l’acido Ialuronico la vita animale nella forma conosciuta
non esisterebbe. Negli esseri umani è uno dei più
importanti componenti del corpo e si trova praticamente in tutti
gli organi. L’acido ialuronico è una molecola lunga
e poliforme formata da uno schema ripetitivo di due zuccheri e la
sua altissima affinità con l’acqua spiega la sua importanza.
Quest’acido fornisce struttura agli organi, rassoda e gonfia
i tessuti; è molto usato nella chirurgia estetica oltre ad
agire da lubrificante, con un equilibrio unico tra viscosità
ed elasticità che apporta proprietà lubrificanti e
ammortizzanti alle articolazioni portanti. L’inizio stesso
della vita dipende dalla protezione fornita da uno strato di questo
gel che circonda l’ovulo. Una delle proprietà che la
differenzia da altre biomolecole è la sua struttura chimica,
che è identica in ogni specie in cui è presente senza
problemi di biocompatibilità, dato che un estratto puro di
quest’acido proveniente da una specie è ben tollerato
dalle altre. L’acido in questione è anche un importante
componente naturale del liquido sinoviale, il che lo colloca in
una posizione privilegiata nel trattamento dell’osteartrosi.
Le persone affette da questa malattia devono normalizzare le proprietà
del liquido con un effetto definito “integratore della viscosità”.
Sul mercato esistono numerosi preparati a base di acido ialuronico
ma non tutti seguono le linee guida come quelle dell’EUROPEAN
LEAGUE AGANIST REUMATISM [EULAR] e dell’AMERICAN COLLEGE OF
RHEUMATOLOGY [ACR]. ORTOIALL è un preparato di acido ialuronico
dal peso molecolare di un milione di dalton in cui è stato
dimostrato che c’è maggiore affinità coi recettori
adibiti alla stimolazione della biosintesi di acido ialuronico endogeno
[fig.1 - sulla destra]. L’attività dell’acido
ialuronico non si limita alla stimolazione endogena: è stato
dimostrato che esso possiede un effetto antinfiammatorio. Ancorandosi
ai recettori cellulari, circonda la cellula sinoviale e crea una
barriera che riduce le interazioni tra le sostanze proinfiammatorie
penetrate nel liquido sinoviale e la cellula, riducendo lo stato
infiammatorio articolare [fig.2 - sulla sinistra]. L’affermazione
è confermata da numerosi studi in vivo dove è stata
notata una attività antinfiammatoria dipendente dal peso
molecolare. In particolare è stato visto un effetto inibitorio
sui neutrofili attivati responsabili della degradazione della cartilagine,
espressa come riduzione della perdita di glicosaminoglicani. Inoltre
si è notato che l’acido ialuronico presenta un’attività
peso molecolare dipendente nei confronti delle reazioni indotte
da radicali liberi e altri mediatori della flogosi proteggendo i
tessuti cartilaginei dal danno ossidativo. Quindi è stato
dimostrato che un acido ialuronico dal peso molecolare ottimale
è più efficace a proteggere i fibroblasti dal danno
ossidativo rispetto ad uno di peso molecolare diverso [tabella sotto
riportata]
EFFETTO |
Peso
molecolare dipendente |
Riduzione dei livelli di PGE2 |
Si |
Riduzione della citochina IL-1 responsabile della induzione
della produzione di PGE2 |
Si |
Riduzione dell’espressione della citochina IL-1 e della
stromelisina |
Non dimostrato |
Incremento della produzione dell’inibitore tissutale
di metalloproteinasi [TIMP-1] |
Si |
Riduzione della perdita di GAGS |
Si |
Protezione dei fibroblasti dal danno ossidativo |
Si |
|