La
donna
di Giovanna Zara
Nell’Islam,
dove la famiglia viene privilegiata rispetto alle altre istituzioni,
la donna gode di una posizione onorata e protetta, ma in questo
sistema, comunque di tipo patriarcale, le differenze fra uomo e
donna sono nette. Nelle pratiche di successione, seguendo le linee
del Corano, vengono favoriti gli eredi maschi: la parte di eredità
destinata alla sorella ammonta alla metà di quella del fratello.
Per quanto riguarda la parte giuridica la testimonianza della donna
vale la metà di quella dell’uomo. Secondo la tradizione
le persone che può frequentare una donna sposata sono, oltre
al marito, le amiche e i familiari maschi con cui è proibito
contrarre il matrimonio e cioè il padre, i figli, i fratelli,
i nipoti, il suocero, i cognati e i generi. Per quanto riguarda
l’abbigliamento, l’abito tipico si ispira ad un generico
ideale di pudore femminile estrapolato dal Corano. Questo può
essere visto come una possibilità data alle donne di accedere
a luoghi pubblici prima riservati agli uomini, affermando la propria
indisponibilità sessuale agli uomini esterni alla propria
cerchia familiare. In generale, però, bisogna capire la differenza
tra l’uso del velo imposto per legge e o per una scelta personale.
Le femministe contemporanee si trovano davanti un muro per quanto
riguarda un eventuale cambiamento di queste pratiche, perchè
essendo enunciate nel testo sacro sono considerate dai tradizionalisti
immutabili. Ma secondo le correnti moderniste è necessario
considerare che il Corano è stato scritto in un determinata
situazione storica e quindi andrebbe riconsiderato in rapporto al
momento contingente.
In
Occidente, dopo anni di faticosa lotta, le donne sono riuscite
a raggiungere alti livelli di parità con gli uomini che però
hanno creato dei rivolgimenti sia a livello sociale che economico.
Dal punto di vista sociale il ruolo che la donna ha acquisito nella
sfera lavorativa ha creato delle grosse implicazioni per quanto
riguarda la gestione della famiglia, e la cui più grande
conseguenza è il calo della natalità. Dal punto di
vista economico il cosiddetto “tetto di cristallo” è
una realtà che tocca sia le retribuzioni, paragonate a quelle
maschili, sia il livello di carriera, a volte limitata per esigenze
di scelta fra la famiglia e appunto la carriera, scelta che difficilmente
ha lo stesso impatto per un uomo. La libertà di muoversi,
abbigliarsi, agire in un certo modo, dovuta sia all’educazione
che al raggiungimento di una completa indipendenza economica è
totale. La società impone un modello di donna sempre perfetta,
vincente e che non solo aiuta economicamente in casa, ma si occupa
dell’educazione dei figli e della gestione della casa. È
al centro di grossi dibattiti la mercificazione di cui è
diventato oggetto l’immagine del corpo femminile, dall’uso
del nudo nella promozione dei prodotti al mostrare il proprio corpo
per ottenere successo, che nasconde molte volte il ricatto di ordine
sessuale che ancora oggi subisce la donna da parte degli uomini.
Dal punto di vista psicologico, la donna che si occupa di tutto
e chiede all’uomo di essere capita, aiutata, amata ha creato
nell’uomo una sorta di paura che rende sempre più difficili
i rapporti a due e che ha fatto aumentare vertiginosamente il numero
delle donne sole.
|