Omosessualità nella storia
di Nicoletta Alborino
Nella storia l'omosessualità ha ricevuto valutazioni molto diverse, che vanno da una totale accettazione
e integrazione fra i comportamenti socialmente accettati o addirittura alla loro esaltazione [nelle
culture dalla Polinesia, Micronesia e Malasya], fino alla condanna a morte. La storia dell'omosessualità
è quindi anche una storia degli atteggiamenti sociali possibili verso un comportamento percepito
come "deviante", ed ha interesse anche da un punto di vista sociologico, antropologico, politico
e in qualche misura filosofico. Per questo motivo esiste una branca della storiografia che si occupa
espressamente di storia LGBT.
L'atteggiamento sociale verso i comportamenti omosessuali ha conosciuto momenti di relativa tolleranza,
durante i quali la società ammetteva un certo grado di discussione ed esibizione pubblica
del tema, anche attraverso l'arte e le produzioni culturali [come è avvenuto per esempio nell'Atene
classica, nella Toscana del Rinascimento, o a Berlino e a Parigi nell'anteguerra] alternandoli però a
momenti di repressione durissima, come nell'Italia del Trecento, o nell'Europa della Riforma e Controriforma
o ancora nel periodo a cavallo della Seconda guerra mondiale, durante il quale persero la
vita nelle persecuzioni antiomosessuali diverse decine di migliaia di persone.
Dalla seconda guerra mondiale in poi l'atteggiamento sociale nei confronti delle persone omosessuali
è andato migliorando, anche a seguito delle battaglie condotte a questo scopo dal movimento
di liberazione omosessuale.
Tratto da www.wikipedia.it
RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO
DELL'8 FEBBRAIO 1994 SULLA PARITÀ DI DIRITTI
PER GLI OMOSESSUALI NELLA COMUNITÀ
[...]
5. invita gli Stati membri ad abolire tutte le
disposizioni di legge che criminalizzano
e discriminano i rapporti sessuali tra persone
dello stesso sesso;
6. chiede che i limiti d’età stabiliti a fini di
salvaguardia siano uguali per i rapporti
omosessuali e per quelli eterosessuali;
7. chiede che nelle norme giuridiche e amministrative
si eviti la disparità di trattamento
delle persone con orientamento
omosessuale;
[...]
9. chiede agli Stati membri di adottare misure
e di intraprendere campagne, in cooperazione
con le organizzazioni nazionali
degli omosessuali, contro gli atti di violenza
di cui sono vittime in misura crescente
gli omosessuali e di assicurare che
gli autori di tali atti di violenza vengano
sottoposti a procedimento giudiziario;
10. invita gli Stati membri ad adottare misure
e intraprendere campagne, in cooperazione
con le organizzazioni nazionali
degli omosessuali, contro tutte le forme
di discriminazione sociale nei confronti
degli omosessuali;
11. raccomanda agli Stati membri di prendere
misure per assicurare che le organizzazioni
sociali e culturali di donne e
uomini omosessuali accedano ai fondi
nazionali sulla stessa base di altre organizzazioni
sociali e culturali, che le loro
domande siano valutate secondo gli stessi
criteri applicati alle domande di altre
organizzazioni e che non risultino penalizzate
dal fatto di essere organizzazioni
di donne o uomini omosessuali;
MOLTE SONO STATE LE TESTIMONIANZE DI PERSONAGGI
CHE ATTRAVERSO LE LORO OPERE SI SONO BATTUTI
E SI BATTONO CONTRO LA PERSECUZIONE
E LA DISCRIMINAZIONE NEI RIGUARDI DEGLI OMOSESSUALI
Ricordiamo solo alcune delle opere di artisti che hanno manifestato
apertamente la propria omosessualità
Tratto dal De Profundis lunga lettera a Lord
Alfred Douglas, il giovane amato da Wilde,
scritta nei primi mesi del 1897 nel carcere di
Reading dove Wilde si trovava da quasi due
anni per il reato di sodomia
Mio carissimo ragazzo,
questo è per assicurarti del mio amore immortale,
eterno per te. Domani sarà tutto finito. Se la prigione e
il disonore saranno il mio destino, pensa che il mio amore
per te e questa idea, questa convinzione ancora più divina,
che tu a tua volta mi ami, mi sosterranno nella mia infelicità
e mi renderanno capace, spero, di sopportare il mio
dolore con ogni pazienza. Poiché la speranza, anzi, la certezza,
di incontrarti di nuovo in un altro mondo è la meta
e l' incoraggiamento della mia vita attuale, ah! debbo continuare
a vivere in questo mondo, per questa ragione.
Il caro *** mi è venuto a trovare oggi. Gli ho dato
parecchi messaggi per te. Mi ha detto una cosa che mi
rassicurato: che a mia madre non mancherà mai niente.
Ho sempre provveduto io al suo mantenimento, e il pensiero
che avrebbe potuto soffrire delle privazioni mi rendeva
infelice.
Quanto a te [grazioso ragazzo dal cuore degno di
un Cristo], quanto a te, ti prego, non appena avrai fatto
tutto quello che puoi fare, parti per l' Italia e riconquista
la tua calma, e componi quelle belle poesie che sai fare tu,
con quella grazia così strana. Non esporti all' Inghilterra
per nessuna ragione al mondo. Se un giorno, a Corfù o in
qualche isola incantata, ci fosse una casetta dove potessimo
vivere insieme, oh! la vita sarebbe più dolce di quanto
sia stata mai. Il tuo amore ha ali larghe ed è forte, il tuo
amore mi giunge attraverso le sbarre della mia prigione
e mi conforta, il tuo amore è la luce di tutte le mie ore.
Se il fato ci sarà avverso, coloro che non sanno cos'è l'amore
scriveranno, lo so, che ho avuto una cattiva influenza sulla
tua vita. Se ciò avverrà, tu scriverai, tu dirai a tua volta
che non è vero. Il nostro amore è sempre stato bello
e nobile, e se io sono stato il bersaglio di una terribile
tragedia, è perchè la natura di quell' amore non è stata
compresa.
Nella tua lettera di stamattina tu dici una cosa che
mi dà coraggio. Debbo ricordarla. Scrivi che è mio dovere
verso di te e verso me stesso vivere, malgrado tutto.
Credo sia vero. Ci proverò e lo farò. Voglio che tu tenga
informato Mr Humphreys dei tuoi spostamenti così
che quando viene mi possa dire cosa fai.
Credo che gli avvocati possano vedere i detenuti
con una certa frequenza. Così potrò comunicare con te.
Sono così felice che tu sia partito! So cosa deve esserti
costato. Per me sarebbe stato un tormento pensarti in
Inghilterra mentre il tuo nome veniva fatto in tribunale.
Spero tu abbia copie di tutti i miei libri. I miei sono
stati tutti venduti. Tendo le mani verso di te. Oh! possa
io vivere per toccare i tuoi capelli e le tue mani.
Credo che il tuo amore veglierà sulla mia vita.
Se dovessi morire, voglio che tu viva una vita dolce e pacifica
in qualche luogo fra fiori, quadri, libri, e moltissimo lavoro.
Cerca di farmi avere tue notizie.
Ti scrivo questa lettera in mezzo
a grandi sofferenze ; la lunga giornata in tribunale
mi ha spossato. Carissimo ragazzo, dolcissimo fra tutti
i giovani, amatissimo e più amabile. Oh! aspettami!
aspettami! io sono ora, come sempre dal giorno in cui ci siamo
conosciuti, devotamente il tuo, con un amore immortale
Oscar Wilde
La confessione di un'omosessualità
spiegata con gli strumenti
della psicoanalisi
Supplica a mia madre
È difficile dire con parole di figlio
ciò a cui nel cuore ben poco assomiglio.
Tu sei la sola al mondo che sa, del mio cuore,
ciò che è stato sempre, prima d'ogni altro amore.
Per questo devo dirti ciò ch'è orrendo conoscere:
è dentro la tua grazia che nasce la mia angoscia.
Sei insostituibile. Per questo è dannata
alla solitudine la vita che mi hai data.
E non voglio esser solo. Ho un'infinita fame
d'amore, dell'amore di corpi senza anima.
Perché l'anima è in te, sei tu, ma tu
sei mia madre e il tuo amore è la mia schiavitù:
ho passato l'infanzia schiavo di questo senso
alto, irrimediabile, di un impegno immenso.
Era l'unico modo per sentire la vita,
l'unica tinta, l'unica forma: ora è finita.
Sopravviviamo: ed è la confusione
di una vita rinata fuori dalla ragione.
Ti supplico, ah, ti supplico: non voler morire.
Sono qui, solo, con te, in un futuro aprile…
Pier Paolo Pasolini
American Triangle, brano composto
e interpretato dall'artista britannico Elton John,
dedicato a Matthew Shepard, che nell'ottobre 1998,
vicino a Laramie, fu assassinato da due omofobi
per il suo orientamento sessuale
L’ho visto giocare nel cortile di casa sua
Quel ragazzino che sta appena muovendo i primi passi
C’è così tanta storia in questo paesaggio
Così tanta confusione, così tanti dubbi
Sono stato a bere sotto quel portico d’entrata
Bambini arrabbiati, sgarbati e taciturni
Sembra un quadro, quell’orizzonte blu
Da dove veniamo noi Dio odia le checche
“Cieli dell'ovest” non rende giustizia
“Patria dei valorosi” non ha nessun senso
Ho visto uno spaventapasseri avvolto con del filo
Lasciato morire su un alto recinto divisorio
È un vento freddo, freddo
È un vento freddo, freddo
È un vento freddo che sta soffiando, Wyoming
Guardo due coyote inseguire un cervo
Odio ciò che non capiamo
Voi pionieri ci date i vostri bambini
Ma è il vostro sangue, che macchia le loro mani
Da qualche parte più in là quella strada si dirama
Verso l’ignoranza e l’innocenza
Tre vite portate alla deriva da venti diversi
Due vite rovinate, una vita spesa
Sonetto di Michelangelo
Tu sa’ ch’io so, signor mie che tu sai
ch’i’ vengo per goderti più da presso,
e sai ch’i’ so che tu sai ch’i’ son desso:
a che più indugio a salutarci omai?
Se vera è la speranza che mi dai,
se vero è ‘l gran desio che m’è concesso
rompasi il mur fra ll’uno e l’altra messo,
che doppia forza hann’i celati guai.
S’i amo sol di te, signor mie caro,
quel che di te più ami, non ti sdegni,
che l’un dell’altro spirto s’innamora.
Quel che nel tuo bel volto bramo e ‘mparo,
e mal compres’è dagli umani ingegni,
chi ‘l vuol sapere convien che prima mora.
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