OCCHI PER COMUNICARE
ASSOCIAZIONE ANGELMAN
REGIONE LAZIO-ONLUS
Una vita sostenibile per i bambini con deficit comunicativi
e per le loro famiglie
a cura della redazione
Occhi per comunicare è una onlus nata dalla
sensibilità di un gruppo di genitori di Roma
con i figli affetti dalla Sindrome di Angelman.
L’esigenza di una onlus è nata dalla presa di
coscienza di queste famiglie della saturazione
degli insufficienti spazi e strutture che dovrebbero
sostenere i ragazzi e le famiglie
stesse nell’ambito del territorio romano.
I nostri scopi:
- Divulgazione della sindrome a pediatri,
farmacisti e specialisti quali neurologi o
neuropsichiatri infantili;
- Sensibilizzazione dell’opinione pubblica e
delle più importanti società circa un progetto
di creazione di spazio multifunzionale
con prevalenza ludico-ricreativa impostato
in comunicazione aumentativa alternativa.
La Sindrome di Angelman prende il nome dal
pediatra inglese Harry Angelman che
trent’anni fa riscontrò in alcuni suoi piccoli
pazienti caratteristiche particolari che lo incuriosirono.
Il loro quadro clinico era sostanzialmente
simile ed ebbe così il forte presentimento
che fossero affetti dalla stessa patologia,
sconosciuta perché mai descritta in
precedenza. I bambini presentavano ritardo
psico-intellettivo, crisi convulsive, atassia con
movimenti a scatto, assenza di linguaggio e
una postura simile, che ricordava quello di
una bambolina sorridente.
I SINTOMI DELLA SINDROME DI ANGELMAN
Le caratteristiche principali della sindrome
di Angelman sono un grave ritardo psicomotorio,
l’assenza di linguaggio o utilizzo di
poche parole, problemi di equilibrio e movimenti
scoordinati [atassia] con tremore
agli arti. Un’altra caratteristica è la tendenza
a ridere in modo eccessivo e senza motivo,
ipereccitabilità, iperattività, scarsa attenzione.
Altri tratti frequenti sono la microcefalia
[testa piccola rispetto al resto del corpo] che
si rende evidente dopo i 2 anni di vita, indole
affettuosa, presenza di capelli chiari e occhi
azzurri e infine la presenza di crisi convulsive
che insorgono entro i 3 anni.
I bambini tendono a nascere più piccoli del
normale, hanno frequentemente problemi
di alimentazione, con difficoltà di suzione o
rigurgito, e alcuni di essi soffrono più facilmente
di infezioni delle vie aeree [tonsilliti,
faringiti, bronchiti etc..].
DIAGNOSI DELLA SINDROME DI ANGELMAN
La diagnosi si basa essenzialmente sulle caratteristiche
cliniche, sono poi disponibili test
genetici in grado di individuare il tipo di alterazione
genetica responsabile della malattia.
Parliamo di test di laboratorio molto sofisticati
[cariotipo ad alta risoluzione, ibridazione
in situ con sonda fluorescente, studio della
disopia uniparentale, test di metilazione,
ecc.] che consentono di confermare la diagnosi,
dimostrando il difetto di base della
malattia.
Esiste tuttavia un’alta percentuale di pazienti
in cui le tecniche attuali non sono in grado di
riscontrare alcuna anomalia e la diagnosi
può essere posta e confermata soltanto su
base clinica.
TERAPIA PER LA SINDROME DI ANGELMAN
Non esiste attualmente un trattamento in
grado di guarire le persone affette dalla S. di
Angelman.
Gli sforzi terapeutici più rilevanti sono rivolti
alla riabilitazione psicomotoria, alla ricerca
e alla stimolazione di una modalità di comunicazione
alternativa al linguaggio verbale
[è noto che i bambini affetti hanno capacità
e necessità di comunicazione ben superiori
alla loro possibilità di esprimersi con
le parole] e alla terapia delle crisi epilettiche.
La fisioterapia è importante per la mobilità
articolare e per prevenire l’artrosi articolare.
La terapia occupazionale, infine, l’idroterapia
e la musicoterapia sono di grande aiuto
nella gestione di questa patologia.
Occhi per Comunicare
Via San Remo 1, 00182- Roma
Tel. 3288793982 -
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www.occhipercomunicare.org
Codice Fiscale per l'assegnazione
del 5 per mille 97516650583
Per donazioni per il Progetto Occhi per Comunicare
per la realizzazione di uno spazio multidisciplinare
per l’accoglienza di ragazzi disabili
con patologie simili per modalità espressive
e comunicative alla Sindrome di Angelman.
Codice IBAN: IT 75 T 03002 05261 000011096188
A.N.M.I. onlus
Associazione Nazionale
per la lotta contro le Microcitemie in Italia
Centro di Studi della Microcitemia di Roma
Via Galla Placidia 28/30
00159 - Roma
Tel: +39.6.4394642-3
FAX: +39.6.4394645
Email: microcitemieroma@blod.info
Nel 1943 due noti ematologi italiani, Ezio Silvestroni e
Ida Bianco, hanno descritto una anomalia ereditaria,
individuata in soggetti sani che è stata denominata
"microcitemia".
Silvestroni e Bianco hanno affrontato concretamente,
per la prima volta, il problema dell'assistenza sanitaria
e della prevenzione della malattia. Anche a seguito
delle loro ricerche epidemiologiche, sono stati realizzati
Centri di studio, di cura e di prevenzione delle
malattie microcitiche nelle regioni italiane più colpite.
Questi Centri sono stati gestiti dall'Associazione per la
Lotta contro le Microcitemie in Italia appositamente istituita.
La dimostrazione che i figli malati nascono solo
da due genitori portatori sani ha dato l'input per iniziare
un'operazione di prevenzione che grazie ad un
lavoro capillare, che dura ormai da trent’anni, ha prodotto
la completa cessazione delle nascite di malati
di anemia mediterranea da coppie inconsapevoli già
da circa 13 anni.
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