MTM n°23
MEDICAL TEAM MAGAZINE
Anno 8 - Numero 2 - mag/set 2009
News - Istituto Superiore di Sanità
 






Anno 8 - Numero 2
mag/set 2009

 




a cura della Redazione

GAY SI NASCE O SI DIVENTA?

piediOmosessuali si nasce o si diventa? La questione non è da poco, visto che la propensione per l’una o l’altra ipotesi porta automaticamente a diversi, se non inconciliabili, modi di “trattare” - politicamente - i gay. Tra i sostenitori della tesi ambientalista, secondo la quale si diventa gay a seguito dell’esposizione all’ambiente sociale in cui si cresce e all’educazione, si trovano parecchie persone che pensano che gli omosessuali siano individui “cresciuti male”, se non da rieducare almeno da impossibilitare ad ostentare la propria omosessualità, attraverso il matrimonio, o a trasmetterla culturalmente, attraverso l’adozione. Tra i sostenitori della tesi genetica, secondo la quale gay si nasce esattamente come si nasce con i capelli rossi, è più frequente che si trovino persone che pensano che gli omosessuali siano individui tali e quali agli altri. A meno di non voler richiamare in campo la teoria eugenetica, l’ipotesi della “causa genetica” dell’omosessualità ha il vantaggio di evitare una colpevolizzazione: nessuno può infatti scegliere il proprio corredo genetico. Nell'ultimo decennio, le tesi genetiche si sono guadagnate sempre più credibilità grazie ad importanti scoperte. Come quelle che riportano l’individuazione, in alcune regioni cromosomiche, dei geni responsabili della trasmissione del carattere dell’omosessualità [7q36, 8p12, 10q26, Xq28] o come la scoperta che un gruppo di neuroni dell’ipotalamo [INAH- 3] tende ad essere più piccolo negli omosessuali che negli eterosessuali, così come è più piccolo nelle donne che negli uomini. Ora, a dare man forte alla posizione genetica arriva una ricerca statunitense, subito raccontata dal New York Times. La ricerca vede protagonisti due gemelli di sette anni, Patrick e Thomas, stesso patrimonio genetico ma anche stessa educazione ed ambiente sociale. Ciononostante, è facile osservare quanto siano diversi. Uno risulta dolce sensibile ed effeminato, l’altro aggressivo e più impetuoso: quando i gemelli avevano due anni, Patrick trovò nell’armadio le scarpe della mamma e le indossò. A tre anni, mentre Thomas impugnava pistole giocattolo, Patrick diceva che il suo giocattolo preferito erano le bambole Barbie. L’anno scorso, la maestra ha chiamato la madre dei due gemelli per dirle che Patrick metteva a disagio i compagni di classe perché insisteva nel dichiarare di essere una femmina, non un maschio. Interpellato uno psicologo, la sua mamma ha scoperto che tale comportamento ha un nome scientifico: “childhood gender nonconformity” [Cgn], ossia un'infanzia non conforme al proprio sesso. Esistono considerevoli ricerche del fenomeno, secondo le quali il 75 per cento dei bambini affetti da “Cgn” diventano omosessuali, o bisessuali, quando sono grandi. Se ciò è vero, tuttavia, perché un gemello ha tendenze femminili e gay, mentre l'altro cresce eterosessuale? Freud sosteneva che l’omosessualità deriva da fattori ambientali, dall’educazione ricevuta dai genitori, da una madre troppo protettiva: ma nel caso dei due gemelli, la madre e l'educazione ricevuta sono identici per entrambi. Le teorie più recenti hanno dato invece maggior credito all’ipotesi opposta, ossia a cause genetiche dell’omosessualità. Ma i gemellini Patrick e Thomas hanno ricevuto lo stesso, identico patrimonio genetico. E allora, perché hanno un diverso orientamento sessuale? La risposta definitiva non è ancora arrivata, ma nuove prove stanno ulteriormente rafforzando l'importanza di fattori genetici e biologici nello sviluppo di una o dell’altra preferenza sessuale. La conoscenza scientifica in questo campo farà comunque passi da gigante in poco tempo, grazie a uno studio quinquennale condotto negli Stati Uniti su cinquemila fratelli, eterosessuali e omosessuali, e a rivoluzionarie ricerche in Svezia, in Austria e in altri paesi europei. Per quanto riguarda in particolare Patrick e Thomas, l’opinione degli esperti è che la differenza sia nata nel ventre materno, durante i nove mesi di gravidanza: quando Patrick potrebbe avere vissuto uno stress pre-natale, a causa della sua posizione nell’utero, del flusso di sangue che arrivava, o di altri fattori al di fuori del controllo della mamma.