MTM n°16
MEDICAL TEAM MAGAZINE
Anno 6 - Numero 1 - dic/mar 2007
Magazine - Ricerca scientifica
 


Alessandra Malito
Alessandra Malito

Anno 6 - Numero 1
dic/mar 2007

 



Magazine Ricerca scientifica
a cura di Alessandra Malito


ISTITUTO DI NEUROBIOLOGIA E MEDICINA MOLECOLARE CNR
UN COLLIRIO CONTRO L’ALZHEIMER

collirioLa molecola Ngf [il fattore di crescita nervoso - nerve growth factor], somministrata come collirio raggiunge i neuroni cerebrali, migliora le capacità cognitive e permette un nuovo approccio terapeutico contro l’Alzheimer. La scoperta è di un gruppo di ricercatori del CNR e dell’Università di Roma Campus.
Negli ultimi anni il fattore di crescita nervoso ha ricevuto molta attenzione come potenziale agente terapeutico nella malattia di Alzheimer e attualmente, l’uso di questa molecola nel trattamento della malattia richiede la somministrazione intracerebrale in prossimità delle aree cerebrali colpite dalla patologia, essendo incapace di attraversare la barriera ematoencefalica.
«La somministrazione di NGF per via oculare, resa possibile dall’esistenza di una connessione anatomica tra cervello e sistema oculare», spiega Luigi Aloe «rappresenta una strategia nuova, non invasiva in grado di aggirare la barriera cerebrale. Fino ad oggi, per la somministrazione della molecola NGF sono state utilizzate metodiche invasive con rischi e costi elevati, come l’infusione cerebro-ventricolare, il trapianto di cellule capaci di produrreNGF e vettori virali». In futuro la molecola potrà essere somministrata durante le prime fasi della malattia come semplice collirio, per ridurre e/o bloccare l’evoluzione di una patologia, che si stima, oggi nel mondo, colpisca circa 15 milioni di persone di cui circa 4 milioni americani.


ISTITUTO DI INGEGNERIA BIOMEDICA - ISIB
UNA PATATA CONTRO IL DIABETE

L’Istituto di Ingegneria Biomedica, ISIB-CNR, Sezione di Bioingegneria di Padova ha coordinato con la Clinica Medica III dell’Università di Vienna uno studio sugli effetti benefici in soggetti diabetici di tipo 2 [non insulino dipendenti] di un estratto dalla buccia di una patata coltivata in Giappone. Nel 2010, ci saranno nel mondo 215 milioni di malati di Diabete mellito di tipo 2. Grande attenzione viene dedicata alla prevenzione e cura di questa malattia. La ipomoea batatas è una patata dolce, coltivata nella regione giapponese della prefettura Kagawa. Viene mangiata cruda dalle popolazioni locali che le ascrivono effetti benefici su anemia, ipertensione e diabete. L’estratto della sua buccia [chiamato Caiapo] viene commercializzato in Giappone [Fuji- Sangyo] e venduto senza necessità di ricetta medica. Con questo studio si è voluto verificare l’efficacia e la tollerabilità di una dose media di Caiapo assunta per un periodo limitato da pazienti cui è stata sospesa l’eventuale cura farmacologica. I test clinici sui pazienti sono stati carichi orali ed endovenosi di glucosio con conseguente misura della concentrazione nel sangue di glucidi, amminoacidi, lipidi ed ormoni. Questi dati sono stati analizzati tramite modelli matematico statistici sviluppati nel corso degli ultimi due decenni all’ISIB per ottenere parametri metabolici caratterizzati da buone precisioni ed accuratezze. I risultati hanno dimostrato nei soggetti trattati con Caiapo, rispetto a quelli che hanno assunto solo placebo, una riduzione della glicemia basale, del colesterolo e della emoglobina glicata, con conseguente miglioramento dello stato generale del paziente. Inoltre è stato dimostrato un aumento della capacità dell’insulina di favorire la scomparsa di glucosio dal sangue [diminuzione dell’insulino resistenza] senza alcun aumento di peso e di secrezione di insulina, perciò limitando lo stress pancreatico.


PREVENZIONE
IL VINO ROSSO PUÒ RIDURRE L’INCIDENZA DI TUMORE DEL COLON E DEL RETTO

Bere più di 3 bicchieri di vino rosso a settimana riduce l’incidenza di tumori del tratto intestinale di due terzi. Il vino bianco non ha lo stesso effetto positivo del vino rosso. Lo studio, compiuto da ricercatori dello State University of New York ha interessato 1741 persone, tra le quali 245 bevitori di vino rosso e 115 di vino bianco, e 1381 non bevitori di vino. L’incidenza di neoplasia colorettale, tumori e polipi, è stata del 9.9% nei non bevitori e dell’8.8% in coloro che bevevano 3 o più bicchieri di vino rosso. È stata riscontrata una riduzione del 68% per i bevitori di vino rosso rispetto ai non bevitori. Gli Autori attribuiscono gli effetti benefici del vino rosso alla presenza di Resveratrolo. Il contenuto di Resveratrolo è più elevato nel vino rosso che nel vino bianco, poiché la buccia dell’uva è rimossa precocemente nel processo di fermentazione del vino bianco, a differenza del vino rosso. Anche altre sostanze presenti nel vino rosso, o sostanze presenti nei barili di quercia in cui il vino invecchia, possono contribuire, assieme al Resveratrolo, alla prevenzione della neoplasia del colon e del retto.
da American College of Gastroenterology


GOOGLE PUÒ AIUTARE I MEDICI ANCHE NELLE DIAGNOSI PIÙ DIFFICILI
Medici del Princess Alexandra Hospital a Brisbane, in Australia, hanno valutato la percentuale di diagnosi corrette effettuate mediante il più popolare motore di ricerca del world wide web, Google. In ciascuno dei 26 casi di diagnosi complessa, pubblicati nel 2005 sul The New England Journal of Medicine [NEJM ], i Ricercatori hanno selezionato da 3 a 5 keyword per ciascun caso ed hanno fatto una ricerca su Google. I Ricercatori non erano a conoscenza delle diagnosi corrette. Hanno riscontrato che Google è stato in grado di fornire una diagnosi corretta nel 58% dei casi. I Ricercatori ritengono che la ricerca su Google possa rappresentare un aiuto per il medico; l’informazione medica si sta espandendo ad una velocità tale da rendere impossibile per una singola persona la memorizzazione delle notizie.
da British Medica Journal