MTM n°25
MEDICAL TEAM MAGAZINE
Anno 9 - Numero 1 - gen/apr 2010
Veterinario
 


Dr.ssa Claudia Di Bari
Dr.ssa Claudia Di Bari
Dottore in Medicina Veterinaria
con indirizzo malattie dei piccoli animali


Anno 9 - Numero 1
gen/apr 2010

 

Le migrazioni sono spostamenti che gli animali compiono in modo regolare, periodico [stagionale], lungo rotte ben precise ed in genere ripetute. Compiono distanze anche molto grandi per poi tornare sempre nei luoghi d’origine




IMMIGRAZIONE ED EMIGRAZIONE VISTA DAGLI ANIMALI

della Dr.ssa Claudia Di Bari
Dottore in Medicina Veterinaria con indirizzo malattie dei piccoli animali
Diploma in Omeopatia Veterinaria
Attestato Hill’s in nutrizione ed alimentazione nel cane e nel gatto.
Consulente nutrizionale per Nutro azienda mangimistica specializzata [2001-2006]
Libero Professionista a Roma

Studio Via Pianeta Venere, 54
tel. 065290481-3477296699


L’ IMMIGRAZIONE E L’EMIGRAZIONE vanno viste negli animali in maniera completamente diversa dall’uomo. In quest’ultimo è un fenomeno più o meno consapevole, ragionato e spesso dettato da vari fattori scatenanti come: la ricerca di lavoro, della libertà, curiosità intellettuale, o motivi gravi come la guerra e quant’altro. Negli animali come sempre è dettato dall’istintività e per tale motivo viene definita semplicemente MIGRAZIONE. Le migrazioni sono spostamenti che gli animali compiono in modo regolare, periodico [stagionale], lungo rotte ben precise ed in genere ripetute. Compiono distanze anche molto grandi per poi tornare sempre nei luoghi d’origine.
La migrazione è legata a diversi fattori quali la riproduzione [gli animali cercano di migrare per trovare luoghi adatti all’accoppiamento, o per nidificare o per allevare la propria prole ], il clima: la migrazione per alcune specie animali è la ricerca di paesi con clima caldi o miti dove soggiornare per dei periodi ben precisi fin quando nel loro paese d’origine non torni un clima a loro favorevole. La ricerca del cibo. Le migrazioni più evidenti ai nostri occhi e plateali per l’originalità delle numerose figure che assumono nel cielo è quella degli uccelli migratori [es. le nostre stupende rondini]. L’aspetto comunque che rimane più affascinante è la capacità d’orientamento degli uccelli. Sembra che vari fattori concorrano a determinare questo fenomeno come: la posizione del sole, dei fiumi o corsi d’acqua in genere, la direzione del vento, la luna, i pianeti, e il campo magnetico terrestre, ecc.
Sembra inoltre che gli uccelli siano dotati anche di una buona memoria visiva ed anche olfattiva [es. i piccioni viaggiatori].
Nel mondo animale comunque esistono altre specie che compiono delle migrazioni, magari molto meno impegnative e lontane di quelle degli uccelli, come quelle dei mammiferi. In primavera ed in estate, sulle montagne a clima temperato, molti animali si spostano dalla valle verso maggiori altitudini per nutrirsi di cibo fresco dato dalla ripresa della vegetazione dopo l’inverno[es. bovini, cervi, stambecchi], che trascorrono a valle per ripararsi dal freddo.
Anche negli oceani si assiste alla migrazione dei mammiferi marini [balene, balenottere, megattere], che si spostano dai mari tropicali a quelli artici ed antartici al seguito del plancton di cui si nutrono per tornare poi verso i mari tropicali per riprodursi.
Altre migrazioni plateali, quelle degli elefanti in Africa. Le loro migrazioni durano anche degli anni alla ricerca di cibo per poi tornare nel territorio di partenza e coprire migliaia di chilometri, cosi anche gli insetti, gli anfibi e i rettili. Ma per tutti il punto di partenza è lo stesso il clima il cibo... ...e l’amore!! Forse almeno questo accomuna uomo e animali!!