MTM n°8
MEDICAL TEAM MAGAZINE
Anno 3 - Numero 3/4 - mag/ago 2004
Il medico generico
 


Alessandra Malito
Alessandra Malito

Nicoletta Alborino
Nicoletta Alborino


Anno 3 - Numero 3/4
mag/ago 2004


Vita di quartiere
A colloquio con la Dott.ssa Tina Porcelli
di Alessandra Malito e Nicoletta Alborino

Dott.ssa Tina PorcelliTina Porcelli
Laureata in Medicina e Chirurgia e specializzata in Medicina
dello Sport presso l’Università degli Studi La Sapienza di Roma.
Dal 1989 titolare di incarico a tempo indeterminato
nella Medicina dei Servizi presso la Asl Rmc.
Dal 1995 medico di base nel quartiere Cecchignola Sud.
Socia fondatrice della Cooperativa Salute e Territorio
che opera nella Asl Rmc Distretto 12.




Socia e fondatrice della Cooperativa Salute e Territorio del distretto 12 della Roma C, composta da circa 70 medici, la dott.ssa Tina Porcelli ci racconta la sua esperienza di medico generico.
Qual è il rapporto tra il medico generico e le strutture ospedaliere?
La collaborazione tra medico generico e strutture ospedaliere è indispensabile per migliorare le diagnosi e le terapie. Una efficace iniziativa che si muove in questa direzione è stata attivata in alcuni ospedali che hanno dedicato delle apposite linee telefoniche per incrementare tali contatti, sulla base della convinzione che nessuno conosce il paziente meglio del proprio medico di base. La nostra generazione vuole cambiare la figura del medico di base, ci sentiamo professionali in tutti i sensi, non dobbiamo competere con nessuno. Rappresentiamo una guida non soltanto dal punto di vista medico, tanto è che, in quartieri come questo, dove c’è un struttura quasi di paese, noi veniamo coinvolti in situazioni che spesso trascendono il campo medico. Ci piace questo spirito nuovo, un pò più umano del medico di base, che richiama la figura del medico “condotto” di un tempo.
Qual è la sua opinione in merito all’ultimo sciopero dei medici di base?
Questo sciopero, non mirato esclusivamente al rinnovo del contratto, è stata una risposta concreta per difendere il Sistema Sanitario Nazionale di cui si parla tanto male e che invece noi difendiamo con tutte le nostre forze. Bisognerebbe investire di più sul Ssn, per una maggiore modernizzazione delle apparecchiature e nella ricerca. Siamo scesi in piazza insieme ai medici ospedalieri per difendere la tutela della salute del paziente, soprattutto in un momento in cui si sentono parole come devolution o privatizzazione che non si coniugano con la disomogeneità della realtà italiana. L’Italia non presenta lo stesso tenore di vita in tutte le regioni; basta affacciarsi in alcune regioni del sud per vedere quanto sia necessario potenziare il sistema sanitario nazionale e non demolirlo.
Il medico spesso è chiamato ad affrontare i problemi tipici della vita di quartiere per aiutare le famiglie più disagiate, i portatori di handicap; riunendo le nostre forze e le nostre esperienze potremmo fare qualcosa di più costruttivo.


Informazione per i medici
Richiesta internazionale di medici di famiglia per il S.S.N. britannico

Presso l’ambasciata britannica a Roma con l’intesa del Ministero della Salute e la Federazione dei medici di medicina generale, si svolgono seminari informativi ogni 2-3 mesi per l’assunzione di medici di famiglia italiani. Per partecipare ai seminari informativi, i medici possono contattare Patrick Lenehan, inviando una e.mail, in inglese, a:
patrick.lenehan@cmha.nhs.uk,
oppure telefonando all’Ufficio Ssn dell’Ambasciata Britannica di Roma, tel.06.42202297 [lun-ven. 9,00-12,00]. La partecipazione ai seminari è a numero chiuso, e ogni seminario può accogliere 35 medici. Dopo la presentazione del progetto, negli aspetti sociali, sistema pensionistico, sistema impositivo, ecc., seguirà la selezione dei candidati. I medici selezionati saranno inviati ad un secondo seminario in Italia [Pre-Screen] per un incontro con i responsabili dei Pcts [Primari Care Trusts] per eventuali assunzioni. I medici idonei saranno inviati nel Regno Unito per sostenere un colloquio di approfondimento per la definitiva offerta del posto di lavoro. Il viaggio, indipendentemente dall’esito, è a carico del Ssn Britannico. I requisiti richiesti sono:
•essere membro di un paese Cee
•essere in possesso di Laurea di Medicina e Specializzazione in Medicina Generale
•esperienza recente come medico di Famiglia o come Guardia Medica
•ottima conoscenza dell’inglese
Le condizioni d’impiego del Nhs: retribuzioni e condizioni nazionali, vale a dire stesse retribuzioni e condizioni in ogni parte dell’Inghilterra, sei settimane all’anno di feri, più le festività pubbliche e fino a 40 giorni di congedo per studio ogni tre anni. Per i General Practitioners, la retribuzione media è di 85.000. Inoltre l’Nhs offre: sistema pensionistico attraente ed affidabile, diritto ad esercitare privatamente senza perdere la retribuzione dell’Nhs, contratto di lavoro permanenti, oltre la possibilità di negoziare a tempo determinato.


Dubbi medici
Il medico, leggendo il referto radiografico di un paziente che aveva lamentato un dolore alla spalla o al dorso o altrove, sentenzia: «vede, è l'artrosi!» Io però ho sempre avuto delle perplessità nell'assegnare all'artrosi l'eziologia di questi dolori, innanzitutto per l'assoluta mancanza di correlazione fra l'entità del processo artrosico e l'intensità e la diffusione del dolore, anche perchè chi non ha, dopo i 35 anni, un inizio di artrosi! In più una visita accurata mostra che sono le parti molli ad essere la sede del dolore. Penso perciò che l'errore sia dovuto alla facilità con cui da 100 anni fa ad oggi si può obiettivare queste lesioni con la radiologia. Chissà cosa sarebbe successo se fosse stata realizzata la ecografia delle parti molli prima della radiologia? lguacci@libero.it