MTM n°16
MEDICAL TEAM MAGAZINE
Anno 6 - Numero 1 - dic/mar 2007
NEWS
 


Nicoletta Alborino
Nicoletta Alborino

Anno 6 - Numero 1
dic/mar 2007

 



News
a cura di Nicoletta Alborino


COLONSCOPIA CON VIDEOCAPSULA
colonscopiaLa videopillola per analizzare l’interno del colon sarà sperimentata per la prima volta in Italia. L’obiettivo è sostituire la tradizionale e fastidiosa colonscopia. I primi quattro pazienti la ingeriranno entro fine anno al Policlinico Universitario Agostino Gemelli nell’ambito di uno studio multicentrico europeo a cui partecipa, come unico centro italiano, l’Unità di Endoscopia digestiva chirurgica dell’Università Cattolica di Roma. La capsula è "usa e getta” è dotata di 2 cupole ottiche così da poter acquisire immagini da entrambe le estremità. In ciascuna delle cupole la capsula contiene le ottiche ed una sorgente luminosa. Nella parte centrale della capsula trovano posto una batteria ed un sistema di trasmissione delle immagini ad un registratore portatile esterno. La capsula acquisisce 4 immagini al secondo da ciascuna estremità. Rispetto alle tecniche diagnostiche tradizionali endoscopiche e radiologiche la capsula per il colon ha i vantaggi di non richiedere la sedazione, di non esporre il paziente a radiazioni, di essere ingerita naturalmente, di non richiedere l’insufflazione del viscere e di consentire la visualizzazione diretta della mucosa in tempo reale. La colonscopia con video capsula prevede una specifica preparazione intestinale che deve essere eseguita, in parte, il giorno precedente l’esame ed in parte il giorno dell’esame.
da www.repubblica.it


ASSUMERE POCHE PROTEINE AIUTA A PREVENIRE TUMORI
proteineMangiare basse dosi di proteine potrebbe ridurre il rischio di sviluppare alcune forme di cancro che non sono associate all’obesità.Lo studio è stato effettuato negli Stati Uniti dalla Washington University School of Medicine. L’ipotesi degli esperti è che un prolungato ed eccessivo consumo di carne e proteine in generale possa aumentare il rischio di sviluppare alcune forme di cancro e persino accelerare i processi d’invecchiamento. Tra le forme di tumore individuate in questo studio il cancro alla prostata e il tumore della mammella nelle donne in età premenopausale.
da www.Molecularlab.it


SOFTWARE SALVA CUORE PER PICCOLI PAZIENTI
cuoreUn software in grado di prevedere le possibilità di rischio clinico dei bambini affetti da malformazioni cardiache gravi. L’innovativo sistema è in funzione nell’Ospedale Civico di Palermo. Il software CHD-Risk [Congenital Heart Diseases Risk], è stato ideato dal cardiochirurgo Carlo Marcelletti ed è in grado di segnalare, a seguito dell’immissione di dati e parametri clinici, situazioni di potenziale rischio attraverso un sistema di allarmi generati automaticamente. La flessibilità del sistema [che monitora i sistemi cardiocircolatorio, renale, cerebrale e respiratorio] consente di adattare il programma alle condizioni del singolo paziente: i range di allarme, preimpostati sulla specifica patologia possono essere modificati in base alle condizioni individuali del paziente.
da www.repubblica.it


ICTUS: GLI ALTI LIVELLI DI PROTEINA C REATTIVA NON SONO UN PREDITTORE DI RISCHIO
proteina CLe attuali linee guida raccomandano la valutazione dei livelli di proteina C-reattiva mediante un test ad alta sensibilità per predire il rischio cardiovascolare. Recenti studi hanno messo in evidenza che, sebbene gli elevati valori della proteina C-reattiva rappresentino un fattore di rischio cardiovascolare, non sono utili nel predire il rischio di malattia cardiovascolare. I Ricercatori dell’Erasmus Medical Center di Rotterdam hanno valutato l’importanza della proteina C-reattiva come fattore di rischio e come predittore del rischio di futuri eventi ittali. Lo studio ha riguardato 6.430 partecipanti che nel periodo 1990-1993 avevano 55 anni o più, e non presentavano ictus. Nel corso di un periodo osservazionale medio di 8.2 anni si sono riscontrati 498 ictus di prima insorgenza. Gli alti livelli di proteina C-reattiva erano significativamente associati al rischio di ictus totale e al rischio di ictus ischemico. Tuttavia, aver tenuto conto dei livelli di proteina C-reattiva non ha prodotto miglioramenti nella capacità di predire individualmente il rischio di ictus.
da Bos MJ et al, Circulation


PATATINE FRITTE SENZA ACRILAMIDE
patatineLa precottura in forno a microonde riduce i livelli di acrilamide che si possono rilevare nelle patatine fritte. La sostanza è neurotossica ed è classificata come probabilmente cancerogena dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro [IARC]. Un gruppo di ricercatori dell’Università di Mersin, in Turchia, ha dimostrato che la riduzione del tempo di frittura, ottenuta sottoponendo le strisce di patata a una precottura con microonde, consente di ottenere una drastica riduzione delle concentrazioni di acrilamide rispetto a una frittura tradizionale. Per la precisione, la riduzione era del 36 per cento rispetto a un prodotto ottenuto con sola frittura in olio a 150º, del 41 per cento rispetto a una frittura a 170º, e del 60 per cento rispetto a una frittura a 190º.
da Le Scienze


I BENEFICI DELLA MARIJUANA
marijuanaRitardare e alleviare i sintomi dell’Alzheimer: questo importante obiettivo terapeutico può essere raggiunto semplicemente con l’assunzione di marijuana. Secondo quanto affermano i ricercatori dello Scripps Research Institute , infatti, un principio attivo in essa contenuto, il delta-9-tetraidrocannabinolo [THC] può prevenire la caduta dei livelli del neurotrasmettitore acetilcolina meglio di quanto facciano i farmaci attualmente in commercio. Il THC è in grado anche di bloccare l’aggregazione di proteine che possono indurre un peggioramento dei processi cognitivi e mnemonici tipici dei soggetti colpiti da Alzheimer. Secondo i ricercatori i risultati di questo studio potrebbero aprire la strada a nuovi farmaci, tenuto conto anche dei benefici effetti del THC nell’alleviare i sintomi del glaucoma e gli effetti collaterali delle terapie dei tumori e dell’AIDS.
da Le Scienze


LA CHEMIOTERAPIA INDEBOLISCE LA MEMORIA
cervelloUno studio condotto presso l’Università della Californiamostra che la chemioterapia può indurre modificazioni nel metabolismo cerebrale e nel flusso ematico, e che di questi effetti il paziente può risentire anche a dieci anni di distanza. «Queste persone spesso faticano a mettere a fuoco o ricordare cose o compiti complessi in un modo che non gli accadeva prima della chemioterapia» spiega Daniel Silverman. Si è usata la PET per scandire il cervello di pazienti che erano state sottoposte a intervento chirurgico per la rimozione di un cancro al seno da cinque a dieci anni prima. Una parte di esse era stata successivamente sottoposta a chemioterapia per ridurre il rischio di recidive. Confrontando le immagini PET ottenute da questo gruppo, da un gruppo di pazienti non sottoposte a chemioterapia e da un ulteriore gruppo di controllo di soggetti sani, si è riscontrato come nelle pazienti trattate si potesse riscontrare una diminuzione del metabolismo cerebrale a livello della corteccia frontale, nonché delle capacità mnemoniche.
da Le Scienze


SANITÀ: DA USA MODELLO DI MEDICO “SEMIPERSONALE” REPERIBILE 24 ORE
telefonoUn medico reperibile sempre, a ogni ora del giorno e della notte, sette giorni su sette, da “dividere” solo con pochi altri assistiti. Al modico prezzo di circa 1.500-1.800 dollari l’anno. È il medico “semipersonale” che sta diventando di moda tra le persone benestanti degli Usa. Oltreoceano, dove non esiste una assistenza come quella offerta dal SSN, sta crescendo il numero di camici bianchi che lascia il suo lavoro abituale nelle tradizionali strutture sanitarie per offrire i propri servigi a un ristretto gruppo di pazienti, massimo 600 anziché i tradizionali 2.500. Il servizio che si chiama MDVIP, acronimo per Medical Doctor for Vip, offre servizi “cinque stelle”. Tra i servizi offerti, oltre la reperibilità continua, anche la possibilità di fissare appuntamenti in giornata e un Cd-rom con tutti i dati sanitari.
da Adnkronos Salute


VERONESI: LINFONODO SENTINELLA CONTRO CELLULE STAMINALI DEL CANCRO
celluleDallo studio del linfonodo sentinella, potrebbero venire informazioni importanti sulle cellule staminali tumorali per mettere a punto farmaci in grado di bloccare la loro crescita e fermare le metastasi. «Il futuro ruolo del Linfonodo sentinella è legato alla ricerca sulle cellule staminali del cancro -afferma Umberto Veronesi- ci aspettiamo una svolta nell’efficacia dei cosiddetti farmaci intelligenti». Il metodo consiste nell’identificare il linfonodo più vicino al tumore, per poi analizzarlo rapidamente per accertare se contiene cellule maligne. Poiché‚ la situazione di quel linfonodo segnala [come una sentinella] quella di tutti gli altri linfonodi dell’ascella, il chirurgo procede all’intervento di dissezione ascellare solo nei casi in cui è accertato che esiste metastasi ascellare evitando interventi demolitivi non necessari.
da Le Scienze


ORMONI DELLO STRESS E CANCRO
ormoni dello stressGli ormoni prodotti durante periodi di stress potrebbero aumentare la velocità di crescita di alcuni particolari tipi di tumore, come il carcinoma ovarico e il carcinoma nasofaringeo: è quanto risulta da una ricerca condotta presso la Ohio State University. Lo studio, condotto su colture cellulari in vitro, ha infatti mostrato che l’aumento dei livelli di noradrenalina stimola il tumore a secernere due composti - le metalloproteine MMP- 2 e MMP-9 - che, agendo sui tessuti circostanti, rendono più agevole alle cellule cancerose l’ingresso nel torrente sanguigno e la conseguente diffusione di metastasi. Inoltre sempre la noradrenalina stimola la secrezione di un’ulteriore terza sostanza, il fattore di crescita endoteliare vascolare [VEGF], che stimola l’angiogenesi all’interno della massa tumorale.
da Le Scienze


HELICOBACTER PYLORI PUÒ DIFFONDERSI NEL SANGUE
Un gruppo internazionale di ricercatori della Uniformed Services University of the Health Sciences di Bethesda, e dell’Università di Umea , in Svezia, ha dimostrato che H.pylori può raggiungere il flusso ematico e diffondersi in tutto l’organismo, dando origine ad altre condizioni infiammatorie croniche, come l’arterosclerosi e l’artrite reumatoide. Il batterio realizza la sua aggressione grazie a proteine di adesione presenti sulla sua superficie che si legano ai carboidrati presenti sulla membrana delle cellule della mucosa gastrica e dei globuli rossi. Si è scoperto che l’adesione di H. pylori ai globuli rossi è mediata dall’adesina Saba, una proteina la cui composizione varia da un paziente all’altro e da un ceppo batterico all’altro. Poiché variano anche i carboidrati della membrana a cui l’adesina Saba si lega, di fatto H. pylori dimostra di essere in grado di adattarsi alle difese messe in campo dall’ospite in risposta alla infiammazione cronica.
da Le Scienze


UNA MODERATA ASSUNZIONE DI ALCOL RIDUCE IL RISCHIO DI INFARTO MIOCARDICO NEGLI UOMINI SANI
AlcolUno studio condotto dal Beth Israel Deaconess Medical Center e dell’Harvard School of Public Health ha mostrato che uomini con stili di vita sani che consumano moderate quantità di alcol [da meno di 1 a 2 bicchieri al dì] presentano un ridotto rischio di infarto miocardico rispetto agli uomini che non bevono queste quantità di alcol. I Ricercatori hanno coinvolto più di 50.000 maschi di età compresa tra 40 e 75 anni nell’arco di 20 anni. Sono stati identificati 8.867 uomini che presentavano un basso indice di massa corporea, si astenevano dal fumare, svolgevano attività fisica moderata per almeno 30 minuti al giorno e consumavano una dieta ricca di frutta, vegetali, fibre di cereali, pesce, pollo, nocciole e carne rossa. L’analisi ha mostrato che tra i soggetti che sono stati in grado di mantenere comportamenti sani [attività fisica, dieta corretta, basso indice BMI, no fumo] per almeno una parte del periodo osservazionale, quelli che assumevano quantità moderate di alcol presentavano un rischio di infarto miocardico più basso del 40- 60% rispetto ai non-bevitori o ai bevitori molto moderati.
da Archives of Internal Medicine