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a cura di Nicoletta Alborino
COLONSCOPIA CON VIDEOCAPSULA
La
videopillola per analizzare l’interno del colon sarà
sperimentata per la prima volta in Italia. L’obiettivo è
sostituire la tradizionale e fastidiosa colonscopia. I primi quattro
pazienti la ingeriranno entro fine anno al Policlinico Universitario
Agostino Gemelli nell’ambito di uno studio multicentrico europeo
a cui partecipa, come unico centro italiano, l’Unità
di Endoscopia digestiva chirurgica dell’Università
Cattolica di Roma. La capsula è "usa e getta”
è dotata di 2 cupole ottiche così da poter acquisire
immagini da entrambe le estremità. In ciascuna delle cupole
la capsula contiene le ottiche ed una sorgente luminosa. Nella parte
centrale della capsula trovano posto una batteria ed un sistema
di trasmissione delle immagini ad un registratore portatile esterno.
La capsula acquisisce 4 immagini al secondo da ciascuna estremità.
Rispetto alle tecniche diagnostiche tradizionali endoscopiche e
radiologiche la capsula per il colon ha i vantaggi di non richiedere
la sedazione, di non esporre il paziente a radiazioni, di essere
ingerita naturalmente, di non richiedere l’insufflazione del
viscere e di consentire la visualizzazione diretta della mucosa
in tempo reale. La colonscopia con video capsula prevede una specifica
preparazione intestinale che deve essere eseguita, in parte, il
giorno precedente l’esame ed in parte il giorno dell’esame.
da www.repubblica.it
ASSUMERE POCHE PROTEINE AIUTA
A PREVENIRE TUMORI
Mangiare
basse dosi di proteine potrebbe ridurre il rischio di sviluppare
alcune forme di cancro che non sono associate all’obesità.Lo
studio è stato effettuato negli Stati Uniti dalla Washington
University School of Medicine. L’ipotesi degli esperti è
che un prolungato ed eccessivo consumo di carne e proteine in generale
possa aumentare il rischio di sviluppare alcune forme di cancro
e persino accelerare i processi d’invecchiamento. Tra le forme
di tumore individuate in questo studio il cancro alla prostata e
il tumore della mammella nelle donne in età premenopausale.
da www.Molecularlab.it
SOFTWARE SALVA CUORE PER
PICCOLI PAZIENTI
Un
software in grado di prevedere le possibilità di rischio
clinico dei bambini affetti da malformazioni cardiache gravi. L’innovativo
sistema è in funzione nell’Ospedale Civico di Palermo.
Il software CHD-Risk [Congenital Heart Diseases Risk], è
stato ideato dal cardiochirurgo Carlo Marcelletti ed è in
grado di segnalare, a seguito dell’immissione di dati e parametri
clinici, situazioni di potenziale rischio attraverso un sistema
di allarmi generati automaticamente. La flessibilità del
sistema [che monitora i sistemi cardiocircolatorio, renale, cerebrale
e respiratorio] consente di adattare il programma alle condizioni
del singolo paziente: i range di allarme, preimpostati sulla specifica
patologia possono essere modificati in base alle condizioni individuali
del paziente.
da www.repubblica.it
ICTUS: GLI ALTI LIVELLI DI
PROTEINA C REATTIVA NON SONO UN PREDITTORE DI RISCHIO
Le
attuali linee guida raccomandano la valutazione dei livelli di proteina
C-reattiva mediante un test ad alta sensibilità per predire
il rischio cardiovascolare. Recenti studi hanno messo in evidenza
che, sebbene gli elevati valori della proteina C-reattiva rappresentino
un fattore di rischio cardiovascolare, non sono utili nel predire
il rischio di malattia cardiovascolare. I Ricercatori dell’Erasmus
Medical Center di Rotterdam hanno valutato l’importanza della
proteina C-reattiva come fattore di rischio e come predittore del
rischio di futuri eventi ittali. Lo studio ha riguardato 6.430 partecipanti
che nel periodo 1990-1993 avevano 55 anni o più, e non presentavano
ictus. Nel corso di un periodo osservazionale medio di 8.2 anni
si sono riscontrati 498 ictus di prima insorgenza. Gli alti livelli
di proteina C-reattiva erano significativamente associati al rischio
di ictus totale e al rischio di ictus ischemico. Tuttavia, aver
tenuto conto dei livelli di proteina C-reattiva non ha prodotto
miglioramenti nella capacità di predire individualmente il
rischio di ictus.
da Bos MJ et al, Circulation
PATATINE FRITTE SENZA ACRILAMIDE
La
precottura in forno a microonde riduce i livelli di acrilamide che
si possono rilevare nelle patatine fritte. La sostanza è
neurotossica ed è classificata come probabilmente cancerogena
dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro [IARC].
Un gruppo di ricercatori dell’Università di Mersin,
in Turchia, ha dimostrato che la riduzione del tempo di frittura,
ottenuta sottoponendo le strisce di patata a una precottura con
microonde, consente di ottenere una drastica riduzione delle concentrazioni
di acrilamide rispetto a una frittura tradizionale. Per la precisione,
la riduzione era del 36 per cento rispetto a un prodotto ottenuto
con sola frittura in olio a 150º, del 41 per cento rispetto
a una frittura a 170º, e del 60 per cento rispetto a una frittura
a 190º.
da Le Scienze
I BENEFICI DELLA MARIJUANA
Ritardare
e alleviare i sintomi dell’Alzheimer: questo importante obiettivo
terapeutico può essere raggiunto semplicemente con l’assunzione
di marijuana. Secondo quanto affermano i ricercatori dello Scripps
Research Institute , infatti, un principio attivo in essa contenuto,
il delta-9-tetraidrocannabinolo [THC] può prevenire la caduta
dei livelli del neurotrasmettitore acetilcolina meglio di quanto
facciano i farmaci attualmente in commercio. Il THC è in
grado anche di bloccare l’aggregazione di proteine che possono
indurre un peggioramento dei processi cognitivi e mnemonici tipici
dei soggetti colpiti da Alzheimer. Secondo i ricercatori i risultati
di questo studio potrebbero aprire la strada a nuovi farmaci, tenuto
conto anche dei benefici effetti del THC nell’alleviare i
sintomi del glaucoma e gli effetti collaterali delle terapie dei
tumori e dell’AIDS.
da Le Scienze
LA CHEMIOTERAPIA INDEBOLISCE
LA MEMORIA
Uno
studio condotto presso l’Università della Californiamostra
che la chemioterapia può indurre modificazioni nel metabolismo
cerebrale e nel flusso ematico, e che di questi effetti il paziente
può risentire anche a dieci anni di distanza. «Queste
persone spesso faticano a mettere a fuoco o ricordare cose o compiti
complessi in un modo che non gli accadeva prima della chemioterapia»
spiega Daniel Silverman. Si è usata la PET per scandire il
cervello di pazienti che erano state sottoposte a intervento chirurgico
per la rimozione di un cancro al seno da cinque a dieci anni prima.
Una parte di esse era stata successivamente sottoposta a chemioterapia
per ridurre il rischio di recidive. Confrontando le immagini PET
ottenute da questo gruppo, da un gruppo di pazienti non sottoposte
a chemioterapia e da un ulteriore gruppo di controllo di soggetti
sani, si è riscontrato come nelle pazienti trattate si potesse
riscontrare una diminuzione del metabolismo cerebrale a livello
della corteccia frontale, nonché delle capacità mnemoniche.
da Le Scienze
SANITÀ: DA USA MODELLO
DI MEDICO “SEMIPERSONALE” REPERIBILE 24 ORE
Un
medico reperibile sempre, a ogni ora del giorno e della notte, sette
giorni su sette, da “dividere” solo con pochi altri
assistiti. Al modico prezzo di circa 1.500-1.800 dollari l’anno.
È il medico “semipersonale” che sta diventando
di moda tra le persone benestanti degli Usa. Oltreoceano, dove non
esiste una assistenza come quella offerta dal SSN, sta crescendo
il numero di camici bianchi che lascia il suo lavoro abituale nelle
tradizionali strutture sanitarie per offrire i propri servigi a
un ristretto gruppo di pazienti, massimo 600 anziché i tradizionali
2.500. Il servizio che si chiama MDVIP, acronimo per Medical Doctor
for Vip, offre servizi “cinque stelle”. Tra i servizi
offerti, oltre la reperibilità continua, anche la possibilità
di fissare appuntamenti in giornata e un Cd-rom con tutti i dati
sanitari.
da Adnkronos Salute
VERONESI: LINFONODO SENTINELLA
CONTRO CELLULE STAMINALI DEL CANCRO
Dallo
studio del linfonodo sentinella, potrebbero venire informazioni
importanti sulle cellule staminali tumorali per mettere a punto
farmaci in grado di bloccare la loro crescita e fermare le metastasi.
«Il futuro ruolo del Linfonodo sentinella è legato
alla ricerca sulle cellule staminali del cancro -afferma Umberto
Veronesi- ci aspettiamo una svolta nell’efficacia dei cosiddetti
farmaci intelligenti». Il metodo consiste nell’identificare
il linfonodo più vicino al tumore, per poi analizzarlo rapidamente
per accertare se contiene cellule maligne. Poiché‚
la situazione di quel linfonodo segnala [come una sentinella] quella
di tutti gli altri linfonodi dell’ascella, il chirurgo procede
all’intervento di dissezione ascellare solo nei casi in cui
è accertato che esiste metastasi ascellare evitando interventi
demolitivi non necessari.
da Le Scienze
ORMONI DELLO STRESS E CANCRO
Gli
ormoni prodotti durante periodi di stress potrebbero aumentare la
velocità di crescita di alcuni particolari tipi di tumore,
come il carcinoma ovarico e il carcinoma nasofaringeo: è
quanto risulta da una ricerca condotta presso la Ohio State University.
Lo studio, condotto su colture cellulari in vitro, ha infatti mostrato
che l’aumento dei livelli di noradrenalina stimola il tumore
a secernere due composti - le metalloproteine MMP- 2 e MMP-9 - che,
agendo sui tessuti circostanti, rendono più agevole alle
cellule cancerose l’ingresso nel torrente sanguigno e la conseguente
diffusione di metastasi. Inoltre sempre la noradrenalina stimola
la secrezione di un’ulteriore terza sostanza, il fattore di
crescita endoteliare vascolare [VEGF], che stimola l’angiogenesi
all’interno della massa tumorale.
da Le Scienze
HELICOBACTER PYLORI PUÒ
DIFFONDERSI NEL SANGUE
Un gruppo internazionale di ricercatori della Uniformed
Services University of the Health Sciences di Bethesda, e dell’Università
di Umea , in Svezia, ha dimostrato che H.pylori può raggiungere
il flusso ematico e diffondersi in tutto l’organismo, dando
origine ad altre condizioni infiammatorie croniche, come l’arterosclerosi
e l’artrite reumatoide. Il batterio realizza la sua aggressione
grazie a proteine di adesione presenti sulla sua superficie che
si legano ai carboidrati presenti sulla membrana delle cellule della
mucosa gastrica e dei globuli rossi. Si è scoperto che l’adesione
di H. pylori ai globuli rossi è mediata dall’adesina
Saba, una proteina la cui composizione varia da un paziente all’altro
e da un ceppo batterico all’altro. Poiché variano anche
i carboidrati della membrana a cui l’adesina Saba si lega,
di fatto H. pylori dimostra di essere in grado di adattarsi alle
difese messe in campo dall’ospite in risposta alla infiammazione
cronica.
da Le Scienze
UNA MODERATA ASSUNZIONE DI
ALCOL RIDUCE IL RISCHIO DI INFARTO MIOCARDICO NEGLI UOMINI SANI
Uno
studio condotto dal Beth Israel Deaconess Medical Center e dell’Harvard
School of Public Health ha mostrato che uomini con stili di vita
sani che consumano moderate quantità di alcol [da meno di
1 a 2 bicchieri al dì] presentano un ridotto rischio di infarto
miocardico rispetto agli uomini che non bevono queste quantità
di alcol. I Ricercatori hanno coinvolto più di 50.000 maschi
di età compresa tra 40 e 75 anni nell’arco di 20 anni.
Sono stati identificati 8.867 uomini che presentavano un basso indice
di massa corporea, si astenevano dal fumare, svolgevano attività
fisica moderata per almeno 30 minuti al giorno e consumavano una
dieta ricca di frutta, vegetali, fibre di cereali, pesce, pollo,
nocciole e carne rossa. L’analisi ha mostrato che tra i soggetti
che sono stati in grado di mantenere comportamenti sani [attività
fisica, dieta corretta, basso indice BMI, no fumo] per almeno una
parte del periodo osservazionale, quelli che assumevano quantità
moderate di alcol presentavano un rischio di infarto miocardico
più basso del 40- 60% rispetto ai non-bevitori o ai bevitori
molto moderati.
da Archives of Internal Medicine
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