Comunità di Sant’Egidio «amici per la strada»
Vivere in strada non è una scelta di vita
di Nicoletta Alborino
Molte
persone sono portate a pensare che vivere per strada sia una scelta
di vita, una scelta di libertà… purtroppo nella maggior
parte dei casi non è così. La vita in strada è
un percorso obbligato, conseguenza di una difficile storia personale
costellata da disgrazie, errori, malattie e delusioni che determinano
l’abbandono dell’ambiente sociale. Proprio questo abbandono
fa si che le giornate degli “amici di strada” siano
scandite dal contrasto tra il desiderio di cambiare vita e la paura
di non riuscire a ricominciare da capo, la paura di essere nuovamente
ingannati. In queste persone non è mai sopito il desiderio
di una vita normale, ma la loro situazione attuale fa apparire il
cambiamento come una chimera irraggiungibile. La vita per strada
è una vita dura e pericolosa, è una lotta quotidiana
per la sopravvivenza. È una condizione che ti espone ad una
grande dipendenza, anche nelle piccole cose quotidiane [come fare
una doccia, mangiare un pasto caldo] e soprattutto all’umiliazione,
all’avversione della gente, disposta più ad allontanare
queste persone piuttosto che ad aiutarle. Molti rifiutano di frequentare
i centri di accoglienza, perché conservando una loro dignità,
non riescono ad accettare la promiscuità di questi centri
perchè gli orari sono poco elastici, per la paura della violenza
e delle liti, in generale perché dopo anni di isolamento
diventano incapaci di vivere con gli altri.
Molto spesso non trovando altri compagni per spezzare la propria
solitudine si rivolgono all’alcool. Tra i senza dimora l’alcolismo
è un fenomeno molto diffuso, per molti è l’unico
molto per fuggire, per stordirsi sperando di dimenticare.
I membri della Comunità di Sant’Egidio, prendendo esempio
dal buon samaritano della parabola evangelica, si sono impegnati,
fin dalla fine degli anni Settanta, nel prendersi cura di questi
poveri che vivono in gravi difficoltà nelle stazioni, sotto
i portici e negli angoli delle città. Con gli anni l’impegno
ha portato ad intensificare sempre più le iniziative. La
Comunità festeggia il Natale insieme a chi non ha nessuno;
gruppi di persone si recano la sera nelle stazioni ferroviarie o
nei luoghi dove i senza dimora trovano riparo per la notte, per
portare cibi e bevande calde, coperte e altri generi di conforto,
per proteggersi dal freddo. Nel periodo invernale questa presenza
capillare nelle strade si intensifica con l’obiettivo di raggiungere
in particolare le persone più isolate e meno capaci di difendersi
dai rigori della temperatura. I centri di accoglienza della Comunità
costituiscono un complesso di iniziative organizzate: informazioni
e consulenza, distribuzione di alimenti e vestiti, ambulatorio medico,
docce, lavanderia e barbiere, biblioteca, recapito postale e residenza
anagrafica. Inoltre, dal 1990 la Comunità di Sant’Egidio
pubblica ogni anno una guida che raccoglie notizie utili sui servizi
sociali ed i relativi riferimenti ed indirizzi per le persone che
vivono in strada. È stata soprannominata la "guida Michelin
dei poveri" perchè rappresenta uno strumento indispensabile
per la sopravvivenza per chi è costretto a vivere di espedienti.
GUIDA PRATICA
Dove Mangiare
Via Dandolo 10: Mercoledì e Venerdì ore 17.00-19.30
/ Sabato ore 17.00-19.00
Dove Lavarsi
Via Anicia 6/c: Doccia , biancheria, barbiere e lavanderia automatica
su appuntamento:
STRANIERI: Lunedì ore 16.00-19.00
NOMADI: Venerdì ore 15.30-19.00
ITALIANI: Sabato ore 15.00 -18.00
Dove Curarsi
Via Anicia 6/c: Medicina Generale
STRANIERI: Lunedì ore 15.30-19.00
NOMADI: Venerdì ore 15.30-18.30
ITALIANI: Martedì ore 8.30 - 11.00
Ascolto, Orientamento e Aiuto
Via Anicia 6/c: Tel. 06/5895444
Orientamento e alimentari
ITALIANI: Martedì ore 8.30-12.00
Orientamento, aiuto legale, vestiti e alimentari
STRANIERI: Lunedì ore 15.30-19.00
NOMADI: Venerdì ore 15.30-19.00
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