MTM n°7
MEDICAL TEAM MAGAZINE
Anno 3 - Numero 1/2 - gen/apr 2004
Speciale Salute e ambiente - La mal’aria di città
 


Anno 3 - Numero 1/2
gen/apr 2004

Il radon uccide silenziosamente 6000 persone all’anno. Il Lazio tra le regioni più a rischio


Dott. Francesco BochicchioRadon: Se lo riconosci lo eviti
Intervista al dott. Francesco Bochicchio, Istituto Superiore di Sanità
d
i Laila Visentini

In America lo chiamano il “killer silenzioso” perché é un gas inodore, insapore, incolore, inavvertibile ai sensi. È in grado di fuoriuscire dal suolo e dall’acqua, salire attraverso le crepe e le microfessure dei pavimenti, entrare negli edifici e accumularsi negli ambienti chiusi dove può raggiungere alte concentrazioni. È qui che nasce il problema. In casa respiriamo aria contenente radon che essendo un gas inerte viene riemesso mentre i prodotti che trasporta si attaccano alle pareti interne dei polmoni e qui decadono emettendo radiazioni ionizzanti, le quali, soprattutto le particelle alfa, si fissano sul tessuto polmonare provocando danni al Dna delle cellule dando così origine ad un processo cancerogeno.
Gli effetti del radon sulla salute sono conosciuti da molto tempo, l’attenzione all’esposizione al radon nelle abitazioni e i suoi rischi è invece recente. Di questo ne abbiamo parlato con Francesco Bochicchio del Dipartimento di Tecnologie e Salute all’I.s.s. Bochicchio è uno dei ventuno esperti della Commissione tecnica italiana designati ad elaborare le linee guida per la prevenzione e la misurazione di radon nelle scuole, nei luoghi di lavoro e nelle nostre case. «Questa Commissione», dice Bochicchio, «purtroppo non ha potuto fare alcunché perché non è mai stata insediata, c’è un grave ritardo. Ci sono state anche interrogazioni parlamentari affinché il Governo decidesse di affrontare con urgenza la situazione visto che l’Italia è un paese a rischio per le sue elevate concentrazioni di radon».

L’attività del gas radon

Quanto è pericoloso il radon?
Attualmente in Italia muoiono a causa del radon tra le 1500 e le 6000 persone all’anno. Il radon è considerato la seconda causa di morte per tumore polmonare. L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro [Iarc] ne ha valutato la cancerogenicità nel 1988 e lo ha inserito in classe 1, nella lista delle 87 sostanze al mondo riconosciute come cancerogene per gli esseri umani. Nella famigerata lista della Iarc però al primo posto c’è il fumo di sigaretta responsabile del 85% dei 35.000 casi di morte per tumore polmonare che ogni anno avvengono in Italia. Secondo gli studi attuali, sembra esserci una forte sinergia tra radon e fumo. In presenza di radon un fumatore rischia 20 volte di più.

Le zone in Italia più ad alto rischio quali sono ?
In Italia è stata effettuata dal ‘89 al ‘96 un’Indagine Nazionale sul Radon nelle Abitazioni, di cui mi sono occupato direttamente. La situazione non si manifesta in modo uniforme. Tendenzialmente gli edifici più esposti sono i locali seminterrati o i pianterreni e le case vecchie perché ci sono più crepe, essendo un gas s’insinua e sale; ma il radon è presente anche nel cemento, nei tufi, nel laterizio e nei graniti. Tra le zone più colpite c’é il Lazio, e nel viterbese abbiamo osservato le più alte concentrazioni. Sono stati trovati valori alti in una parte del Veneto e in buona parte della Lombardia, nel Friuli e nel Trentino Alto Adige, e in alcune parti della Toscana meridionale. L’elenco non finisce qui, è probabile che intensificando le indagini vengano scoperte nuove zone.

E i valori preoccupanti da esposizione?
Il valore medio in Italia è di circa 70 Bequerel a metro cubo, e questo può essere considerato un valore medio-alto in confronto alla media mondiale stimata di circa 40 Bq/m3. Nelle singole abitazioni noi abbiamo misurato da 10 Bq/m3, che è quasi il valore che si trova all’aperto, non pericoloso quindi, fino a oltre 1000 Bq/m3 che sono tanti. Il valore medio regionale più alto nel Lazio è di 120 Bq/m3, con valori massimi per singole abitazioni superiori a 1000 Bq/m3. Ora le attuali stime di rischio permettono di dire che a una esposizione continuata di una trentina d’anni a 100 Bq/m3, il rischio di contrarre un tumore polmonare aumenta del 10%. Se la concentrazione è di 1000 aumenta del 100% .
Quali i comuni più esposti al rischio radon? Nel Lazio si è parlato molto di Ciampino.
Non le posso fare il nome di nessun comune, lo capisce, é per non creare allarmismo. Ciampino è stata sopravalutata, non è una zona particolarmente a rischio. Sulla base delle conoscenze attuali, l'esposizione al radon è ritenuta una fonte di rischio inaccettabile per la salute. L'unico modo per conoscere la concentrazione di radon nei propri ambienti di vita è quello di misurarla. La maggior parte dei paesi industrializzati ha emesso delle raccomandazioni che spingono la popolazione ad attuare azioni di risanamento degli edifici quando la concentrazione supera i livelli di guardia. L’Italia ha attivato le sue energie migliori per quanto riguarda la predisposizione di opportuni interventi, ma purtroppo non li attua.


La bioarchitettura®
intervista all’Ing. Francesco Marinelli

Cos’è la Bioarchitettura®?
È una modalità di pensare al costruito che ritiene centrale nella predisposizione di un progetto edilizio la contemporanea attenzione alla salvaguardia dell’ambiente esterno [ecosostenibilità] e la salubrità e vivibilità degli ambienti interni [bioecologicità]
Quali sono le sostanze tossiche più presenti negli ambienti casalinghi?
La presenza di sostanze tossiche è legata ai materiali utilizzati nella costruzione, alla tipologia di impianti di climatizzazione, alla disposizione ed al tipo di arredi ed elettrodomestici, alla posizione geografica dell’abitazione [in centro città, in periferia, vicino a grandi arterie di traffico, in campagna, vicino ad elettrodotti, ecc.].
Di cosa “ci ammala” la nostra casa?
L’aggressività di un ambiente interno si manifesta soprattutto a livello di apparato respiratorio e sul sistema immunitario e con cefalee, allergie, cattiva qualità del sonno, in casi particolari può aumentare la probabilità di contrarre gravi patologie di tipo tumorali e leucemiche ecc.
Quali sviluppi futuri sono possibili nel rapporto tra medicina e ambiente?
Basti guardare in Europa. In Germania, ad esempio, è attiva una branca della medicina detta medicina ambientale che conduce una namnesi che tiene molto in conto i fattori ambientali nel determinare le cause di una malattia, in Italia questa modalità di approccio è poco sviluppata e pochi medici, fanno riferimento all’aggressività delle sostanze provenienti dagli ambienti interni, cosa questa che di fatto consente ai medici che utilizzano questa particolare namnesi di risolvere l’80% dei casi di malattie, precedentemente definite come psico-somatiche.


ECOAMBIENTE
Elenco delle aziende che si occupano del problema Radon su tutto il territorio nazionale
Biocostruire S.r.l.
Via Zampariul, 2-33010 Montenars [UD]
Tel. 0432.971.080 - Fax. 0432.891.462
info@biocostruiresrl.org
www.biocostruiresrl.org
Specializzata in rilevamenti bioedili: campi elettromagnetici, indagini radon, radiazioni ionizzanti, geobiologia; si avvale della migliore strumentazione certificata e garantita SIT. Consulenza e vendita di materiali e tecnologie bioecocompatibili certificati. Ristruttura e costruisce con materiali ecologici sfruttando le energie rinnovabili.



Ecotecnica

Via dei Faggi, 183 00172 Roma
Sede operativa: Via delle Rose, 104
Tel./Fax 06 2157646
info@ecotecnica.org
La Cooperativa opera nel settore delle ristrutturazioni edili dal 1996 e promuove interventi in bioedilizia nel trattamento delle problematiche derivate da inquinamento indoor. Con la presenza di coordinatori di cantiere bioecologico, Ecotecnica garantisce l’uso e l’applicazione di materiali naturali, assicura e certifica i lavori svolti a regola d’arte, nel rispetto delle normative vigenti.
FGM Ambiente S.r.l.
Via delle Margherite, 28
20070 Dresano [Mi]
Tel/Fax 02.981.70.265
info@fgmambiente.it
Per il problema radon effettuano sopralluoghi in ambienti lavorativi; consulenza per stabilimenti termali; misure di radon continue; impiego rilevatori a traccia Cr-39; impostazioni protocolli di misura. Relazione finale dell' Esperto Qualificato con valutazione dei rischi da radon per i lavoratori interessati.
Gaia
Consulting & Technologies S.r.l.
Via Gorizia 35/37
20099 Sesto San Giovanni [MI]
Tel. 02.244.16.972 - Fax 02.243.04.434
info@gaiaconsulting.info - www.gaiaconsulting.info
Gaia C&T opera nell’ambito del monitoraggio del Radon rappresentando un punto di riferimento per amministrazioni pubbliche e strutture private. La società utilizza sistemi di misura idonei ai sensi del Dlgs 241/00; impiega strumentazione certificata, adotta protocolli scritti e opera con personale tecnico specializzato laureato.

Geoex s.a.s
Radon Laboratorio Service
Via Colli del Vivaro snc - 00040 Rocca di Papa [Rm]
Tel. 06.944.36.470 - Fax 06.233.13.306
info@radon.it - www.radon.it
Partner per l’Italia della Kodak fornitrice dei dosimetri per le misure di radon in ambienti residenziali e di lavoro. Opera nel campo delle misure di radon in aria, acqua, suolo e materiali da costruzione e nella progettazione di opere di risanamento. Collabora con l’Università di Roma Tre e con l’Università della Tuscia.

Tecnorad S.r.l.
Via Schiaparelli,5
37135 Verona
Tel. 0458.201.066 - Fax 0458.202.451
tecnorad@tecnorad.it - www.tecnorad.it
È presente sul mercato della radioprotezione dal 1976. Il servizio di misurazione del radon consiste nella consegna dei dosimetri al cliente che provvede a posizionarli in stanze, ambienti e costruzioni di ogni genere. Una volta esaurito il periodo previsto d'esposizione Tecnorad provvede alla lettura. Per le tarature del processo ci si avvale di laboratori di metrologia accreditati come CESNEF ed ENEA.